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Dopo l'Argentina, l'Uruguay. L'Ue ha firmato un nuovo Memorandum d'intesa per la cooperazione energetica

Dopo l'Argentina, l'Uruguay. L'Ue ha firmato un nuovo Memorandum d'intesa per la cooperazione energetica

Alla base dell'intesa alla presenza della presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, e del leader uruguagio, Luis Lacalle Pou, c'è il lavoro congiunto sulle energie rinnovabili, l'efficienza energetica e l'idrogeno pulito per la tabella di marcia degli investimenti Global Gateway

Bruxelles – E sono due. L’Unione Europea ha siglato un nuovo Memorandum d’intesa sulla cooperazione energetica a margine del terzo vertice Ue-Celac (Comunità degli Stati Latinoamericani e dei Caraibi), questa volta con l’Uruguay, dopo l’intesa raggiunta ieri (17 luglio) con l’Argentina. “L’Ue e l’Uruguay condividono l’ambizione di incrementare l’uso delle fonti energetiche rinnovabili, in linea con i nostri obiettivi climatici”, ha salutato la firma del testo la presidente dell’esecutivo comunitario, Ursula von der Leyen, incontrandosi con il leader uruguagio, Luis Lacalle Pou.

Ue Uruguay von der Leyen
Da sinistra: il ministro degli Affari esteri dell’Uruguay, Francisco Bustillo Bonasso, il presidente dell’Uruguay, Luis Lacalle Pou, la presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, e la commissaria per l’Energia, Kadri Simson (18 luglio 2023)

“Siamo allineati sulla necessità di un mercato globale dell’idrogeno basato su regole, trasparente e senza distorsioni, con standard internazionali affidabili e schemi di certificazione per sostenere la transizione energetica pulita”, è stato il commento di von der Leyen, assistendo alla firma del Memorandum questa mattina (18 luglio) da parte della commissaria per l’Energia, Kadri Simson, e il ministro degli Affari esteri dell’Uruguay, Francisco Bustillo Bonasso. Il documento definisce i settori di cooperazione strategica, dall’energia rinnovabile all’efficienza energetica, fino all’idrogeno rinnovabile: “Questo Memorandum d’intesa ci fornisce una base per guidare e intensificare il nostro lavoro su questi temi, mentre entrambi ci sforziamo di raggiungere la neutralità climatica entro il 2050“. Quanto stabilito oggi dalle due parti andrà a stabilire le priorità di una futura tabella di marcia per le attività della strategia di investimento Global Gateway, come stabilito nel corso della presentazione dell’Agenda da 45 miliardi di euro in investimenti.

La cooperazione tra Ue e Uruguay si baserà sul lavoro congiunto sulle “definizioni, metodologie, regole di sostenibilità, sistemi di certificazione e misure per stimolare il miglioramento dell’efficienza energetica e l’adozione dell’idrogeno rinnovabile”, specifica il testo. “Lavoreremo insieme anche per indirizzare gli investimenti verso queste aree critiche, fornendo ai potenziali investitori la massima chiarezza sui finanziamenti sia nell’Unione Europea sia in Uruguay“. A proposito di investimenti, il Memorandum precisa che dovranno essere “conformi alla legislazione ambientale pertinente relativa ai settori marino e terrestre”, per garantire il rispetto degli obiettivi di lotta ai cambiamenti climatici e della crisi della biodiversità, tenendo in considerazione in particolare la “protezione, conservazione e ripristino dei sistemi idrici e degli ecosistemi legati all’acqua”.

 

Ue-Celac CommercioIl dialogo politico tra Unione Europea e Uruguay è iniziato nel 1992 con l’Accordo quadro di cooperazione, che ha posto le basi per una serie di dialoghi come quello recentemente avviato sull’energia rinnovabile, l’efficienza energetica e l’idrogeno pulito. “Entrambe le parti condividono l’obiettivo di raggiungere la neutralità climatica entro il 2050 e riconoscono il ruolo chiave dell’efficienza energetica e delle energie rinnovabili nel raggiungimento degli obiettivi dell’Accordo di Parigi”, ha ricordato ancora la numero uno della Commissione. Gli investimenti in Uruguay saranno veicolati attraverso l’Agenda per le opportunità della transizione verde e digitale per i Paesi dell’America Latina e dei Caraibi, che ha evidenziato oltre 130 progetti per la crescita sostenibile in settori come la salute, l’energia, la connettività digitale, le materie prime critiche, la ricerca e l’innovazione. L’Unione, gli Stati membri e le istituzioni di finanziamento allo sviluppo – compresa la Banca Europea per gli Investimenti (Bei) – si riuniranno insieme al settore privato per raggiungere questi obiettivi di sviluppo congiunto.

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