L'Europa condanna il coup in Myanmar, ma alla fine resta a guardare
Il regime militare continua la violenta repressione dei manifestanti, uniti in un movimento di disobbedienza civile che ha bloccato l’economia del Paese da quasi due mesi. Bruxelles continua ad avere un asse preferenziale economico con la Cina, che resta fedele alla sua politica di non interferenza e tiene stretti i propri interessi nella nazione