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Immigrazione, i Capi di governo UE ne parleranno al Consiglio di giugno
Un'entrata alla sala dove si riunisce il Consiglio europeo [foto: Consiglio europeo]

Immigrazione, i Capi di governo UE ne parleranno al Consiglio di giugno

Affrontato il nodo Bielorussia, rinvia ad altra seduta un nuovo esame sui rapporti con Mosca

Bruxelles – Di immigrazione se ne riparla il mese prossimo, con davanti un bel rapporto della Commissione europea sulla situazione. I capi di Stato e di governo dei Paesi dell’Ue riuniti a Bruxelles per il vertice del Consiglio europeo, nella notte hanno rinviato ad altra seduta (come già previsto) due temi complessi come quello dei migranti e quello dei rapporti con Mosca, dopo aver risolto, almeno per il momento, quello sulla Bielorussia. 

All’una di notte escono le conclusioni sulla Russia, che  ribadiscono la volontà di procedere secondo le cinque linee guida che l’Ue si è data a marzo 2016: fare in modo che gli accordi di Minsk per la fine del conflitto in Ucraina orientale siano rispettati, che le relazioni con i partner orientali dell’Unione si rafforzino, che la capacità di resistenza a dodici stella aumenti, in particolare sul fronte energetico e informativo. Poi avere un “impegno selettivo” con Mosca su questioni di interesse europeo, e sostenere la società civile russa. 

Charles Michel, presidente del Consiglio europeo, in conferenza stampa spiega che sulla Russia si è svolto “un dibattito fruttuoso, utile e approfondito, che serve per una visione strategica e per le prossime tappe”. Fine. Si prende tempo. Gestire la partita russa è complesso, e si procede con dichiarazioni di intenti. Le sanzioni già imposte fin qui non hanno influito sulla situazione, per quanto sul gasdotto Nord Stream 2 la Commissione europea sembra suggerire di cambiare approccio.

Guardando la Russia “quello che vediamo oggi è un’economia in ritardo e un regime che non ha voglia di interagire con noi“, ammette la presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, convinta che “la cooperazione energetica non porterà alcun cambiamento”. 

Il presidente del Consiglio, Mario Draghi, e il primo ministro spagnolo Pedro Sanchez hanno messo sul tavolo il tema immigrazione, non da soli. Ma ‘ stato solo un promemoria, se ne riparlerà a fine giugno.

Sul capitolo Bielorussia, i leader hanno deciso di chiudere lo spazio aereo dell’Ue alle compagnie bielorusse, e i ministri competenti dovranno definire i modi per far sì che i vettori europei evitino di sorvolare i cieli di Bielorussia. Sempre in risposta al dirottamento del volo Ryanair Atene-Vilnius da parte delle autorità di Minsk è stato dato mandato ai ministri degli Esteri di aggiornare le liste delle persone e delle entità economiche colpite da misure restrittive, con l’aiuto del Servizio per l’azione esterna dell’Unione europea, di cui è responsabile  Josep Borrell.

Sul Medio Oriente l’UE ribadisce che l’unica soluzione al conflitto tra israeliani e palestinesi è quella a due Stati.

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