- L'Europa come non l'avete mai letta -
venerdì, 30 Maggio 2025
No Result
View All Result
  • it ITA
  • en ENG
Eunews
  • Politica
  • Esteri
  • Economia
  • Cronaca
  • Difesa
  • Net & Tech
  • Agrifood
  • Altre sezioni
    • Cultura
    • Diritti
    • Energia
    • Green Economy
    • Finanza e assicurazioni
    • Industria e Mercati
    • Media
    • Mobilità e logistica
    • Salute
    • Sport
  • Newsletter
  • Invasione russa in Ucraina
  • Energia
  • Israele
  • Usa
    Eunews
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca
    • Difesa
    • Net & Tech
    • Agrifood
    • Altre sezioni
      • Cultura
      • Diritti
      • Energia
      • Green Economy
      • Finanza e assicurazioni
      • Industria e Mercati
      • Media
      • Mobilità e logistica
      • Salute
      • Sport
    No Result
    View All Result
    Eunews
    No Result
    View All Result

    Home » Politica Estera » Green Deal, i Balcani occidentali alla prova della decarbonizzazione nell’anno-chiave

    Green Deal, i Balcani occidentali alla prova della decarbonizzazione nell’anno-chiave

    Oltre alle dichiarazioni di intenti della Dichiarazione sull'agenda verde della regione, è necessaria una pianificazione concreta delle misure per eliminare la dipendenza delle economie dei sei Paesi dal carbon fossile entro il 2050. Stop a sussidi statali e trasparenza su investimenti cinesi

    Federico Baccini</a> <a class="social twitter" href="https://twitter.com/@federicobaccini" target="_blank">@federicobaccini</a> di Federico Baccini @federicobaccini
    1 Aprile 2021
    in Politica Estera, Green Economy
    (fonte: Health and Environment Alliance)

    (fonte: Health and Environment Alliance)

    Bruxelles – Non sono solo il prossimo obiettivo per l’allargamento dell’Unione Europea o i partner per la pace e la crescita economica. I Balcani occidentali si ritagliano anche il ruolo di interlocutori privilegiati di Bruxelles per l’implementazione delle nuove politiche energetiche e ambientali del Green Deal nel continente. È quanto suggerisce l’organizzazione non governativa Climate Action Network (CAN) Europe nella sua analisi delle quattro relazioni sui progressi di Albania, Macedonia del Nord, Kosovo e Serbia lungo il cammino UE, adottate lo scorso 25 marzo dal Parlamento Europeo in sessione plenaria. Il punto di partenza sono proprio le “azioni rapide e concrete” per la decarbonizzazione della regione.

    Il presidente macedone, Zoran Zaev, e il premier bulgaro, Boyko Borissov, co-presidenti del summit di Sofia (10 ottobre 2020)

    È stata accolta con favore la Dichiarazione sull’agenda verde per i Balcani occidentali (siglata lo scorso 10 ottobre nel summit di Sofia tra UE e Paesi balcanici), che ha dato nuova linfa all’iniziativa della Commissione Europea per sostenere la transizione energetica dei partner strategici. Tutte le relazioni del Parlamento UE sottolineano l’importanza dell’impegno dei quattro Paesi per raggiungere la decarbonizzazione delle proprie economie entro il 2050, in linea con gli obiettivi dell’Unione. Secondo il Climate Action Network Europe, ora serve però una pianificazione concreta e dettagliata delle misure da adottare.

    Viktor Berishaj, coordinatore per la Politica energetica dell’Europa sudorientale al CAN Europe, ha posto l’accento sul fatto che le relazioni sull’allargamento UE nei Balcani occidentali “riflettono molte preoccupazioni” degli esperti che lavorano sui temi del clima e dell’energia. “Le condizioni sono mature” perché si facciano “passi avanti verso una regione più sana, lungo il suo cammino di adesione all’Unione”, ha precisato.

