Bruxelles – E’ innegabile che sempre più lavoratori europei si muovono nel mercato del lavoro a livello internazionale, spostandosi da un Paese all’altro e spesso ‘collezionando’ pensioni in Stati diversi. Il rischio di perdere traccia delle informazioni sui diritti relativi aumenta di conseguenza. L’Ue ha proposto a riguardo un sistemi di servizi di tracciabilità pensionistica a livello europeo, lo “European Pensions Tracking Service (Ttype)”, che permetterebbe a coloro che hanno lavorato in Stati diversi di verificare e tenere sotto controllo i contributi versati, in modo tale da non perdere i propri diritti alla pensione. A favore del programma si è schierata il commissario europeo all’occupazione Marianne Thyssen, che ha dichiarato: “Grazie al lavoro del consorzio Ttype ora siamo in grado di dire, con chiarezza e concretamente, che lo European Tracking Service è assolutamente fattibile”. Ed ha aggiunto che “la Commissione europea si è impegnata a dare il suo sostegno politico a questa importante iniziativa. Abbiamo già assicurato dei finanziamenti per la prima fase e lavoreremo attivamente per garantire il finanziamento anche per le prossime tappe. Tuttavia, l’impegno e la partecipazione delle parti interessate in tutta l’Ue è essenziale per garantire ulteriormente il co-finanziamento per le fasi successive, fino a quando non si raggiungerà l’indipendenza finanziaria”.
Grazie, a questo nuovo sistema, ogni lavoratore europeo, sia esso dipendente, autonomo o libero professionista, avrà la possibilità di non perdere i propri diritti pensionistici ottenuti in diversi Stati membri negli anni e di monitorare le informazioni connesse. Anche gli enti previdenziali pubblici e privati saranno avvantaggiati dal nuovo sistema, che permetterà loro di fornire informazioni più complete e una più ampia gamma di servizi agli associati. Il presidente del Comitato economico e sociale europeo George Dassis ha affermato: “In qualità di difensore dei diritti dei lavoratori, compreso il diritto ad una mobilità sicura e all’informazione continua, sono lieto di vedere la nascita di un progetto europeo volto al monitoraggio dei diritti pensionistici in tutta Europa. A mio avviso, la ricerca di una soluzione veramente europea invece di applicare un sistema di pre-esistente su scala europea è una scelta sensata”.