Bruxelles – Passaporti russi rilasciati nelle regioni contese di Georgia e Ucraina non saranno accettati da nessuno, nell’Ue. I rappresentanti degli Stati membri hanno trovato l’intesa in Consiglio, permettendo di andare al negoziato inter-istituzionale con il Parlamento. La pratica russa di rilasciare passaporti internazionali russi ai residenti delle “regioni occupate”, denuncia il Coreper, è una forma di legittimazione della “decisione unilaterale della Russia di riconoscere l’indipendenza dei territori georgiani dell’Abkhazia e dell’Ossezia meridionale nel 2008, pratica poi “estesa alle aree non controllate dal governo di Donetsk e Luhansk nell’aprile 2019, seguite dalle regioni occupate di Kherson e Zaporizhzhia nel luglio 2022”.

Passaporti russi [foto: Wikimedia Commons]
Consiglio Ue conferma il bando dei passaporti russi rilasciati in Ucraina e Georgia
Accordi raggiunto in sede di Coperer, ora il negoziato con il Parlamento europeo. La risposta contro le annessioni russe dal 2008 in avanti
Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri Antonio Tajani a Bruxelles
"Un nuovo Umanesimo in Europa", il 10 marzo a Roma la conferenza organizzata da Mario Occhiuto
La conferenza si pone l'obiettivo di riflettere sulle sfide che l'Europa deve affrontare in un'epoca di cambiamento profondo e di incertezza: diversi temi sul tavolo, tra cui la crisi delle istituzioni democratiche, la questione dell'immigrazione, la sfida ambientale, la trasformazione del lavoro