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    Home » Economia » La Commissione ci riprova: dopo due bocciature ecco la proposta di riforma del Trasporto merci intermodale

    La Commissione ci riprova: dopo due bocciature ecco la proposta di riforma del Trasporto merci intermodale

    Elemento chiave del pacchetto "Greening Freight". L'obiettivo è migliorare la sostenibilità del settore del trasporto merci, riducendo al contempo l'impatto ambientale. Confetra: "Bene, strumento fondamentale, ma arriva tardi, questa legislatura non riuscirà ad approvarlo"

    Redazione</a> <a class="social twitter" href="https://twitter.com/eunewsit" target="_blank">eunewsit</a> di Redazione eunewsit
    7 Novembre 2023
    in Economia
    Ten-t

    I corridoio centrali della Rete transeuropea dei trasporti (TEN-T)

    Bruxelles – Nell’ambito degli sforzi volti a rendere il trasporto merci più sostenibile ed efficiente, la Commissione europea ha presentato una proposta di riforma che potrebbe rivoluzionare il settore. Questa iniziativa mira a migliorare la competitività del trasporto merci intermodale, che coinvolge l’uso di due o più modalità di trasporto, rispetto al tradizionale trasporto su strada. Questa proposta mira a rivedere e aggiornare una direttiva datata, quella del 1992, dopo che altre due proposte, nel 1998 e nel 2017, erano state respinte da Consiglio e Parlamento.

    La proposta è un elemento chiave del pacchetto “Greening Freight” e si basa sull’obiettivo dell’Unione Europea di raggiungere i suoi ambiziosi obiettivi del Green Deal. L’obiettivo è migliorare la sostenibilità del settore del trasporto merci, riducendo al contempo l’impatto ambientale.

    La principale innovazione di questa proposta è la sua attenzione al trasporto intermodale, che implica il movimento di merci utilizzando combinazioni di camion, treni, chiatte, navi e aerei. Questa soluzione offre la flessibilità del trasporto su strada per la prima e l’ultima parte del viaggio, garantendo al tempo stesso prestazioni ambientali superiori grazie al trasporto su rotaia, alle vie navigabili interne o al trasporto marittimo a breve distanza per la parte principale del percorso.

    Negli ultimi decenni, il settore dei trasporti ha subito profonde trasformazioni, ma la direttiva non ha seguito il passo dell’innovazione e della sostenibilità. Questa riforma secondo la Commissione è finalmente pronta a colmare questa lacuna, fornendo un quadro di supporto più ambizioso per incentivare il passaggio modale, un passo fondamentale per ridurre l’impatto ambientale del trasporto merci.

    La proposta mira a rendere il trasporto intermodale più efficiente e competitivo. Essa enfatizza il supporto a operazioni che riducono almeno del 40 per cento le esternalità negative rispetto al trasporto su strada tra gli stessi punti di partenza e arrivo. Per garantire che ciò avvenga, verranno utilizzate piattaforme digitali create in conformità al regolamento sull’informazione elettronica per il trasporto merci (eFTI). Queste piattaforme forniranno strumenti di calcolo che consentiranno agli organizzatori del trasporto di verificare l’idoneità delle loro operazioni al supporto. Questo passaggio dovrà garantire che il trasporto merci sia più pulito ed efficiente, riducendo al contempo l’impatto ambientale.

    Inoltre, la proposta introduce un’importante esenzione da divieti temporanei di guida, consentendo ai camion che operano nelle brevi tappe di feeder di raggiungere i terminali quando necessario, basandosi sugli orari di partenza dei treni, delle chiatte o delle navi. Questo aumento della flessibilità dovrebbe migliorare l’uso delle infrastrutture e ridurre i tempi morti.

    La Commissione ha anche fissato un obiettivo ambizioso per gli Stati membri: ridurre almeno del 10 per cento il costo medio door-to-door delle operazioni di trasporto combinato entro 7 anni. Gli Stati membri dovranno adottare politiche atte a raggiungere questo obiettivo. Un portale dell’Ue per le informazioni sul trasporto intermodale consentirà di accedere ai quadri politici nazionali degli Stati membri e fornirà informazioni pratiche sulle misure in atto, migliorando la trasparenza delle politiche nazionali.

    Inoltre, gli operatori dei terminali saranno tenuti a fornire informazioni minime sui loro siti web riguardanti i servizi e le strutture presso i loro terminali di transbordo dell’Ue, contribuendo così a migliorare la visibilità e l’accessibilità delle informazioni per i clienti.

    Il prossimo passo per questa proposta è il processo legislativo ordinario, in cui il Parlamento europeo e il Consiglio esamineranno  la proposta e potranno apportare modifiche. 

    Confetra, la più grande organizzazione italiana del settore, in una nota accoglie “favorevolmente la notizia della pubblicazione della proposta di modifica della direttiva sul trasporto intermodale, dopo una lunga attesa e diversi tentativi falliti nelle passate legislature”. Tuttavia, gli operatori del trasporto e della logistica esprimono anche “forti riserve sui tempi coi quali si è proceduto alla sua presentazione, che non lasciano margini sufficienti alla sua definitiva approvazione entro la fine dell’attuale Legislatura e che aggiunge un ulteriore impegno alla già fittissima agenda dei lavori dell’Europarlamento prima della sua chiusura”.

    Comunque, secondo le imprese “la proposta pubblicata oggi è uno strumento fondamentale per aggiornare le modalità operative e favorire il trasferimento modale, a cui la strategia europea per la sostenibilità dei trasporti affida obiettivi particolarmente impegnativi. Il prevedibile allungamento dell’iter a cavallo di due Legislature europee non agevola certamente uno sviluppo coerente e coordinato tra le varie componenti della complessiva strategia di decarbonizzazione dei trasporti”. Confetra assicura infine che “seguirà comunque con grande attenzione l’iter legislativo del provvedimento in tutti i suoi passaggi e non mancherà di fornire un contributo positivo al dibattito e ad entrambi i co-legislatori commenti puntuali sulle proposte emendative”.

    Tags: ConfetraTrasporto merci intermodale

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