Nella riunione di ieri, il Consiglio dei Ministri ha stabilito di rinviare di qualche mese, ad aprile 2015, le elezioni dei Comites. L’organizzazione era molto indietro, l’informazione scarsa e dunque evidentemente si è preferito aspettare qualche mese.
Secondo il Pd di Bruxelles, che ha diramato una nota in merito, quello del Consiglio dei Ministri “è un provvedimento giusto che va incontro alla richiesta di garantire una maggiore affluenza e partecipazione. Ora continuerà l’impegno per informare la cittadinanza sulle funzioni e potenzialità dei Comites: usiamo queste prossime settimane come una campagna permanente per stare tra le nostre comunità e per raccogliere altre adesioni ad un progetto di una nuova e più efficace rappresentanza degli Italiani all’estero”.
Le elezioni si terranno il 17 aprile 2015. Le iscrizioni alle liste per l’espressione della volontà di voto saranno possibili fino al 18 marzo 2015 . La nuova data è stata annunciata dal Sottosegretario agli Affari Esteri Mario Giro, in sede di audizione al Comitato per gli Italiani nel Mondo, rispondendo al Presidente del Comitato per gli Italiani nel mondo e della promozione del Sistema Paese, Fabio Porta, che aveva introdotto l’argomento sulla base delle informazioni ricevute nella serata di ieri sera.
Il Sottosegretario ha sottolineato che ci saranno, dunque. 4 ulteriori mesi per predisporre le elezioni L’esponente di Governo ha dichiarato che dopo aver ascoltato quanto espresso dai due Comitati, ed aver esperito ulteriori approfondimenti da parte degli uffici sulla bassa partecipazione- risultata del 2% , ovvero 60.000 iscritti degli aventi diritto di voto ed iscritti alle liste di voto, il Governo ha deciso un prolungamento dei termini. Il rinvio è stato dettato dal fatto che, stante il numero limitato di partecipazioni, si rischiava di ingenerare limitazioni e dubbi sulla percorribilità del sistema che, invece, si intende applicare anche per le elezioni politiche.
Giro ha spiegato che le risorse per le elezioni sono state ripartite fra i Consolati e non vi saranno ulteriori fondi. Si cercherà invece di incentivare l’informazione perchè sia attraverso le trasmissioni RAI che attraverso i siti web della Rete, l’informazione sulla novita’ dell’opzione inversa per la partecipazione elettorale raggiunga gli elettori nel mondo.