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L'Eurocamera apre la sessione plenaria ricordando Giorgio Napolitano:
Giorgio Napolitano

L'Eurocamera apre la sessione plenaria ricordando Giorgio Napolitano: "Fervente sostenitore di un'Italia forte in Europa"

Roberta Metsola ha indetto un minuto di silenzio per il presidente emerito della Repubblica italiana ed ex europarlamentare, scomparso lo scorso 22 settembre. Il capodelegazione Pd, Benifei: "Un leader che non aveva paura di mettere in discussione dogmi e certezze"

Dall’inviato a Strasburgo – Il Parlamento europeo rende omaggio al presidente emerito della Repubblica italiana, Giorgio Napolitano, scomparso lo scorso 22 settembre all’età di 98 anni. Un minuto di silenzio per un “protagonista di primo piano della vita politica italiana”, un uomo che “ha messo la sua passione politica al servizio dei cittadini italiani ed europei in passaggi storici complessi con coraggio e senso del dovere”.

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Roberta Metsola indice un minuto di silenzio per ricordare Giorgio Napolitano

Con queste parole – pronunciate in italiano – la presidente dell’Eurocamera, Roberta Metsola, ha aperto la sessione plenaria di Strasburgo pochi minuti fa, prima di chiedere ai deputati di alzarsi in piedi e di stringersi in un momento di raccoglimento. Europarlamentare dal 1989 al 1992 e dal 1999 al 2004, quando ricoprì anche il ruolo di presidente della commissione Affari Costituzionali, Napolitano “è stato un fervente sostenitore di un’Italia forte in Europa”, ha ricordato la leader Ue. Metsola ha rilanciato il messaggio che il presidente della Repubblica lanciò nel giorno del suo primo insediamento al Quirinale, il 15 maggio 2006: un messaggio di “ripudio alla guerra e corresponsabilità internazionale per assicurare la pace”. Un richiamo “oggi più forte che mai”.

A nome dei membri del Partito Democratico all’Eurocamera, dopo il minuto di raccoglimento ha preso la parola Brando Benifei: il capodelegazione Pd ha ricordato il “grande meridionalista, intellettuale e amante dell’arte e della musica”, un leader che “non aveva paura di mettere in discussione dogmi e certezze“. Nell’aula di Strasburgo Benifei ha recitato un pensiero dal “testamento morale da cui attigere” lasciato dal presidente emerito: un invito a far sì che “la politica si faccia passione”, e che “quanti credono nei valori dell’Europa sappiano osare e rischiare”.

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