    Problemi presenti e sfide future

    Per i Paesi dei Balcani occidentali questo 2021 è un momento cruciale per la definizione dei Piani nazionali per l’energia e il clima (NECP) e la revisione dei contributi nazionali determinati (NDC). Per la regione ci sono obblighi da rispettare, secondo gli impegni assunti da tutti i governi attraverso l’Accordo di associazione di stabilizzazione e il trattato della Comunità dell’energia. L’inosservanza o il regresso degli standard ambientali nell’armonizzazione delle legislazioni nazionali potrebbe avere un impatto sul terzo pacchetto dello strumento di pre-adesione (IPA III): è proprio il Parlamento UE a chiedere la condizionalità nel finanziamento e a minacciare l’uso del meccanismo di sospensione.

    Come evidenziato dall’analisi dell’organizzazione non governativa, l’inquinamento atmosferico è un problema che soffoca tutta la penisola, dal momento in cui i Paesi balcanici faticano a rispettare il quadro sui limiti delle emissioni di agenti inquinanti. Lo dimostra il fatto che lo scorso 16 marzo il segretariato della Comunità dell’energia ha avviato procedure di risoluzione delle controversie contro Bosnia-Erzegovina, Kosovo, Macedonia del Nord e Serbia per non aver rispettato i Piani nazionali di riduzione delle emissioni (NERP).

    Soprattutto Kosovo, Serbia e Macedonia del Nord dipendono in modo consistente dal carbone per la produzione di elettricità. I rispettivi relatori al Parlamento UE (Viola von Cramon-Taubadel, Vladimír Bilčík e Ilhan Kyuchyuk) hanno sottolineato la necessità di eliminare sistematicamente la fonte inquinante e diversificare le modalità di approvvigionamento energetico. Il primo passo dovrà essere la soppressione dei sussidi statali al carbon fossile, una delle principali ragioni per cui la transizione energetica nella regione è in ritardo.

    Nel complesso ci sono comunque margini di ottimismo. Nell’ultimo anno e mezzo Kosovo, Montenegro e Macedonia del Nord hanno interrotto i loro piani per lo sviluppo di nuovi progetti per il carbone e Skopje ha assunto il ruolo di guida per la pianificazione dell’eliminazione graduale della dipendenza da carbone prima del 2030.

    Contemporaneamente c’è però da affrontare il problema rappresentato dall’afflusso di investimenti esteri extra-UE. In particolare per quanto riguarda Serbia e Bosnia ed Erzegovina, si riscontra una mancanza cronica di trasparenza e di valutazione dell’impatto ambientale e sociale degli investimenti cinesi. La penetrazione economica di Pechino nella regione, attraverso la Nuova via della Seta (Belt and Road Initiative), sta portando con sé capitali massicci dalle banche cinesi, che vanno ancora a supportare progetti basati sullo sfruttamento del carbon fossile. E che rischiano di rendere vani gli sforzi di attuazione di un Green Deal nei Balcani occidentali.

    Tags: albaniaallargamento Uebosnia ed erzegovinacarbonecinaClimate Action Network Europedecarbonizzazioneenergiakosovomacedonia del nordparlamento europeoqualità dell'ariaserbiawestern balkans

    Ti potrebbe piacere anche

    Balcani Occidentali UE
    Politica Estera

    Allargamento UE, eurodeputati chiedono più sforzo a Stati membri: “Se tradiamo le promesse nei Balcani, processo a rischio”

    25 Marzo 2021
    Europa carbone gas russo
    Notizie In Breve

    Green Deal non solo in Ue. La Commissione vuole aiutare Balcani occidentali e Ucraina a liberarsi del carbone

    16 Febbraio 2021
    Politica Estera

    Allargamento Ue, intesa tra Commissione e leader dei Balcani occidentali su Agenda verde e Mercato comune regionale

    11 Novembre 2020

    TUTTI GLI EVENTI CONNACT

    Il Rapporto Draghi in italiano

    di Redazione eunewsit
    9 Settembre 2024
    CondividiTweetCondividiSendCondividiSendCondividi
    Made with Flourish
    paesi terzi sicuri

    La revisione dei Paesi terzi sicuri fa paura a socialisti, verdi e sinistra. Tarquinio (Pd): “Un passo molto pericoloso”

    di Simone De La Feld @SimoneDeLaFeld1
    30 Maggio 2025

    Un gruppo di 38 eurodeputati chiede alla Commissione europea chiarimenti sulla compatibilità della proposta con il diritto internazionale e sul...

