Bruxelles – Prudenza e riservatezza. Queste ore sembrano cruciali per il negoziato sulla Brexit, ed a Bruxelles, dopo il cauto ottimismo espresso la scorsa settimana prima dell’avvio degli ultimi dieci giorni di confronti non-stop prima del prossimo, decisivo, Consiglio europeo di mercoledì prossimo, il messaggio è ora improntato alla prudenza.
Questa mattina il capo negoziatore per l’Ue Michel Barnier ha informato il Collegio dei commissari sull’andamento del tavolo “ricordando che il lavoro decisivo deve essere terminato in tempo per il Consiglio europeo della prossima settimana”. Lo ha spiegato il portavoce della Commissione Margaritis Schinas, aggiungendo che il Segretario generale della Commissione Ue ha sottolineato però la necessità “di essere pronti a qualsiasi risultato”.
“Michel Barnier ed i suoi stanno lavorando giorno e notte per raggiungere un accordo sulla Brexit, ma ancora non ci siamo”, ha confermato il commissario europeo agli Affari interni Dimitris Avramopoulos.
Il commissario alla Sicurezza, il britannico, Julian King, che ha tenuto stamane una conferenza stampa insieme ad Avramopoulos ha confermato che “c’è un forte interesse comune a mantenere una cooperazione nella nostra partnership futura, sempre che questo sia possibile. Speriamo”.
Intanto a Londra il clima è sempre più testo, e l’alleato che sostiene il governo di minoranza di Theresa May, il partito irlandese Dup, ha avvertito di essere pronto a votare contro il bilancio nazionale “se la premier concederà troppo a Bruxelles”.
Se il negoziato di questa ultima settimana dovesse portare ad un risultato positivo, questo dovrà essere valutato dal Consiglio europeo articolo 50 di mercoledì prossimo, per poi, secondo i piani, arrivare ad una ratifica formale in un Consiglio straordinario a metà novembre.