Bruxelles – Per il futuro presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, l’accordo di libero scambio con l’Unione europea “non è una priorità” e per questo i negoziati saranno messi in “pausa”. La commissaria al Commercio, Cecilia Malmström, al suo arrivo al Consiglio Affari esteri dedicato al Commercio ha spiegato che con l’elezione di Trump “non sappiamo cosa succederà” al Ttip, perché il trattato commerciale “potrebbe non essere la principale priorità della nuova amministrazione”, e per questo “abbiamo forte ragione di credere che ci sarà un pausa” nei negoziati. “Non c’è motivo di avere altri round negoziali al momento”, ha riconosciuto.
“Non negoziare è inspiegabile”, ha affermato il ministro dello Sviluppo, Carlo Calenda, secondo cui “è difficile dire se il Ttip è morto” con l’elezione di Trump. Per Calenda “non è pensabile che le due aree del mondo più integrate economicamente non negozino”, che “non concludano i negoziati ci può stare ma che smettano di negoziare mi sembra difficile”. In ogni caso il tema non sarà in agenda per un bel po’. “Ci vorrà molto tempo”, per raggiungere un eventuale accordo, “ed è un peccato”, ha ammesso.
L’Italia, ha ricordato il ministro “esporta più di tre volte e mezzo quello che esportava in Russia prima delle sanzioni”, e gli Stati Uniti sono “un mercato gigantesco, il più importante mercato extraeuropeo dove abbiamo grande potenziale di crescita”, un mercato “che è frenato da barriere tariffarie e non tariffarie che si applicano proprio sulle nostre esportazioni”. Per Calenda quindi “non è una questione ideologica, noi non diciamo di fare accordi con tutti”, ma “è inspiegabile non negoziare con Paesi dove abbiamo un potenziale di crescita e a condizioni che l’accordo sia vantaggioso per noi”.