- L'Europa come non l'avete mai letta -
giovedì, 19 Giugno 2025
No Result
View All Result
  • it ITA
  • en ENG
Eunews
  • Politica
  • Esteri
  • Economia
  • Cronaca
  • Difesa
  • Net & Tech
  • Agrifood
  • Altre sezioni
    • Cultura
    • Diritti
    • Energia
    • Green Economy
    • Finanza e assicurazioni
    • Industria e Mercati
    • Media
    • Mobilità e logistica
    • Salute
    • Sport
  • Newsletter
  • Invasione russa in Ucraina
  • Energia
  • Israele
  • Usa
    Eunews
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca
    • Difesa
    • Net & Tech
    • Agrifood
    • Altre sezioni
      • Cultura
      • Diritti
      • Energia
      • Green Economy
      • Finanza e assicurazioni
      • Industria e Mercati
      • Media
      • Mobilità e logistica
      • Salute
      • Sport
    No Result
    View All Result
    Eunews
    No Result
    View All Result

    Home » Cronaca » Ue: Italia lenta su hotspot e rimpatri, ma gli altri Stati aiutino con relocation

    Ue: Italia lenta su hotspot e rimpatri, ma gli altri Stati aiutino con relocation

    Insufficiente, per Bruxelles, l'apertura di appena due centri di registrazione sui sei previsti e troppo pochi i rimpatri dei migranti che non hanno diritto di restare. Con il sistema di ricollocamento partiti in appena 279 su quasi 40mila. Commissione scrive agli Stati per chiedere cambio di ritmo

    Letizia Pascale</a> <a class="social twitter" href="https://twitter.com/@LetiziaPascale" target="_blank">@LetiziaPascale</a> di Letizia Pascale @LetiziaPascale
    10 Febbraio 2016
    in Cronaca
    Migranti

    Bruxelles – Lenta sugli hotspot, scarsa sui rimpatri, vittima della poca generosità degli altri Paesi sui ricollocamenti. È a grandi linee questa la fotografia dell’Italia, scattata dall’ultimo report della Commissione europea per fare il punto, in vista del Consiglio europeo della prossima settimana, sulla messa in atto delle misure per fare fronte alla crisi dei rifugiati da parte dei Paesi più sotto pressione. Il primo rimprovero da parte di Bruxelles nei confronti del nostro Paese è sempre per la lentezza nella messa in atto degli hotspot che dovrebbero identificare e registrare tutti i migranti in arrivo. Per ora ne sono pienamente attivi soltanto due sui sei preventivati: le strutture funzionanti sono quelle di Lampedusa e Pozzallo, ma a breve dovrebbe entrare a pieno regime anche il centro di Trapani. Più indietro le strutture di Taranto, dove i lavori sono in fase di completamento e di Augusta e Porto Empedocle di cui addirittura i progetti devono ancora essere ultimati.

    Un’attuazione “lenta”, critica Bruxelles, secondo cui il ritmo blando è dovuto “in parte alla necessità di costruire da zero” gli hotspot e “in parte alle carenze a livello di infrastrutture, di personale e di coordinamento”. Mancanze a cui occorre rimediare rapidamente, ricorda l’esecutivo Ue, visto che tutte le strutture sono “essenziali in vista del probabile aumento dei flussi migratori durante l’estate”. C’è comunque anche qualche aspetto positivo, concede la Commissione, visto che la proporzione di migranti registrati è cresciuta dal 36% di settembre 2015 fino all’87% di gennaio 2016. Secondo la Commissione, una volta che l’Italia avrà reso funzionanti tutti e sei i centri, avrà la capacità di registrare 2.160 migranti al giorno, più di quanti ne siano sbarcati quotidianamente nel mese di gennaio. Questi numeri “significano un miglioramento significativo”, commenta il commissario Ue all’immigrazione, Dimitris Avramopoulos, che ricorda però: “Dobbiamo raggiungere il 100% di registrazioni”.

