Roberto Gualtieri, docente di Storia Contemporanea alla “Sapienza” di Roma ed eurodeputato del Pd dal giugno del 2009, è il nuovo presidente della Commissione affari economici e monetari (Econ) del Parlamento europeo. La sua elezione è avvenuta per acclamazione, così come senza ostacoli è stata la nomina di due dei quattro vicepresidenti della Commissione, i tedeschi Markus Ferber per i Popolari e Peter Simon per i Socialisti e Democratici.
Il terzo candidato alla presidenza, proposto dal gruppo dei Conservatori e riformisti europei (Ecr), era Bernd Lucke, anche lui tedesco, fondatore del partito ‘Alternativa per la Germania’ e noto per le sue posizioni euroscettiche e anti euro. Alcuni gruppi hanno però chiesto di procedere a un voto a ballottaggio segreto e con 21 sì, 30 no e 6 astenuti la candidatura di Lucke è stata bocciata. Gualtieri ha scelto di rimandare la riunione costitutiva al 14 luglio per dare un’altra possibilità al gruppo Ecr. Se però i Conservatori non dovessero individuare un candidato alternativo e affidabile, sarà l’Econ a designare una persona di un altro gruppo. “Ho ritenuto opportuno aggiornare la seduta – ha spiegato il neo presidente – perché mi è sembrato giusto dare a tutti i gruppi politici il tempo necessario per riflettere sull’esito di questo voto e prendere decisioni per completare al più presto, ma nel modo più consensuale possibile, l’elezione dell’ufficio di presidenza della Commissione”.
“Mi aspettavo questo risultato – ha commentato Lucke a riunione conclusa – volevo che fosse chiaro che sono stato bloccato da una maggioranza che accetta solo quelli che la pensano come loro. La democrazia non è stata rispettata: io sostengo e continuerò a sostenere che i Paesi dovrebbero essere liberi di abbandonare l’euro e quindi i trattati dovrebbero essere modificati”. Secondo la liberale francese Sylvie Goulard la democrazia è stata invece perfettamente rispettata: “Si e’ candidato e non ha avuto la maggioranza. Non è un mistero che il suo partito voglia spaccare la zona euro, noi siamo qui per il rispetto dei trattati, non per vedere l’Europa divisa”. Goulard ha anche sottolineato l’importanza della diversità delle origini geografiche dei vicepresidenti della Commissione: “Ne abbiamo già due dello stesso paese, non ho assolutamente niente contro la Germania, lo direi se fosse la Francia, il Portogallo e così via, ma dobbiamo avere una diversità di rappresentanza”.
“Per me è un onore presiedere questa Commissione, che è una delle più importanti del Parlamento europeo – ha detto Gualtieri -, ed è soprattutto una grande responsabilità. Il lavoro sarà molto intenso, ci occuperemo dell’unione economica, di mercati finanziari, avremo una funzione di stimolo e di confronto con la Commissione europea e porteremo avanti il dialogo monetario con la Banca centrale europea”.