Bruxelles – Un commerciante che offre gratuitamente l’accesso alla rete wi-fi nel suo locale non è responsabile per le violazioni delle leggi sul copyright compiute da utenti occasionali. A sostenerlo è l’avvocato generale della Corte di Giustizia Ue, Maciej Szpunar, nelle sue conclusioni relative a una causa tra un commerciante di Monaco di Baviera e la Sony.
La multinazionale accusa l’uomo di aver violato i diritti di copyright perché un suo cliente ha scaricato musica in maniera illegale usando la sua rete wi-fi. Ma, secondo l’avvocato generale, il gestore di un negozio, di un bar o di un albergo che offre gratuitamente al pubblico una rete wi-fi non può essere considerato responsabile delle violazioni dei diritti d’autore commesse da un utente.
“Se è vero che nei confronti del gestore può essere pronunciata un’ingiunzione giudiziale volta a porre fine a tale violazione o a prevenirla, non è, per contro, possibile imporre la disattivazione della connessione Internet, la sua protezione mediante una password o l’esame generalizzato delle comunicazioni”, si legge nelle conclusioni, che generalmente sono poi riprese nella sentenza della Corte.




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