Bruxelles – Internet veloce, Italia e Unione europea fanno sul serio. In arrivo dall’UE 573 milioni di euro da fondi comunitari per lo sviluppo della banda larga in tutta la Penisola. Si tratta di annuncio importante e strategico per il sistema Paese, che può dotarsi delle rete infrastrutturale per portare le telecomunicazioni di ultima generazione a un quinto degli italiani.
Il contributo europeo, sottolinea la Commissione UE, contribuirà a portare l’accesso veloce a Internet in aree in cui “non è al momento disponibile”. L’investimento interesserà oltre settemila comuni italiani, per un totale di 12,5 milioni di abitanti, e circa un milione di imprese.
L’Unione europea sostiene con risorse provenienti dal Fondo europeo per lo sviluppo delle regioni (FESR), il “Piano digitale italiano – banda ultralarga”, la strategia nazionale per la rete d’accesso di nuova generazione. Si tratta della politica di sviluppo industriale che mira a garantire velocità di connessione di almeno 100 megabit al secondo (Mbps) per l’85% delle famiglie italiane e per tutti gli edifici pubblici (in particolare scuole e ospedali) e di almeno 30 Mbps per tutti entro il 2020.
L’intervento finanziario comunitario si concentrerà in particolare sulle cosiddette “aree bianche”, in cui le forze di mercato non riescono a realizzare il necessario potenziamento delle infrastrutture, in tutte le 20 regioni italiane. L’esecutivo comunitario conta di portare a compimento il progetto “entro la fine del 2020”.
Il contributo comunitario di 573 milioni di euro è il tasso di co-finanziamento europeo, con cui si copre il 60% delle spese necessarie per realizzare l’ampia opera infrastrutturale. Il restante 40% dovrà essere garantito dalle autorità italiane.
“Questo progetto per la banda larga finanziato dall’UE, che interessa il 20% della popolazione italiana, offre opportunità commerciali senza precedenti, servizi pubblici migliori e una migliore qualità di vita per i cittadini italiani”, evidenzia Corinna Cretu, commissario per le Politiche regionali. Il progetto, inoltre, “dimostra l’interesse primario dell’UE: un impegno molto concreto volto a migliorare la vita quotidiana dei cittadini” e delle imprese.
“Un’infrastruttura a banda larga di elevata qualità è essenziale nell’economia e nella società di oggi”, ricorda anche Mariya Gabriel, commissaria per l’Economia digitale. “I cittadini beneficeranno pienamente del mercato unico digitale quando disporranno di un accesso illimitato alle reti più efficienti, che consentono di accedere in modo più diffuso a nuovi prodotti, servizi e applicazioni”.