La reputazione dell’Europa nelle mani della Grecia
Dovrebbe entrare in funzione oggi il piano d’azione congiunto tra Unione europea e Turchia, con i primi ritorni di migranti dalla Grecia verso la Penisola anatolica. Si tratta di una operazione molto delicata, che potrebbe rivelarsi (come denunciano diverse Ong) come una catastrofe per i diritti umani. Per questo secondo il Guardian la reputazione dell’Europa è nelle mani della Grecia.
A qualcuno piace Brexit
Nel Regno Unito sembra crescere la voglia di Brexit mentre in Italia, secondo i sondaggi, metà della popolazione teme un’uscita di Londra dall’Ue. Chi tifa per la Brexit, tifa per la fine dell’Ue, per questo, secondo Ilvo Diamanti, il referendum che si svolgerà nel Regno Unito ci riguarda quanto quello sulle trivele che si terrà tra due settimane nel nostro Paese. Insomma, si scrive Brexit, ma si può leggere Itexit.
L’antiterrorismo dell’Unione
Nella risposta al terrorismo l’impressione è che lo scambio di informazioni tra polizie e magistrature sia più efficace tra quelle nazioni che hanno dovuto combattere movimenti terroristici interni particolarmente radicati, come Italia, Spagna e Germania. L’Europa senza confini mantiene invece barriere enormi tra le sue magistrature, con leggi così diverse da agevolare l’infiltrazione dei terroristi. Ma non è solo puntando solo sull’intelligence che si riuscirà a sconfiggerli. Secondo l’analisi di Gianluca di Feo su Repubblica è necessario che si cominci subito il percorso per uniformare ordinamenti giudiziari, leggi e procedure, iniziando dalle intercettazioni.
Entra in funzione l’accordo Ue-Turchia
Sono arrivate nel porto di Dikili, in Turchia, le due navi partite all’alba di questa mattina, che riportano indietro i primi 131 migranti sbarcati sulle coste della Grecia. Il viaggio segna l’entrata in vigore dell’accordo tra Unione europea e Ankara, secondo cui tutti i migranti giunti in Grecia dopo avere attraversato l’Egeo saranno riportati in Turchia. L’Europa si impegna, in cambio, a reinsediare per ogni migrante riaccolto da Ankara, un siriano proveniente dai campi profughi turchi.
Lontani da un piano accettabile sul debito greco
Le discussioni sul debito greco sono ancora lontane dall’avere portato ad una proposta accettabile per il Fondo monetario internazionale. Ad ammetterlo è la stessa direttrice del Fmi, Christine Lagarde in una lettera inviata al premier greco, Alexis Tsipras. Nella missiva Lagarde ricorda che il Fondo sosterrà solo un programma “credibile e basato su ipotesi realistiche”.
Verso lo scontro finale tra Germania e Fmi sulla Grecia
Anche se ora la maggior parte dei dialoghi avviene dietro le quinte, i negoziati per un altro programma di salvataggio della Grecia non sono finiti. Il Fmi è ancora lontano da una soluzione sostenibile sulla crisi finanziaria del Paese. Secondo l’analisi dell’ex ministro delle Finanze, Yanis Varoufakis, pubblicata sullo Spiegel, la situazione non è poi così diversa da quella di un anno fa, quando Atene negoziava con Fmi, Commissione europea e Paesi dell’Eurozona e un nuovo scontro tra Grecia e Germania potrebbe arrivare presto, già questa estate.
A cura di Sarah Tuggey