Turchia: arrestato il direttore del giornale di opposizione

Bruxelles – La procura di Istanbul chiede l’arresto di Can Durdan, direttore del quotidiano di opposizione laica “Cumhuriyet” e Erdem Gul, caporedattore del giornale della sede ad Ankara, capitale della Turchia. I due giornalisti sono stati fermati ieri, per aver diffuso qualche mese fa uno scoop in cui rivelarono il presunto passaggio di un camion carico di armi proveniente dalla Turchia e destinato alla Siria, per armare i ribelli turcomanni anti-Assad, presidente della Siria. In particolare l’articolo, corredato di foto, rivelava come già in passato, a gennaio 2014, altri camion con carichi militari fossero stati fermati dalla gendarmeria nella provincia di Adana, città turca, mentre si dirigevano verso il confine con la Siria. Secondo i media locali, i due giornalisti adesso devono rispondere di una serie di accuse, tra cui appartenenza a un’organizzazione terroristica armata e pubblicazione di materiale in violazione della sicurezza dello Stato.

L’inchiesta, che risale al 7 giugno scorso, provocò un duro scontro tra il presidente turco Recep Tayyip Erdogan e Dundar. Il direttore di Cumhuriyet fu minacciato da Erdogan, che assicurò che il giornalista avrebbe “pagato un caro prezzo”. “Siamo accusati di spionaggio. Il presidente l’ha definito tradimento. Noi non siamo traditori, spie o eroi: siamo giornalisti“, ha dichiarato Dundar prima di entrare nell’ufficio del procuratore generale di Istanbul dove ha fornito la sua versione dei fatti, dicendosi convinto che “questo procedimento contribuirà a fare luce su come gli episodi del trasporto di armi in Siria avvengano realmente” ha continuato il giornalista, concludendo: “Questa per noi è una medaglia d’onore”.

Diverse proteste a sostegno della libertà di stampa sono previste oggi in Turchia. Ad Ankara una un gruppo di giornalisti ha convocato una manifestazione, mentre stamattina copie di Cumhuriyet sono state distribuite in diverse fermate di autobus della capitale turca in segno di solidarietà. Iniziative di protesta sono previste anche a Smirne, Antalya, Eskisehir, Kocaeli e Mersin.