- L'Europa come non l'avete mai letta -
sabato, 6 Dicembre 2025
No Result
View All Result
  • it ITA
  • en ENG
Eunews
  • Politica
  • Esteri
  • Economia
  • Cronaca
  • Difesa
  • Net & Tech
  • Agrifood
  • Altre sezioni
    • Cultura
    • Diritti
    • Energia
    • Green Economy
    • Finanza e assicurazioni
    • Industria e Mercati
    • Media
    • Mobilità e logistica
    • Salute
    • Sport
  • Newsletter
  • Invasione russa in Ucraina
  • Energia
  • Israele
  • Usa
    Eunews
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca
    • Difesa
    • Net & Tech
    • Agrifood
    • Altre sezioni
      • Cultura
      • Diritti
      • Energia
      • Green Economy
      • Finanza e assicurazioni
      • Industria e Mercati
      • Media
      • Mobilità e logistica
      • Salute
      • Sport
    No Result
    View All Result
    Eunews
    No Result
    View All Result

    Home » Green Economy » L’Italia paladina degli allevamenti intensivi rimane sola. È legge la nuova direttiva Ue sulle emissioni industriali

    L’Italia paladina degli allevamenti intensivi rimane sola. È legge la nuova direttiva Ue sulle emissioni industriali

    Solo l'Italia contraria all'estensione della direttiva anche agli allevamenti su larga scala di pollame e suini, mentre si astengono Bulgaria, Austria e Romania. Previste sanzioni fino al 3 per cento del fatturato per le industrie che non si adegueranno alle nuove norme

    Simone De La Feld</a> <a class="social twitter" href="https://twitter.com/@SimoneDeLaFeld1" target="_blank">@SimoneDeLaFeld1</a> di Simone De La Feld @SimoneDeLaFeld1
    12 Aprile 2024
    in Green Economy
    emissioni industriali

    (Photo by Simon Wohlfahrt / AFP)

    Bruxelles – Quel “sistema Italia” su cui il governo di Giorgia Meloni sta insistendo per difendere gli interessi nazionali a Bruxelles inanella due sconfitte brucianti. Fallito l’ostruzionismo congiunto Roma-Budapest all’approvazione finale della direttiva sulle case green, l’Italia rimane da sola a opporsi alla revisione della direttiva europea sulle emissioni industriali. Che include nel campo di applicazione delle nuove norme anche gli allevamenti di bestiame su larga scale, compresi quelli di suini e di pollame.

    Al semaforo verde finale acceso oggi (12 aprile) dal Consiglio dell’Ue nel formato Economia e Finanza, oltre al voto contrario del ministro Giancarlo Giorgetti, si sono astenute Bulgaria, Austria e Romania. “All’inizio le posizioni italiane sembrano isolate o fuori luogo, ma alla fine sono più realistiche di altri approcci”, ha commentato laconico il ministro dell’Economia a margine della riunione. Il nucleo centrale – e maggiormente divisivo – della revisione riguardava appunto l’ampliamento degli impianti coperti dalla direttiva, estesa per esempio ai grandi allevamenti di suini (superiori a 350 unità di bestiame), polli da carne (280 unità) e galline ovaiole (300 unità), mentre per le aziende che allevano sia suini sia pollame il limite sarà di 380 unità.

    giorgetti
    Il ministro dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti, a Lussemburgo per il Consiglio Ecofin, 12/04/24

    Rispetto alla proposta originaria della Commissione europea, l’Eurocamera aveva già comunque escluso dal testo uscito dai negoziati interistituzionali gli allevamenti di bovini, anche se l’esecutivo Ue potrà valutare entro la fine del 2026 se sia necessario affrontare ulteriormente le emissioni derivanti dall’allevamento di bovini, così come una clausola di reciprocità per garantire che i produttori extra-Ue rispettino requisiti simili a quelli previsti per i produttori europei. Escluse dal campo di applicazione anche le aziende agricole estensive e l’allevamento di animali per uso domestico.

    Vanno ad aggiungersi agli oltre 50 mila impianti situati nei Paesi Ue già coperti dalla direttiva – e responsabili dell’emissione del 20 per cento di tutti gli inquinanti nell’aria e nell’acqua e del 40 per cento delle emissioni di gas a effetto serra nell’Ue – anche le attività estrattive e la produzione su larga scala di batterie. Previa revisione da parte della Commissione, il campo di applicazione potrebbe essere esteso anche ai minerali industriali.

    Cosa prevede la direttiva sulle emissioni industriali

    In sostanza, tutti gli impianti a cui viene applicata la direttiva dovranno comunicare e monitorare le loro prestazioni ambientali e adoperarsi per controllare le rispettive emissioni. Ai gestori industriali è concessa – da parte delle autorità nazionali – un’autorizzazione ad operare che definisce i valori limite di emissione per le sostanze inquinanti emesse da un impianto. Questi valori si basano sulle migliori tecniche disponibili, che vengono fissate dalla Commissione in coordinamento con esperti degli Stati membri, dell’industria e delle organizzazioni ambientaliste.

