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    Home » Economia » Andor: Non è ancora tempo per una Golden Rule sugli investimenti (Intervista)

    Andor: Non è ancora tempo per una Golden Rule sugli investimenti (Intervista)

    A poche ore dal vertice europeo che affronterà, tra l'altro, il tema dell'occupazione, l'agenzia ASCA propone un'intervista esclusiva con il Commissario europeo responsabile per l'occupazione, Laszlo Andor.

    Redazione</a> <a class="social twitter" href="https://twitter.com/eunewsit" target="_blank">eunewsit</a> di Redazione eunewsit
    27 Giugno 2013
    in Economia

    A poche ore dal vertice europeo che affronterà, tra l’altro, il tema dell’occupazione, l’agenzia ASCA propone un’intervista esclusiva con il Commissario europeo responsabile per l’occupazione, Laszlo Andor.

    LaszloAndor_610ASCA: Teme che il prossimo Consiglio europeo possa non riuscire a rispettare tutte le aspettative che ci sono su questo evento?

    R: ”Siamo in una crisi sistemica dell’Unione monetaria, che richiede una soluzione sistemica. L’agenda del Consiglio europeo non si avvicina neppure a questo. Tuttavia, accolgo con favore il fatto che gli Stati membri stanno ora dando il massimo sostegno politico alle azioni che sono state preparate contro la disoccupazione giovanile. Gli attuali livelli di disoccupazione giovanile nell’UE sono inaccettabili. Chiaramente l’UE e i suoi Stati membri devono lavorare insieme per combattere la disoccupazione giovanile. Questo e’ il motivo per cui la Commissione ha presentato un invito all’azione a lavorare insieme per i giovani d’Europa, invitando ogni Stato membro ad attuare le misure pratiche che sono già sul tavolo, come il progetto Youth Guarantee. Con questo progetto a tutti i giovani sotto i 25 anni dovrebbe essere offerto un lavoro di buona qualità o, in mancanza un apprendistato, un tirocinio o una formazione, entro quattro mesi dalla fine della scuola o dalla perdita del posto di lavoro. L’idea, sulla base delle esperienze di successo in Austria e in Finlandia, e’ che quei giovani che non riescono a trovare un lavoro possono almeno trascorrere questo periodo per l’acquisizione di competenze ed esperienze per aumentare le loro probabilità di ottenere un lavoro nel futuro. Abbiamo avuto una discussione molto proficua per l’occupazione dei giovani tra i ministri del lavoro in Lussemburgo la settimana scorsa, alimenterà il dibattito del Vertice”.

    ASCA: Quindi, quali sono le sue aspettative per la riunione del Consiglio UE?

    R: ”Il problema e’ urgente. Ma i paesi europei possono meglio affrontare il problema, lavorando insieme, con il condividere idee e collaborazione. Non esiste una soluzione magica: dobbiamo mettere in pratica una combinazione di misure che sono state concordate e che funzionino, piuttosto che cercare di re-inventare la ruota. Il rischio di partire ora con iniziative del tutto nuove e’ e’ che potrebbero ritardare l’attuazione di misure concrete che sono cosi’ urgentemente necessarie per i giovani disoccupati in Europa. La terribile situazione di tanti giovani che sono senza lavoro, istruzione o formazione e’ troppo seria per consentire gesti politici piuttosto che agire con urgenza per aiutarli. Era chiaro dalla discussione proficua che abbiamo avuto sulla disoccupazione giovanile tra i ministri del lavoro la settimana scorsa a Lussemburgo, che la stragrande maggioranza degli Stati membri condivide questa opinione”.

    ASCA: E’ possibile mobilitare tutte le risorse finanziarie dello schema Youth Guarantee per i giovani per il 2014, come richiesto da alcuni Stati membri? Pensa che sarà possibile rifinanziare il sistema aggiungendo altri soldi oltre i miliardi già previsti?

