“È stato Benjamin Franklin a dire che in questo mondo nulla è certo, tranne la morte e le tasse. Se lo avesse scritto oggi avrebbe aggiunto: tranne se sei la Apple, se sei Google o se sei Facebook”. Con queste parole è iniziato l’intervento in Aula dell’eurodeputato irlandese Paul Murphy della Gue/Ngl durante il dibattito al Parlamento europeo di Strasburgo sulla lotta all’evasione fiscale di mercoledì.
Murphy, che con i suoi 30 anni è uno dei parlamentari più giovani, ha criticato fortemente i regimi fiscali agevolati di cui godono nel suo Paese, come in molti altri, alcuni colossi multinazionali: “Apple Sales Internationa ha profitti di 17 miliardi di euro, paga 8 milioni di tasse, è una percentuale dello 0,05%. Google Irlanda ha profitti di 9 miliardi di euro, paga 22,2 milioni di euro di tasse, lo 0,25%. Facebook Irlanda, profitti per un miliardo e tasse solo 3,2 milioni di euro: circa lo 0,3%”. Alla fine del suo intervento in segno di protesta il deputato ha stracciato il modulo delle tasse affermando che non lo avrebbe compilato e invitando gli irlandesi a fare lo stesso: “Fate pagare ai ricchi le loro tasse, i lavoratori hanno già pagato abbastanza!”.


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