Milano – I pubblici ministeri di Milano Stefano Civardi e Silvia Bonardi, hanno chiesto una condanna a 5 anni e 6 mesi di reclusione per la parlamentare europea di Forza Italia Lara Comi, che nel novembre del 2019 fu ristretta agli arresti domiciliari per accuse di corruzione, false fatturazioni e truffa ai danni dell’Unione europea per circa 500mila euro.
La richiesta di condanna per Comi giunge nell’ambito del processo a carico di alcune decine di imputati scaturito dall’inchiesta chiamata “mensa dei poveri” su un presunto “sistema” di mazzette, appalti, nomine pilotate e finanziamenti illeciti in Lombardia, che vedeva al centro l’ex coordinatore di Fi a Varese Nino Caianiello, che ha già patteggiato in passato. Il pm Civardi ha respinto completamente la ricostruzione fornita da Comi, che si era definita vittima di un raggiro. Per l’accusa l’eurodeputata va assolta per una parte delle ipotesi di reato datate prima del 2015 per intervenuta prescrizione.
I Pm hanno poi chiesto condanne che variano dai sette ai due anni per altri esponenti di Fi.