    R: ”Nella sua ‘call to action’ pubblicato il 19 giugno, la Commissione ha definito come anticipare l’Iniziativa Occupazione Giovanile proposta lo scorso febbraio, rendendo l’intera somma di Euro 6 miliardi di impegni disponibili per gli Stati membri nel 2014 e nel 2015. Questa misura e’ stata ampiamente sostenuta dai Ministri nella nostra discussione presso il Consiglio per l’occupazione la settimana scorsa a Lussemburgo. Inoltre, gli Stati membri dovrebbero fare pieno uso delle risorse gia’ a loro disposizione attraverso il Fondo sociale europeo, che attualmente impegna circa Euro 10 miliardi di euro l’anno per la formazione, il supporto di ricerca di lavoro e borse di studio per i giovani imprenditori. Oltre a questo, il Fondo europeo di sviluppo regionale ha fornito sovvenzioni, prestiti e garanzie per un importo massimo di Euro 55 miliardi di euro per le PMI nel periodo 2007-13 (compresi i sussidi per i giovani imprenditori). Le PMI , naturalmente, creeranno posti di lavoro per i giovani e nel prossimo periodo di bilancio una quota maggiore dei fondi strutturali saranno dedicati a questo fine. Per il periodo futuro (2014-20), dobbiamo fare in modo che il Fondo sociale europeo abbia un capitale minimo dei fondi di coesione globale in grado di sostenere adeguatamente i giovani. In particolare, questo consentirebbe agli Stati membri con un alto livello di giovani senza lavoro di stanziare risorse sufficienti per attuare con urgenza lo schema Youth Guarantee. La Commissione ha anche annunciato che intende rilanciare e ampliare l’Youth Employment Action Teams per lavorare negli Stati membri ammissibili al sostegno finanziario nell’ambito dell’Iniziativa Occupazione Giovanile (19 paesi, tra cui l’Italia) per aiutarli a riallocare i fondi per sostenere i giovani, e, in particolare, consigliare su come i finanziamenti comunitari del Fondo sociale europeo e l’iniziativa per l’occupazione giovanile possano essere meglio utilizzato per implementare la garanzia per i giovani.

    ASCA: Insieme allo schema ”garanzia per i giovani”, quali sono le altre misure concrete per i giovani che l’UE può garantire? Che risultati produrrà la riunione del Consiglio dell’UE per affrontare la disoccupazione giovanile? Possiamo aspettarci qualcosa di nuovo, e nel caso, che cosa?Andor2

    R: ”Nel dicembre 2012, ho proposto una serie di misure per aiutare gli Stati membri specificamente a combattere la disoccupazione giovanile e l’esclusione sociale, dando ai giovani offerta di posti di lavoro, istruzione e formazione. Questo ”pacchetto per l’occupazione giovanile” comprendeva anche un quadro per tirocini e un’alleanza europea per l’apprendistato, sottolineando altresì la necessita’ di rendere più facile ottenere un lavoro in un altro Stato membro. I tirocini consentirebbero ai giovani di acquisire esperienza di lavoro di alta qualità in condizioni di sicurezza e per evitare di essere sfruttati dalle aziende come una semplice fonte di manodopera a basso costo. La Commissione intende presentare la sua proposta per i tirocini entro la fine del 2013. L’Alleanza europea per l’apprendistato, riunirà le parti interessate, autorità, imprese e parti sociali, istruzione e formazione di ricercatori e professionisti e rappresentanti dei giovani. Si coordineranno le azioni esistenti per migliorare la qualità e l’offerta di posti di tirocinio in tutta l’UE. Lancerò questa alleanza, il 2 luglio a Lipsia. Per promuovere la mobilita’ dei giovani, stiamo sviluppando poi la rete EURES e il portale della mobilita’ del lavoro di tutta la UE in un collocamento transnazionale a tutti gli effetti strumento di reclutamento. Questo aiuterà ad abbinare i datori di lavoro che cercano di reclutare persone con particolari abilita’ con chi cerca lavoro in altri paesi dell’UE”.

    ASCA: Gli Stati membri devono sviluppare politiche per stimolare la creazione di posti di lavoro per i giovani. L’Italia chiede di prevedere la cosiddetta ”regola d’oro”, con la quale tutti gli investimenti pro-attivi devono essere considerati in modo diverso nel contesto di calcolo del deficit. Pensa che gli investimenti per i giovani e l’occupazione dovrebbero essere beneficiare di tale regola? Il Vicepresidente Rehn ha detto che la Commissione europea sta lavorando su questo e una proposta potrebbe essere presentata prima della pausa estiva. Perché non presentarlo nella riunione del Vertice al fine di potenziare il dialogo sulla disoccupazione giovanile?.

    R: ”Questa è una questione complessa e la Commissione sta ancora lavorando su di essa. Il nostro obiettivo e’ di presentare le nostre idee dopo l’estate. Personalmente sono molto d’accordo con un approccio positivo alla contabilizzazione degli investimenti di capitale umano”.

    Emanuele Bonini/Asca

    Tags: Andorconsiglio europeogolden rule

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