Bruxelles – Transizione verde e rivoluzione digitale. La ripresa economica europea deve partire da qui. Lo scandisce ancora una volta Ursula von der Leyen aprendo i lavori del webinar ‘Una visione per l’Europa rurale’ organizzato dal gruppo politico Renew Europe. Il messaggio che la Commissione europea lancia agli agricoltori in tutta Europa è chiaro: se sceglierete di favorire la transizione sostenibile (mitigando l’impatto sul clima) e quella digitale ne sarete ripagati.
Sono sempre più numerosi “i consumatori attenti alla qualità di ciò che mangiano e che sono pronti a pagare prezzi più alti per un cibo più salutare e sano”, sostiene la presidente della Commissione europea. Bruxelles sta fissando una serie di target per rendere le politiche agricole più sostenibili, riducendo l’uso di pesticidi e fertilizzanti e limitando la perdita della biodiversità. Riuscire ad andare incontro a queste nuove ambizioni “può creare delle opportunità per le nuove generazioni di agricoltori europei e aiuterà le comunità rurali a preservare i propri ecosistemi”.
Da Bruxelles, dunque, si lavora per dare al continente una nuova visione di futuro cogliendo, se pure da una crisi, l’occasione per trovare nuove opportunità di progresso. Per milioni di europei “il progresso significa anche ritorno alle nostre radici e alla natura, ma l’importante è che un ritorno al passato si faccia dotati di uno spirito nuovo”. A questo lavora la Commissione europea, che lancerà nella seconda metà del 2020 una consultazione pubblica con le comunità rurali, le autorità locali e tutti coloro che sono interessati alle aree rurali del continente. Non si conoscono ancora tempi e modi, ma la presidente ha precisato che la consultazione servirà a indagare e individuare le priorità per presentare una nuova strategia integrata per l’Europa rurale.
Von der Leyen insiste sul concetto di “una sola Europa”. Ma nell’ottica di una ripresa equa per tutti, che non lasci indietro nessuno, servirà raggiungere tutti territori dell’Unione europea, bisognerà colmare il divario tra aree rurali e urbane, tra est e ovest, tra nord e sud e stabilire una tabella di marcia per rendere le aree rurali sostenibili e prospere in tutta UE. Va da sé che non tutta l’Europa è uguale e non tutti gli spazi rurali hanno le stesse esigenze. Da Bruxelles serve individuare una politica che capisca le esigenze delle singole aree e riesca anche a sfruttarle per la ripresa.
Intanto, la Commissione europea punta ad un aumento significativo dei fondi previsti per l’agricoltura, purché siano investiti in sostenibilità e digitale. Nella sua proposta di bilancio europeo ampliato von der Leyen mette sul piatto per la PAC, la Politica agricola comune, 391,4 miliardi di euro (circa 26 miliardi e mezzo in più rispetto alla precedente proposta della Commissione Juncker del 2018). Di questi molte risorse arriveranno dal nuovo strumento per la ripresa, Next Generation EU, e saranno destinate proprio al secondo pilastro dedicato allo sviluppo rurale.
Al webinar ci si interroga su in che misura le aree rurali potrebbero svolgere un ruolo importante nel piano di ripresa dell’Unione europea post-pandemia. L’importante è cogliere l’occasione per andare avanti, senza ripartire necessariamente dal passato. In questo caso le comunità rurali europee “hanno il potenziale per guidare la transizione verso un’Europa più verde e più resiliente” scrivono da Renew Europe.