Venerdì sarà dato il via libera, probabilmente con un’articolata serie di raccomandazioni. Intanto mercoledì il giudizio sulla competitività. Fassina: Il Parlamento non la stravolgerà
A quanto sembra, stando alle regole europee, la legge di Stabilità ha passato l’esame della Commissione europea, il cui esito sarà reso noto ufficialmente venerdì 15. In base alle norme stabilite dal “Two pack” l’esecutivo comunitario aveva tempo fino alla fine di ottobre per, eventualmente, “bocciare con rinvio” il progetto di bilancio italiano. Non lo ha fatto (e non lo ha ancora mai fatto per nessuno) il che vuol dire che il testo all’esame del Parlamento, nelle grandi linee, regge. Questo però non vuol dire che il lavoro presentato dal governo vada bene così com’è, si tratterà a quanto pare, di una promozione con riserve. Il fatto di non aver rinviato una legge al governo di provenienza non vuol dire che poi non ci possano essere giudizi e raccomandazioni, anche numerosi ed approfonditi. Però, si può dire che il grosso è fatto.
Mercoledì 13 poi la Commissione presenterà l’indagine annuale sulla competitività e la crescita. Lì i paesi considerati non sono tutti, sono solo 13, e l’Italia l’anno scorso c’era. A quanto pare ci sarà anche quest’anno, perché è meglio tenerla sotto controllo.
In Italia intanto continua l’esame degli emendamenti, e per quando l’iter sarà terminato il testo definitivo non sarà certamente identico a quello su cui sta lavorando la Commissione Ue. Stefano Fassina però assicura che non ci saranno stravolgimenti. “La parte sostanziale rimarrà”, garantisce il viceministro dell’Ecomia a margine dei lavori del consiglio Ecofin sul bilancio comunitario. Anche con le modifiche apportate dagli emendamenti “la manovra resterà” e sarà credibile. “In commissione Bilancio del Senato nessun partito ha rimesso in discussione i saldi”, e comunque alla fine, anche con modifiche, “ci devono essere le coperture adeguate”.
Lor