- L'Europa come non l'avete mai letta -
domenica, 7 Dicembre 2025
No Result
View All Result
  • it ITA
  • en ENG
Eunews
  • Politica
  • Esteri
  • Economia
  • Cronaca
  • Difesa
  • Net & Tech
  • Agrifood
  • Altre sezioni
    • Cultura
    • Diritti
    • Energia
    • Green Economy
    • Finanza e assicurazioni
    • Industria e Mercati
    • Media
    • Mobilità e logistica
    • Salute
    • Sport
  • Newsletter
  • Invasione russa in Ucraina
  • Energia
  • Israele
  • Usa
    Eunews
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca
    • Difesa
    • Net & Tech
    • Agrifood
    • Altre sezioni
      • Cultura
      • Diritti
      • Energia
      • Green Economy
      • Finanza e assicurazioni
      • Industria e Mercati
      • Media
      • Mobilità e logistica
      • Salute
      • Sport
    No Result
    View All Result
    Eunews
    No Result
    View All Result

    Home » Politica » La creazione di hotspot extra-Ue per valutare le richieste di asilo può violare il diritto di accesso al territorio dei rifugiati

    La creazione di hotspot extra-Ue per valutare le richieste di asilo può violare il diritto di accesso al territorio dei rifugiati

    La proposta elettorale della coalizione di destra Fratelli d'Italia-Lega-Forza Italia di istituire centri di prima accoglienza extra-territoriali mostra gravi carenze da un punto di vista giuridico e operativo. E si integra con quella sul blocco navale che viola il diritto internazionale e comunitario

    Federico Baccini</a> <a class="social twitter" href="https://twitter.com/@federicobaccini" target="_blank">@federicobaccini</a> di Federico Baccini @federicobaccini
    30 Agosto 2022
    in Politica
    Migranti Minori ingresso irregolare

    Bruxelles – La complessità ridotta a slogan elettorale, ma con implicazioni difficili da prevedere e nella maggior parte dei casi quasi irrealizzabili. Tra le proposte dell’Accordo quadro di programma per un Governo di centrodestra della coalizione formata da Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia in materia di migrazione e asilo compare anche la “creazione di hotspot nei territori extra-europei, gestiti dall’Ue, per valutare le richieste d’asilo“. Un progetto dai contorni indefiniti, che integra un’altra proposta irrealizzabile dal punto di vista del diritto internazionale e comunitario, ovvero quella sul blocco navale.

    Hotspot Migranti Ue
    Gli hotspot attualmente operativi alle frontiere esterne dell’Unione Europea

    Gli hotspot sono centri di prima accoglienza, allestiti per identificare, registrare, foto-segnalare e raccogliere le impronte digitali delle persone migranti in aree dei Paesi membri Ue particolarmente esposte agli arrivi. Alle frontiere esterne dell’Unione sono presenti dieci di queste strutture, cinque in Italia (Lampedusa, Trapani, Pozzallo, Messina e Taranto) e cinque sulle isole della Grecia (Chios, Kos, Leros, Lesbo e Samos). In questo caso però si tratta di hotspot sul territorio Ue, per garantire il rispetto del principio di non respingimento sancito all’articolo 78 del Trattato sul funzionamento dell’Unione Europea (Tfue): “L’Unione sviluppa una politica comune in materia di asilo, di protezione sussidiaria e di protezione temporanea, volta a offrire uno status appropriato a qualsiasi cittadino di un Paese terzo che necessita di protezione internazionale“. L’accesso al territorio è un principio sancito in primo luogo dalla Convenzione di Ginevra del 1951 sui rifugiati, come messo in luce anche dall’alto commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (Unhcr): “I Paesi non devono imporre sanzioni ai rifugiati per il loro ingresso e la loro presenza illegale sul territorio, a condizione che si presentino alle autorità e dimostrino una buona causa”, e devono inoltre “consentire un accesso senza ostacoli alle procedure di asilo”.

    La proposta di creare hotspot al di fuori del territorio Ue va incontro invece a una serie di complessità che, nei fatti, andrebbero a negare il principio di non respingimento. In primo luogo, servirebbe un accordo con tutti i Paesi di frontiera con l’Unione Europea per la creazione di strutture direttamente gestite dalle agenzie Ue, in altre parole strutture extra-territoriali dove vige il diritto comunitario: un accordo talmente complesso che non era stato raggiunto nemmeno qualche anno fa per tentare di svuotare i lager libici e far intervenire Frontex. Si rischierebbe così di ripiegare su una soluzione di compromesso, come quella recentemente percorsa dal Regno Unito con il Rwanda: far gestire i centri dalle autorità nazionali dei Paesi che ospiterebbero tali hotspot. Lo scorso 14 giugno la Corte europea dei diritti umani si è però opposta alla deportazione di richiedenti asilo da Londra a Kigali, sottolineando che sussiste il rischio di trattamento contrario ai diritti della Convenzione del richiedente sul negato accesso a procedure “eque ed efficienti” per la determinazione dello status di rifugiato.

