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Carruba (Centro studi obesità):

Carruba (Centro studi obesità): "Tornare alla dieta mediterranea, la più sana e salubre"

Il presidente del Centro studi obesità, Michele Carruba, ne ha parlato con GEA ed Eunews a margine dell'evento 'Il nuovo approccio europeo alla salute e le ricadute per il sistema italiano' organizzato da Withub a Roma

Roma – “La nostra tradizione alimentare, che è la dieta mediterranea, ci ha protetti fino a oggi, quindi gli adulti sono più protetti rispetto agli altri Paesi d’Europa, abbiamo meno obesità”. È quanto confermato da Michele Carruba, presidente Centro studi e ricerche sull’obesità, a margine dell’evento Il nuovo approccio europeo alla salute e le ricadute per il sistema italiano organizzato da Withub a Roma. “Ma non è più così per i bambini, perché questa tradizione si sta interrompendo, oggi stiamo perdendo le nostre abitudini alimentari e questo ci porta a orrori alimentari che hanno un impatto sulla salute notevole”. Ecco perché “dobbiamo tornare alla dieta mediterranea, che ha dimostrato di essere in assoluto, a livello mondiale, la più sana e salubre“, in un momento in cui “stiamo perdendo questa abitudine, la gente pensa di mangiar bene ma non sa, perché nessuno glielo insegna”.

 

Carruba, intervenuto durante il panel Benessere fisico, mentale, alimentazione e sport: l’Ue punta sulla prevenzione e la salubrità mentale, aggiunge: “Oggi abbiamo nel reparto adulti una popolazione che per la metà è o sovrappeso o obesa, per quanto riguarda i bambini uno su tre è sovrappeso e uno su quattro obeso”. In altre parole, “abbiamo una generazione che avrà più obesità di quella attuale”. Un bambino obeso “ha l’80 per cento di possibilità di rimanerlo da adulto” e il problema è che “l’obesità non è vissuta come una malattia e affrontata e curata, ma come un problema estetico“. La carenza di una presenza della sanità pubblica su questo argomento “fa sì che i falsi profeti delle diete si inventino le cose più impensate perché la gente chiede di dimagrire, non per stare meglio ma per sentirsi più bella”, ha avvertito Carruba.

 

L’obesità crea tutta una serie di patologie“, come “il 90 per cento dei casi di diabete, il 55 per cento delle cardiopatie, il 35 per cento dei tumori”. Prevenire l’obesità “significa ridurre queste malattie che costano, significa risparmiare nella cura e nell’assistenza ai malati di tutte le patologie causate dall’obesità. Non fare niente costa più di fare qualcosa”, ha concluso il presidente Carruba.

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Benessere fisico, mentale, alimentazione e sport e come l'Unione europea cerca di conciliare questi aspetti puntando sulla prevenzione e la salubrità fisica e mentale sono stati al centro del primo panel dell’evento 'Un nuovo approccio europeo alla salute e le ricadute per il sistema italiano', organizzato da Withub, con la direzione editoriale di Eunews e Gea presso lo Spazio Europa Experience di Roma