    Troppo poco, secondo Bruxelles, il nostro Paese sta facendo anche in tema di ritorni dei migranti irregolari. L’Italia, spiega il report della Commissione, ha condotto nel 2015 14mila ritorni forzati di persone che non hanno diritto di asilo e ha partecipato a 11 voli congiunti con altri Stati membri organizzati da Frontex per il rimpatrio di richiedenti asilo. “Questo rimane insufficiente – sottolinea l’esecutivo Ue – nel contesto degli oltre 160mila arrivi del 2015”.

    Indietrissimo, ma in questo caso non solo per colpa nostra, siamo anche sul fronte ricollocamenti. In barba allo schema che prevedeva 39.600 trasferimenti di rifugiati dall’Italia verso altri Paesi europei nel giro di due anni, dal nostro Paese sono partite appena 279 persone (altre 200 richieste di ricollocamenti sono state inviate agli altri Stati membri ma non hanno ancora ottenuto risposta). A questi ritmi ci vorrebbero un centinaio di anni (e non certo due) per ultimare i trasferimenti. La responsabilità è in buona parte degli altri Stati membri, visto che fino ad ora soltanto 15 si sono proclamati disponibili all’accoglienza mettendo a disposizione in tutto 966 posti, troppo pochi. Ma la lentezza, nel caso del nostro Paese, è dovuta anche, spiega la Commissione, al fatto che in Italia arriva uno scarso numero di migranti “candidabili” ad essere ricollocati. La maggioranza degli arrivi è infatti costituita da migranti economici che andrebbero rimandati indietro. Non va meglio in Grecia, da cui sono partiti appena 218 rifugiati sui 66.400 che dovrebbero lasciare il Paese in due anni.

    Una carenza, tiene a sottolineare la Commissione, per cui bisogna biasimare non Bruxelles ma gli Stati membri che hanno dimostrato scarsa disponibilità. Per questo oggi l’esecutivo europeo ha inviato alle capitali (escluse Roma ed Atene), una lettera per ricordare gli obblighi derivanti dagli accordi sulle relocation da Italia e Grecia e per chiedere una netta accelerazione nell’assistere i due Paesi. Un richiamo all’ordine che non sarà seguito, in caso di mancati effetti, da nessun atto concreto visto che una procedura di infrazione nei confronti degli Stati che non collaborano, ricordano da Bruxelles, ci metterebbe mesi a sortire qualche effetto e non può dunque contribuire ad accelerare il sistema.

    Tags: greciahotspotitaliamigrantirelocationricollocamentirimpatriue

    Ti potrebbe piacere anche

    Pnrr Italia
    Politica

    L’Eurocamera prova a riaprire il capitolo Pnrr: “18 mesi in più per spendere le risorse”

    18 Giugno 2025
    kallas gaza israele
    Politica Estera

    Alla fine Kallas critica Netanyahu: “Israele deve difendersi, ma è andato oltre”

    18 Giugno 2025
    [foto: imagoeconomica]
    Economia

    Dalla crisi del 2008 al rilancio economico: per il futuro l’Ue rilancia la cartolarizzazione

    17 Giugno 2025
    La sede del Parlamento europeo a Strasburgo [foto: Genevieve Engel/imagoeconomica]
    Politica Estera

    La guerra Israele-Iran irrompe nel Parlamento europeo, l’Aula modifica l’agenda dei lavori

    16 Giugno 2025
    Net & Tech

    Innovazione, l’Ue all’Italia: “Sistema poco sviluppato, pensare incentivi”

    16 Giugno 2025
    Politica Estera

    Von der Leyen mette nel mirino l’Iran: “Principale fonte di instabilità regionale”

    16 Giugno 2025

    TUTTI GLI EVENTI CONNACT

    Il Rapporto Draghi in italiano

    di Redazione eunewsit
    9 Settembre 2024
    CondividiTweetCondividiSendCondividiSendCondividi
    Made with Flourish
    Viktor Orban

