Comincia fin dal primo minuto l’opposizione annunciata degli eurodeputati dell’Ukip contro l’Unione europea e contro lo stesso Parlamento in cui siedono. I deputati del partito euroscettico britannico hanno messo in atto una plateale protesta durante la cerimonia di apertura della prima sessione plenaria a Strasburgo: mentre l’orchestra intonava l’Inno alla gioia, inno dell’Unione europea, per inaugurare l’ottava legislatura, Nigel Farage e colleghi si sono voltati di spalle. Una scena fotografata e denunciata sui social network da diversi colleghi indignati. “Siamo qui per la nostra gente, non per la bandiera europea o per l’inno”, hanno spiegato gli indipendentisti britannici. Alla protesta non si sono uniti i compagni di gruppo del Movimento 5 Stelle, che pure siedono accanto a Farage, tra i banchi dell’Efdd.

Cerimonia apertura Parlamento europeo, Ukip volta le spalle durante l'inno (FOTO)
Mentre l'orchestra intona l'Inno alla gioia per inaugurare l'ottava legislatura, Farage e compagni mettono in scena la prima plateale protesta. I compagni di gruppo del Movimento 5 Stelle non si uniscono all'iniziativa
Stivale caso di studio nel documento di lavoro della commissione Libertà civili sul fenomeno dell'ultradestra in Europa
Gas, al Vertice UE i leader discuteranno di un piano di emergenza coordinato in caso di tagli alle forniture dalla Russia
Nella bozza di conclusioni, la richiesta ai governi di preparare con urgenza capitoli dedicati da aggiungere ai piani nazionali di ripresa e resilienza per attuare gli obiettivi del piano 'REPowerEU', con cui Bruxelles intende liberarsi dalla dipendenza dagli idrocarburi russi. I capi di Stato e governo riuniti a Bruxelles il 30 e 31 maggio per un Vertice straordinario dedicato ai temi della difesa e dell'energia nel contesto della guerra in Ucraina
Eurodeputati PD: "Fermare Casapound, istituire osservatorio contro estrema destra"
L'iniziativa degli italiani del gruppo dei socialdemocratici. Chiesto un incontro con la presidente del Parlamento UE. "Fermare questo scempio alla libertà e alla democrazia"
RepowerEU, ecco il piano di Bruxelles per liberare l'Unione Europea dal gas russo
Nuovi obiettivi su efficienza energetica e rinnovabili, spinta su idrogeno e biometano ma anche acquisti congiunti di gas e obbligo per gli Stati membri di installare sui tetti degli edifici pannelli solari, gradualmente tra il 2026 e il 2029. Bruxelles stima che per liberarsi dalle importazioni russe al più tardi entro il 2027 serviranno investimenti aggiuntivi per 210 miliardi