Bruxelles – Lo scrutinio è ancora in corso, ma i dati diffusi dalla Commissione elettorale centrale albanese sono incontrovertibili: il Partito socialista è a un passo dalla vittoria che permetterà al premier uscente, Edi Rama, di rimanere al potere per il quarto mandato consecutivo. I socialisti – al 52,8 per cento – dovrebbero inoltre conquistare facilmente la maggioranza assoluta al Parlamento di Tirana, assicurandosi così una posizione di forza fondamentale per procedere a tappe forzate verso l’adesione all’Unione europea entro il 2030, la promessa con cui Rama ha stravinto le elezioni.
“Oggi il popolo albanese deciderà di andare avanti con grande forza e di darci tutta la forza di cui abbiamo bisogno per fare dell’Albania il prossimo Stato membro europeo“, ha dichiarato ieri (11 maggio) Rama ai giornalisti fuori dal seggio in cui si era recato a votare. E così è stato, nonostante un’affluenza decisamente bassa, al 42 per cento, inferiore del 4 per cento rispetto all’ultima consultazione elettorale nel 2021. Secondo le proiezioni riportate dall’Albanian Post, i socialisti potrebbero occupare oltre 80 seggi parlamentari sui 140 totali, migliorando il risultato di quattro anni fa, quando al partito di Rama vennero assegnati 74 seggi. Fece meglio solo nel 2013, quando divenne primo ministro per la prima volta, conquistando il 57,6 per cento delle preferenze e 83 seggi.

Gli sfidanti dell’Alleanza per una Gloriosa Albania, la coalizione di centro-destra guidata dal Partito democratico e dal suo storico leader (ed ultimo premier prima dell’egemonia di Rama), Sali Berisha, restano lontani, al 34,2 per cento. Dopo di loro, un abisso: la terza forza è il partito socialdemocratico, che per ora ha totalizzato il 3,7 per cento dei voti. Falliscono la prova di maturità anche i partiti minori anti-corruzione, che non dovrebbero ottenere più di 10 seggi in totale: la coalizione Iniziativa Albania è data al 3,4 per cento, il partito dell’Opportunità (Mundesia) di Agron Shehaj al 2,6 per cento, mentre la sinistra del Movimento Insieme (Levizja Bashke) ha ottenuto l’1,2 per cento dei voti.
Diverso il verdetto del primo storico voto della diaspora: secondo i dati pubblicati dalla Commissione elettorale centrale, il 43,9 per cento degli oltre 150 mila albanesi all’estero registrati per l’appuntamento elettorale hanno votato per la coalizione di centro-destra, mentre il 42,6 per cento per il Partito socialista.
Balkan Insight, sito d’informazione del Balkan Investigative Reporting Network, riporta di “diversi incidenti” durante le votazioni di domenica, che però sono stati definiti “casi sporadici” dal presidente della commissione elettorale, Ilirjan Celibashi. Il conteggio dei voti della diaspora in Grecia è stato sospeso dopo una contestazione del Partito Democratico.












![[foto: Mattia Calaprice/Wikimedia Commons]](https://www.eunews.it/wp-content/uploads/2025/12/Imagoeconomica_1783367-120x86.jpg)