Bruxelles – Lo scontro istituzionale tra Parlamento europeo e Consiglio Ue rischia di provocare ritardi nell’approvazione del bilancio pluriennale (MFF 2021-2027). Le conseguenze di un tale rinvio andranno a scapito dell’economia reale che ha bisogno di investimenti a favore di cittadini e imprese. Lo denuncia il Parlamento europeo nella risoluzione approvata ad ampia maggioranza (426 voti favorevoli, 163 contrari e 67 astensioni) per chiedere di accelerare i negoziati sul budget.
Il testo non è vincolante, ma serve a inviare un messaggio politico al Consiglio, diviso sulle cifre da destinare ai vari capitoli di spesa, ancora in bianco. Si chiede in sostanza agli Stati membri di produrre una posizione negoziale. I punti chiave Quadro finanziario pluriennale, secondo la posizione del Parlamento, prevedono un aumento degli investimenti per la ricerca e l’innovazione a 120 miliardi di Euro, più investimenti per trasporti e Piccole e Medie Imprese (PMI), aumento di tre volte dei fondi per Erasmus+ e aumento delle risorse per gli obiettivi sostenibili dal 25% al 30% entro il 2027. I governi dei paesi membri non hanno ancora indicato alcun ammontare.
Le conseguenze di questo ritardo non sono da sottovalutare e si scrutano all’orizzonte. Il Parlamento ricorda che un’analisi della Commissione europea rivela che fino a un milione di studenti potrebbe essere escluso dal programma Erasmus nel 2021, e che un totale di 12mila posti di lavoro potrebbe andare perso. Di questi, 5mila solo nel settore ricerca e sviluppo. A questo si aggiungono circa 100mila progetti che rischiano di morire in partenza per l’assenza di fondi.
Infine il del Parlamento chiede di chiarire le posizioni sulla lotta la cambiamento climatico. Si ritiene “urgente la necessità di un ulteriore salto di qualità riguardo agli sforzi politici e finanziari per raggiungere gli obiettivi climatici degli accordi di Parigi”. Cosa di cui non si è sicuri.