Bruxelles – E’ scontro tra Commissione europea e Parlamento sull’opportunità o meno di indicare la presenza e le quantità di zucchero e caffeina nelle indicazioni nutrizionali di bevande energizzanti bevute in particolare da bambini e adolescenti. Secondo il Parlamento essere informati, in questo caso “potrebbe essere dannoso per la crescita”, cioè i giovano sarebbero ancor più attratti da quelle bevande sapendo ufficialmente che dentro ci sono tanto (ma tanto) zucchero e caffeina. Per questa ragione, il Parlamento europeo ha posto il veto alla proposta della Commissione di introdurre tali indicazioni sulle confezioni delle bevande che contengono le due sostanze ad alte concentrazioni, di cui gli adolescenti sono i maggiori consumatori.
“Non diciamo che gli adulti non dovrebbero bere caffè o bevande energetiche, ha dichiarato la relatrice Christel Schaldemose dei Socialisti e Democratici, ma non vogliamo aiutare le aziende a guadagnare ingenti profitti per un’indicazione sulla salute che riteniamo non adatta per i bambini”. Non tutti i messaggi nutrizionali possono, dunque, secondo i deputati, essere destinati ai più giovani.
Tuttavia, è anche vero che le bevande energetiche con un alto contenuto di zucchero e caffeina provocano spesso mal di testa, disturbi del sonno e del comportamento ai giovani che le consumano frequentemente. Secondo alcuni studi, riportati nel dibattito parlamentare, il 68% degli adolescenti e il 18% dei bambini consumano regolarmente bevande energetiche.
“C’è stato un boom nell’uso delle bevande energetiche, di cui bambini e adolescenti sono i maggiori consumatori. Gli avvertimenti relativi ai rischi riportati sulle confezioni vengono spesso ignorati, spiega Lynn Boylan europarlamentare del gruppo di sinistra Gue/Ngl, mentre il codice di comportamento delle industrie, che in ogni caso non è obbligatorio, le impegna solo a non vendere bevande energetiche ai minori di 12 anni”. Secondo l’europarlamentare irlandese “la fascia dei giovani tra i 10 e 18 anni è quella che ama maggiormente queste bevande e il 20 % degli adolescenti ha confermato di farne uso”.
Secondo Boylan i danni sulla salute dei giovani provocati dalle bevande energetiche. “La quantità di zucchero contenuto nelle lattine è incredibile – spiega la deputata -. In ognuna di esse dovrebbe esserci una quantità regolare di 250ml di zucchero, invece in una sola lattina ce ne sono più di 27 grammi, una dose molto al di sopra di quella che un bambino può consumare quotidianamente”.
La parlamentare ritiene che la Commissione non stia facendo abbastanza, “invece di favorire l’uso di indicazioni sulla salute che promuovono prodotti energetici, la Commissione deve prendere una posizione chiara e presentare i profili nutrizionali invece di dare una mano al mercato delle bevande energetiche”.
“Siamo fortemente contrari all’uso ingannevole delle indicazioni sulla salute. Le bevande energetiche non dovrebbero essere identificate come ‘salutari’, specialmente per bambini e adolescenti”, ha concluso Christel Schaldemose dei Socialisti e Democratici.