Bruxelles – Ci sono tutti e diciannove i ministri dell’Eurozona, stanno arrivando anche i capi di Stato e di governo, ma delle nuove proposte greche che tutti attendevano non c’è traccia. Non scritta almeno. Per il momento con il nuovo ministro delle Finanze greco, Euclid Tsakalotos, che ha rimpiazzato il dimissionario Yanis Varoufakis, c’è stato soltanto uno scambio verbale, ma le cose sembrano comunque non essere andate così male. All’uscita della riunione i toni sono quelli della ripresa di un dialogo che sembra ancora possibile. “Non ci sono state nuove proposte, ma il governo greco invierà una nuova richiesta di aiuti Esm e quando arriverà, spero entro domattina, avremo un’altra conference call dell’eurogruppo per iniziare formalmente il processo di valutazione di questa richiesta”, spiega il presidente dell’Eurogruppo, Jeroen Dijsselbloem lasciando la riunione.
“Il primo passo – continua Dijsselbloem – è chiedere alle istituzioni di valautare la situazione finanziaria in Grecia, i bisogni finanziari, la sostenibilità del debito e poi vedremo se si possono cominciare i negoziati”. Insomma ancora niente di concreto, “è troppo presto per essere ottimisti, la Grecia ha bisogno di riforme ed è questo che vogliamo sentire da loro”, mette in guardia il presidente dell’Eurogruppo, ma la volontà di tornare a trattare non sembra mancare. “Una buona conversazione, una buona relazione da parte del nuovo ministro greco”, la definisce anche il ministro finlandese, Alex Stubb, confermando che “entro poche ore” ci si aspetta una nuova richiesta da parte di Atene. “Si tratterà – spiega – di un programma completamente diverso” di cui “bisogna vedere la sostenibilità e che dovrà avere una stretta condizionalità”.