    L’Eurocamera difende il Pride di Budapest e attacca Orbán

    di Francesco Bortoletto bortoletto_f
    18 Giugno 2025

    L'Aula di Strasburgo discute per l'ennesima volta del declino democratico in Ungheria, esortando la Commissione ad adottare misure più severe...

    omnibus

    Semplificazione, Bruxelles fa sul serio. È già via libera al primo Omnibus sulla carbon tax

    di Simone De La Feld @SimoneDeLaFeld1
    18 Giugno 2025

    Eurocamera e Consiglio dell'Ue trovano rapidamente l'accordo provvisorio sulla proposta presentata dalla Commissione lo scorso 26 febbraio. Il 90 per...

    Pnrr Italia

    L’Eurocamera prova a riaprire il capitolo Pnrr: “18 mesi in più per spendere le risorse”

    di Emanuele Bonini emanuelebonini
    18 Giugno 2025

    A larga maggioranza si cerca di mettere pressione sulla Commissione e la scadenza di giugno 2026. Gli italiani si dividono:...

    kallas gaza israele

    Alla fine Kallas critica Netanyahu: “Israele deve difendersi, ma è andato oltre”

    di Emanuele Bonini emanuelebonini
    18 Giugno 2025

    L'Alta rappresentante condanna l'operato del governo israeliano "Violato il diritto internazionale". L'Aula però attacca: "Complice di genocidio"

    • Editoriali
    • Eventi
    • Lettere al direttore
    • Opinioni
    • Risultati Europee 2024
    • Chi siamo
    • Contatti
    • Privacy Policy
    • Cookie policy

    Eunews è una testata giornalistica registrata
    Registro Stampa del Tribunale di Torino n° 27

    Copyright © 2025 - WITHUB S.p.a., Via Rubens 19 - 20148 Milano
    Partita IVA: 10067080969 - Numero di registrazione al ROC n.30628
    Capitale sociale interamente versato 50.000,00€

    No Result
    View All Result
    • it ITA
    • en ENG
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca
    • Difesa e Sicurezza
    • Net & Tech
    • Agrifood
    • Altre sezioni
      • Agenda europea
      • Cultura
      • Diritti
      • Energia
      • Green Economy
      • Gallery
      • Finanza e assicurazioni
      • Industria e Mercati
      • Lettere al direttore
      • Media
      • Mobilità e logistica
      • News
      • Opinioni
      • Sport
      • Salute
    • Editoriali
    • Podcast / L’Europa come non l’avete mai ascoltata
    • Report Draghi
    • Risultati Europee 2024
    • Eventi
    • Le Newsletter di Eunews

    No Result
    View All Result
    • it ITA
    • en ENG
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca
    • Difesa e Sicurezza
    • Net & Tech
    • Agrifood
    • Altre sezioni
      • Agenda europea
      • Cultura
      • Diritti
      • Energia
      • Green Economy
      • Gallery
      • Finanza e assicurazioni
      • Industria e Mercati
      • Lettere al direttore
      • Media
      • Mobilità e logistica
      • News
      • Opinioni
      • Sport
      • Salute
    • Editoriali
    • Podcast / L’Europa come non l’avete mai ascoltata
    • Report Draghi
    • Risultati Europee 2024
    • Eventi
    • Le Newsletter di Eunews

    Attenzione

    We value your privacy
    We and our 1505 partners store and/or access information on a device, such as cookies and process personal data, such as unique identifiers and standard information sent by a device for personalised advertising and content, advertising and content measurement, audience research and services development. With your permission we and our 1505 partners may use precise geolocation data and identification through device scanning. You may click to consent to our and our 1505 partners’ processing as described above. Alternatively you may access more detailed information and change your preferences before consenting or to refuse consenting. Please note that some processing of your personal data may not require your consent, but you have a right to object to such processing. Your preferences will apply to this website only. You can change your preferences or withdraw your consent at any time by returning to this site and clicking the privacy policy button at the bottom of the webpage.