    Ammesso e non concesso che Bruxelles riesca a trovare un accordo con tutti i Paesi di confine per la gestione diretta degli hotspot, dovrebbero essere affrontate tutta una serie di questioni logistiche che già si stanno mostrando di complessa gestione sul territorio Ue. Prima di tutto il tema delle garanzie sugli standard minimi che i centri di prima accoglienza devono rispettare: solo due anni fa il campo di Moria a Lesbo veniva distrutto da un incendio, facendo ricordare all’Europa il dramma di più di 12 mila persone bloccate in centri sovraffollati (a settembre 2020 il campo ospitava un numero di migranti pari a più di sei volte la sua capienza massima). In secondo luogo, la vaga proposta della destra non tiene in considerazione il destino delle persone la cui richiesta di asilo viene respinta, in particolare su quali autorità dovrebbero prendersene carico per un verosimile rimpatrio: sarebbero mobilitate le risorse degli Stati membri Ue o la responsabilità ricadrebbe sugli Stati ospitanti (aumentando il carico di complessità di un accordo alla base)? E infine si ritorna al tema del non-respingimento. Se si incrociano i punti del programma elettorale della coalizione FdI-Lega-FI – hotspot extra-Ue e blocco navale – si intuisce facilmente che l’obiettivo è la militarizzazione dei confini dell’Unione e l’esternalizzazione del processo di valutazione delle richieste di asilo, fuori dalle porte della fortezza Europa.

    Tags: accoglienza migrantiblocco navalebrothers of italydiritti migrantielezioni italia 2022elezioni italianeforza italiagiorgia melonihotspot extra-uelegamigrantipushback

    Ti potrebbe piacere anche

    Pnrr Italia
    Politica

    Elezioni e Ue/Bruxelles non amerebbe una modifica del Pnrr dell’Italia

    17 Agosto 2022
    Tetto Contante Euro
    Politica

    Elezioni e Ue/La destra propone di alzare il limite all’uso del contante “in linea con la media Ue”. Ma Bruxelles si muove diversamente

    16 Agosto 2022
    Giorgia Meloni
    Politica

    Elezioni e Ue/Il blocco navale della leader di FdI Meloni contro la migrazione non è mai stato proposto dalla Commissione Ue

    11 Agosto 2022
    Migranti
    Cronaca

    La Corte europea dei diritti dell’uomo ha ordinato di fermare le deportazioni di migranti dal Regno Unito al Rwanda

    15 Giugno 2022

    TUTTI GLI EVENTI CONNACT

    Il Rapporto Draghi in italiano

    di Redazione eunewsit
    9 Settembre 2024
    CondividiTweetCondividiSendCondividiSendCondividi
    Made with Flourish
    (Photo by ANDREW CABALLERO-REYNOLDS / AFP)

    Gli USA vogliono “coltivare la resistenza” al declino dell’Europa. Da Bruxelles no comment

    di Simone De La Feld @SimoneDeLaFeld1
    5 Dicembre 2025

    La Strategia di sicurezza nazionale delineata dall'amministrazione Trump è uno schiaffo all'Europa, che rischia la "scomparsa della civiltà" a causa...

    Un operaio anziano [foto: Carlo Carino/imagoeconomica via IA]

    Gli italiani a Meloni: “‘No’ all’aumento dell’età pensionabile”

    di Emanuele Bonini emanuelebonini
    5 Dicembre 2025

    L'ultimo sondaggio Eurobarometro vede una chiara contrarietà a lavorare di più. La maggioranza invitata a riformare lavoro e sanità, potenziando...

    (Photo by Gints Ivuskans / AFP)

    ICE ascolta l’Europa: “La nuova policy e le nuove procedure di procurement della NATO”

    di Redazione eunewsit
    5 Dicembre 2025

    Per il direttore dell'Ufficio di Bruxelles, Tindaro Paganini, "è essenziale che le aziende italiane conoscano alla perfezione" le nuove procedure...

    Il futuro premier ceco e leader di Ano, Andrej Babiš (foto: via Imagoeconomica)

    Repubblica Ceca: Andrej Babiš risolve il suo conflitto d’interessi, non è più “Babisconi”

    di Enrico Pascarella
    5 Dicembre 2025

    Il futuro primo ministro ha annunciato che si libererà delle partecipazioni nella sua multinazionale Agrofert. Il 100 per cento delle...

    • Editoriali
    • Eventi
    • Lettere al direttore
    • Opinioni
    • Risultati Europee 2024
    • Chi siamo
    • Contatti
    • Privacy Policy
    • Cookie policy

    Eunews è una testata giornalistica registrata
    Registro Stampa del Tribunale di Torino n° 27

    Copyright © 2025 - WITHUB S.p.a., Via Rubens 19 - 20148 Milano
    Partita IVA: 10067080969 - Numero di registrazione al ROC n.30628
    Capitale sociale interamente versato 50.000,00€

    No Result
    View All Result
    • it ITA
    • en ENG
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca
    • Difesa e Sicurezza
    • Net & Tech
    • Agrifood
    • Altre sezioni
      • Agenda europea
      • Cultura
      • Diritti
      • Energia
      • Green Economy
      • Gallery
      • Finanza e assicurazioni
      • Industria e Mercati
      • Lettere al direttore
      • Media
      • Mobilità e logistica
      • News
      • Opinioni
      • Sport
      • Salute
    • Editoriali
    • Podcast / L’Europa come non l’avete mai ascoltata
    • Report Draghi
    • Risultati Europee 2024
    • Eventi
    • Le Newsletter di Eunews

    No Result
    View All Result
    • it ITA
    • en ENG
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca
    • Difesa e Sicurezza
    • Net & Tech
    • Agrifood
    • Altre sezioni
      • Agenda europea
      • Cultura
      • Diritti
      • Energia
      • Green Economy
      • Gallery
      • Finanza e assicurazioni
      • Industria e Mercati
      • Lettere al direttore
      • Media
      • Mobilità e logistica
      • News
      • Opinioni
      • Sport
      • Salute
    • Editoriali
    • Podcast / L’Europa come non l’avete mai ascoltata
    • Report Draghi
    • Risultati Europee 2024
    • Eventi
    • Le Newsletter di Eunews

    Attenzione