    La direttiva prevede anche una progressiva digitalizzazione delle procedure e delle informazioni: renderà infatti il rilascio delle autorizzazioni più efficiente e meno oneroso, introducendo l’obbligo per gli Stati membri di istituire un sistema di autorizzazioni elettroniche entro il 2035, e istituirà un nuovo portale per informazioni più complete e integrate sulle emissioni industriali, in sostituzione dell’attuale Registro europeo delle emissioni e dei trasferimenti di sostanze inquinanti.

    Gli Stati membri dovranno stabilire sanzioni “efficaci, proporzionate e dissuasive” in caso di mancata conformità alla direttiva. Per le violazioni gravi, gli operatori rischiano sanzioni pari ad almeno il 3 per cento del loro fatturato annuale. La direttiva introduce anche il diritto per le persone che hanno subito danni alla salute di chiedere un risarcimento a coloro che violano la direttiva. Una volta pubblicata nella Gazzetta ufficiale dell’Ue, la direttiva lascerà 22 mesi di tempo ai governi nazionali per adeguare la propria legislazione nazionale.

    Tags: allevamenti intensiviemissioni industrialiitalia

    Ti potrebbe piacere anche

    Allevamenti Intensivi Emissioni Industriali
    Agrifood

    La revisione della direttiva sulle emissioni industriali ha ricevuto il benestare del Parlamento Ue

    12 Marzo 2024
    Allevamenti Intensivi Emissioni
    Green Economy

    Allevamenti intensivi, batterie e miniere. Accordo Ue sulla stretta alle emissioni industriali

    29 Novembre 2023

    TUTTI GLI EVENTI CONNACT

    Il Rapporto Draghi in italiano

    di Redazione eunewsit
    9 Settembre 2024
    CondividiTweetCondividiSendCondividiSendCondividi
    Made with Flourish
    (Photo by ANDREW CABALLERO-REYNOLDS / AFP)

    Gli USA vogliono “coltivare la resistenza” al declino dell’Europa. Da Bruxelles no comment

    di Simone De La Feld @SimoneDeLaFeld1
    5 Dicembre 2025

    La Strategia di sicurezza nazionale delineata dall'amministrazione Trump è uno schiaffo all'Europa, che rischia la "scomparsa della civiltà" a causa...

    Un operaio anziano [foto: Carlo Carino/imagoeconomica via IA]

    Gli italiani a Meloni: “‘No’ all’aumento dell’età pensionabile”

    di Emanuele Bonini emanuelebonini
    5 Dicembre 2025

    L'ultimo sondaggio Eurobarometro vede una chiara contrarietà a lavorare di più. La maggioranza invitata a riformare lavoro e sanità, potenziando...

    (Photo by Gints Ivuskans / AFP)

    ICE ascolta l’Europa: “La nuova policy e le nuove procedure di procurement della NATO”

    di Redazione eunewsit
    5 Dicembre 2025

    Per il direttore dell'Ufficio di Bruxelles, Tindaro Paganini, "è essenziale che le aziende italiane conoscano alla perfezione" le nuove procedure...

    Il futuro premier ceco e leader di Ano, Andrej Babiš (foto: via Imagoeconomica)

    Repubblica Ceca: Andrej Babiš risolve il suo conflitto d’interessi, non è più “Babisconi”

    di Enrico Pascarella
    5 Dicembre 2025

    Il futuro primo ministro ha annunciato che si libererà delle partecipazioni nella sua multinazionale Agrofert. Il 100 per cento delle...

    • Editoriali
    • Eventi
    • Lettere al direttore
    • Opinioni
    • Risultati Europee 2024
    • Chi siamo
    • Contatti
    • Privacy Policy
    • Cookie policy

    Eunews è una testata giornalistica registrata
    Registro Stampa del Tribunale di Torino n° 27

    Copyright © 2025 - WITHUB S.p.a., Via Rubens 19 - 20148 Milano
    Partita IVA: 10067080969 - Numero di registrazione al ROC n.30628
    Capitale sociale interamente versato 50.000,00€

    No Result
    View All Result
    • it ITA
    • en ENG
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca
    • Difesa e Sicurezza
    • Net & Tech
    • Agrifood
    • Altre sezioni
      • Agenda europea
      • Cultura
      • Diritti
      • Energia
      • Green Economy
      • Gallery
      • Finanza e assicurazioni
      • Industria e Mercati
      • Lettere al direttore
      • Media
      • Mobilità e logistica
      • News
      • Opinioni
      • Sport
      • Salute
    • Editoriali
    • Podcast / L’Europa come non l’avete mai ascoltata
    • Report Draghi
    • Risultati Europee 2024
    • Eventi
    • Le Newsletter di Eunews

    No Result
    View All Result
    • it ITA
    • en ENG
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca
    • Difesa e Sicurezza
    • Net & Tech
    • Agrifood
    • Altre sezioni
      • Agenda europea
      • Cultura
      • Diritti
      • Energia
      • Green Economy
      • Gallery
      • Finanza e assicurazioni
      • Industria e Mercati
      • Lettere al direttore
      • Media
      • Mobilità e logistica
      • News
      • Opinioni
      • Sport
      • Salute
    • Editoriali
    • Podcast / L’Europa come non l’avete mai ascoltata
    • Report Draghi
    • Risultati Europee 2024
    • Eventi
    • Le Newsletter di Eunews

    Attenzione