Bruxelles – Misure eccezionali di mercato volte a liberare il potenziale della produzione agricola e attivazione del meccanismo europeo di preparazione e risposta alle crisi di sicurezza alimentare. Nel pieno della guerra in atto in Ucraina da parte della Russia, l’Unione Europea corre ai ripari da eventuali ripercussioni sui mercati agricoli e la sicurezza alimentare del continente, dopo aver stimato “un grande impatto” sugli scambi commerciali agroalimentari dell’UE.
Solo lunedì 28 febbraio il vice direttore della DG AGRI della Commissione Europea, Michael Scannell, ha ricordato di fronte al Parlamento Europeo che Ucraina e Russia rappresentano circa il 30 per cento del commercio mondiale di grano, il 32 per cento di orzo, il 17 per cento di mais e oltre il 50 per cento di olio di girasole e semi. La forte dipendenza che anche l’UE ha dalle materie prime che vengono prodotte in queste aree potrebbe portare a “gravi conseguenze” per il settore agroalimentare dell’UE e anche sul commercio di prodotti animali, in particolare carne di maiale e di pollame.
Su iniziativa della presidenza francese del Consiglio UE, si sono riuniti ieri in videoconferenza i ministri dell’agricoltura per una riunione informale in cui la Commissione europea ha promesso l’attivazione già dalla prossima settimana del meccanismo europeo di preparazione e risposta alle crisi di sicurezza alimentare composto da esperti di tutta la filiera, il nucleo duro del “Piano di emergenza per l’approvvigionamento e la sicurezza alimentare in tempi di crisi”, varato dall’Esecutivo europeo appena lo scorso novembre per fare fronte a eventuali carenze alimentare durante le crisi. La Commissione non pensava verosimilmente di dovervi fare ricorso così presto: il meccanismo è composto da esperti di tutta la catena alimentare, è controllato da Bruxelles, e vi fanno parte i rappresentanti degli Stati membri e di alcuni paesi terzi come attori di tutte le fasi della catena alimentare. L’idea era quella di convocarlo periodicamente e, con urgenza, nel pieno di crisi come quella che stiamo vivendo.
La prima riunione del gruppo di esperti sarà convocata già “la prossima settimana”, ha confermato in conferenza stampa il commissario europeo per l’agricoltura, Janusz Wojciechowski, al termine del Consiglio. Al vaglio della Commissione Europea anche l’idea di varare misure eccezionali nell’ambito del regolamento sull’organizzazione comune dei mercati (OCM) della politica agricola comunitaria (PAC) per i settori più colpiti dall’aumento dei costi di produzione. Tra queste misure aggiuntive Bruxelles pensa anche a modalità per aumentare la capacità produttiva dell’Europa nel 2022, come l’utilizzo di terreni incolti per colture proteiche. E’ certo però che il comparto agricolo sarà parte della nuova comunicazione contro il caro energia, adattata per affrontare la crisi ucraina, che sarà presentata il prossimo 8 marzo, a detta del commissario polacco. Inizialmente era programmata per il 2 marzo, ma la Commissione continua a lavorarci sopra per adattarla all’evoluzione degli eventi.