Per l’Alto rappresentante Ashton: “Pyongyang deve evitare di alimentare ulteriori tensioni”
Il Paese sposta i suoi missili ai confini, ma non sarebbero capaci di raggiungere gli Usa
Le minacce coreane di scatenare una guerra nucleare preoccupano anche l’Unione europea. “La continua rottura degli obblighi internazionali da parte della Corea del Nord, che minacciano la stabilità nella regione, porterà inevitabilmente ad una risposta sempre più unita dalla comunità internazionale” ha dichiarato Catherine Ashton, Alto rappresentante dell’Ue per gli Affari esteri e la politica di sicurezza. Secondo Ashton “La Corea del Nord dovrebbe evitare di alimentare ulteriori tensioni e mostrare l’impegno a raggiungere l’obiettivo concordato di una completa, verificabile e irreversibile denuclearizzazione della penisola coreana”. Per questo l’Alto rappresentante chiede “ai dirigenti della Repubblica Popolare Democratica di Corea di intraprendere un percorso costruttivo e di rilanciare il dialogo con la comunità internazionale, anche nel quadro dei colloqui a sei, e lavorare per una pace e una sicurezza duratura un una penisola coreana libera dal nucleare”.
Questa mattina il Paese asiatico ha dato il via libera per uno “spietato” attacco nucleare contro gli Stati Uniti. Lo ha comunicato lo Stato maggiore dell’Esercito popolare, secondo quanto riferito dall’agenzia ufficiale di Pyongyang, la Kcna e riportato dall’agenzia France press. Nella nota le forze militari del giovane leader del Paese, Kim Jong-un, figlio dell’ex presidente Kim Jong-il, nonché nipote del fondatore della Rpdc, Kim Il-sung, informano gli Usa che le minacce americane “saranno annientate da mezzi di attacco nucleare più efficaci, piccoli, leggeri e diversificati”. La nota afferma che “la spietata operazione delle nostre forze armate rivoluzionarie a questo riguardo ha superato l’esame e la ratifica finale”.
Secondo quanto riferito dal ministro della Difesa sudcoreano, Kim Kwan-Jin, intervenendo davanti alla Commissione parlamentare della Difesa, Pyongyang avrebbe spostato un missile Musudan a medio raggio lungo la costa orientale del Paese. Il ministro non ha saputo precisare se dotato di testata nucleare. “Potrebbe essere usato per un test di lancio o per esercitazioni”, ha dichiarato. Il missile Musudan, presentato in una parata militare nell’ottobre del 2010, avrebbe un raggio di circa 3mila chilometri, sarebbe quindi capace di raggiungere la Corea del Sud o il Giappone, ma non le basi militari Usa.