Il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha annunciato a Bruxelles che vi sarà una riunione “d’approfondimento” con gli altri ministri “per trovare una posizione condivisa” sulla questione della messa al bando europea, decisa il 6 dicembre scorso, di due pesticidi, il Clorpirifos e il Clorpirifos-metile, che secondo diversi studi potrebbero essere neurotossici e genotossici, pericolosi in particolare per i bambini, e probabilmente interferenti endocrini.
Durante una riunione del Comitato Ue (Scopaff) che è competente per decidere su queste misure, venerdì scorso, la maggioranza qualificata dei rappresentanti degli Stati membri ha approvato la proposta di messa al bando avanzata dalla Commissione, in base alla valutazione dei rischi dell’Autorità europea di Sicurezza alimentare (Efsa).
L’Italia (rappresentata da esperti del Ministero della Salute) ha votato a favore del divieto del Clorpirifos, insieme a quasi tutti gli altri paesi salvo due, (Grecia e Regno Unito, che si sono astenuti), e si è invece astenuta riguardo alla stessa misura per il Clorpirifos-metile. In questo caso, contro la messa al bando si sono espressi Grecia e Portogallo, mentre i paesi astenuti sono stati in tutto sette.
Subito dopo la decisione del divieto, Teresa Bellanova, ministro delle Politiche agricole, ha protestato: “La mancata autorizzazione all’utilizzo del Clorpirifos-metile, al momento l’unico rimedio contro la cimice asiatica, è un grave errore dell’Ue”, ha affermato in una nota stampa del Ministero.
“So bene”, ha aggiunto il ministro, “come per i nostri produttori e per l’intera filiera sia importante disporre di efficaci mezzi di difesa fitosanitaria per il controllo dell’emergenza almeno fino a quando non saranno disponibili misure alternative. Per questo serve con urgenza una deroga nazionale sulla quale dovremo lavorare con il ministro Speranza. La cimice asiatica è un’emergenza europea, connessa com’è alla crisi climatica, per questo all’Europa chiediamo uno sforzo e siamo già impegnati con i nostri uffici, per negoziare una deroga con Bruxelles”.
Nel Comitato permanente Ue “la posizione l’abbiamo assunta formalmente al momento del voto”, ha detto Speranza questa sera rispondendo alle domande dei giornalisti a margine del Consiglio Salute dell’Ue. “C’è stato – ha spiegato il ministro – un problema di natura metodologica nell’istruttoria di questa vicenda e io credo che ci siederemo con tutti gli altri ministri per trovare ancora un approfondimento, una posizione condivisa”.
Ma “è chiaro – ha concluso Speranza – che per il ministero della salute il criterio di prudenza su queste vicende richiede sempre il massimo di attenzione”.
Il Clorpirifos e il Clorpirifos-metile si ritrovano nella frutta, verdura, cereali e latticini, nonché nell’acqua potabile. L’Efsa ha stabilito che non è possibile fissare una soglia minima di esposizione sotto la quale la presenza di questi pesticidi può essere tollerabile. In sostanza, significa che i rischi per la salute possono esserci anche a dosi infime.