Bruxelles – Potranno entrare nel mercato europeo senza dover pagare dazi e contingenti. Sono cinque paesi dell’Africa australe – Botswana, Lesotho, Namibia, Sudafrica e Swaziland – che hanno stretto un accordo commerciale con gli Stati membri dell’Unione europea. Da oggi entra in vigore l’accordo di partenariato economico (Ape), a cui a breve aderirà un sesto Paese africano, il Mozambico, una volta terminato l’iter della ratifica. Si tratta di sei paesi che fanno parte del gruppo dei quindici Stati membri della Comunità per lo sviluppo dell’Africa australe (Sadc). Inoltre, anche il Sudafrica beneficerà di un migliore accesso al mercato, al di là di quanto prevedono gli accordi bilaterali già esistenti fra questo paese e l’Ue.
Per questi paesi africani l’accordo si traduce in esportazioni più facili e senza costi verso l’Unione europea, quindi un’opportunità di crescita e apertura al mondo industrializzato del continente europeo. Secondo Cecilia Malmström, Commissaria per il Commercio: “L’accordo che sta per entrare in vigore contribuirà all’integrazione regionale e alla crescita economica sostenibile dell’Africa australe, per aiutare a farne uscire gli abitanti dallo stato di povertà nei prossimi anni. L’Africa è il continente emergente e gli accordi di partenariato economico sono stati concepiti per agevolare questo dinamismo”.
Gli scambi commerciali tra l’Africa australe e l’Unione europea non sono nuovi. Solo nel 2015, l’Ue ha importato merci da questa regione, principalmente minerali e metalli, per un valore di quasi 32 miliardi di euro, un valore simile a quello delle esportazioni europee nella regione, soprattutto prodotti legati all’ingegneria, alla chimica e all’industria automobilistica. In totale il valore degli scambi commerciali tra le due regioni è di 63 miliardi di euro.
Nel 2015, l’Ue ha importato merci da tale regione, soprattutto minerali e metalli, per un valore di quasi 32 miliardi di euro. Un valore grosso modo analogo hanno fatto registrare le esportazioni dell’Ue nella regione, principalmente prodotti di ingegneria, chimica e dell’industria automobilistica. Il valore totale degli scambi commerciali tra l’Ue e gli Stati della Sadc aderenti all’Ape (compresa l’Angola) ammonta a 63 miliardi di euro.
“L’Ape può contribuire alla crescita economica sostenibile e al miglioramento dei livelli occupazionali. Il settore privato e il commercio sono volani importanti per permettere alla popolazione di uscire dallo stato di povertà e per attuare la nuova agenda di sviluppo globale nell’ambito degli obiettivi di sviluppo sostenibile”, ha commentato il Commissario per la Cooperazione internazionale e lo sviluppo, Neven Mimica.