Bruxelles – L’Italia è il primo Stato membro ad aver creato un Sistema nazionale di identificazione elettronica (Eid) guidato dal settore privato, in linea con il piano digitale d’azione europeo, che vuole costruire un’Europa in cui i sistemi nazionali di riconoscimento digitale siano validi in tutto il territorio comunitario attraverso la cooperazione tra istituzioni e imprese. È quanto annunciato da Marianna Madia, il ministro italiano della Pubblica amministrazione e della semplificazione, in una lettera inviata al vicepresidente della Commissione europea Andrus Ansip, che ne ha dato notizia oggi, nella quale illustra il funzionamento di “Spid” (Sistema pubblico per la gestione dell’identità digitale).
Il regolamento Eidas (Identificazione elettronica, autenticazione e servizi di fiducia europei) fornisce un servizio digitale che assicura che i cittadini e le imprese dell’Unione europea, possano utilizzare i propri schemi nazionali di identificazione elettronica (Eid) per accedere ai servizi pubblici in altri Paesi Ue che hanno aderito all’iniziativa, garantendo maggiore sicurezza e maggiore praticità per qualsiasi attività online, quali la presentazione di dichiarazioni fiscali, l’iscrizione a un’università straniera, l’apertura remota di un conto bancario, la creazione di un’impresa in un altro Stato membro, l’autenticazione per i pagamenti su internet o l’offerta online di bandi di gara. Tutto ciò è possibile attraverso la creazione di un mercato in cui gli Ets (firme elettroniche, sigilli elettronici, data e ora, servizio di consegna elettronica e autenticazione del sito web) funzionino in tutti i Paesi Ue e abbiano lo stesso status giuridico dei tradizionali processi cartacei.