    Siria, Ue al lavoro per i rimpatri. Frontex: “Oltre mille ritorni da marzo”

    di Emanuele Bonini emanuelebonini
    30 Maggio 2025

    Brunner: "Creare le condizioni per rientro sicuro, volontario e dignitoso dei rifugiati". L'eliminazione delle sanzioni alla Siria elemento chiave

    Protesters gather in front of the Office of the Hungarian President in Budapest, Hungary, on April 15. The protests erupt after the parliament passes legislation restricting the right to assembly, banning Pride Marches. (Photo by Balint Szentgallay/NurPhoto) (Photo by Balint Szentgallay / NurPhoto / NurPhoto via AFP)

    Ungheria, l’Agenzia Ue per i diritti fondamentali: “Serie preoccupazioni, Bruxelles intervenga”

    di Simone De La Feld @SimoneDeLaFeld1
    30 Maggio 2025

    La stretta sui diritti Lgbtq+, il divieto del Budapest Pride, la legge al vaglio del Parlamento per impedire i finanziamenti...

    I candidati alla presidenza Karol Nawrocki e Rafał Trzaskowski (Foto: Filip Styczyński, profilo X ufficiale)

    Ballottaggio in Polonia, con la sfida Trzaskowski-Nawrocki in ballo anche il destino dell’Europa

    di Marco La Rocca
    30 Maggio 2025

    Domenica i polacchi alle urne per scegliere il successore del presidente conservatore Andrzej Duda. Trzaskowski parte in vantaggio, ma la...

    • Editoriali
    • Eventi
    • Lettere al direttore
    • Opinioni
    • Risultati Europee 2024
    • Chi siamo
    • Contatti
    • Privacy Policy
    • Cookie policy

    Eunews è una testata giornalistica registrata
    Registro Stampa del Tribunale di Torino n° 27

    Copyright © 2025 - WITHUB S.p.a., Via Rubens 19 - 20148 Milano
    Partita IVA: 10067080969 - Numero di registrazione al ROC n.30628
    Capitale sociale interamente versato 50.000,00€

    No Result
    View All Result
    • it ITA
    • en ENG
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca
    • Difesa e Sicurezza
    • Net & Tech
    • Agrifood
    • Altre sezioni
      • Agenda europea
      • Cultura
      • Diritti
      • Energia
      • Green Economy
      • Gallery
      • Finanza e assicurazioni
      • Industria e Mercati
      • Lettere al direttore
      • Media
      • Mobilità e logistica
      • News
      • Opinioni
      • Sport
      • Salute
    • Editoriali
    • Podcast / L’Europa come non l’avete mai ascoltata
    • Report Draghi
    • Risultati Europee 2024
    • Eventi
    • Le Newsletter di Eunews

    No Result
    View All Result
    • it ITA
    • en ENG
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca
    • Difesa e Sicurezza
    • Net & Tech
    • Agrifood
    • Altre sezioni
      • Agenda europea
      • Cultura
      • Diritti
      • Energia
      • Green Economy
      • Gallery
      • Finanza e assicurazioni
      • Industria e Mercati
      • Lettere al direttore
      • Media
      • Mobilità e logistica
      • News
      • Opinioni
      • Sport
      • Salute
    • Editoriali
    • Podcast / L’Europa come non l’avete mai ascoltata
    • Report Draghi
    • Risultati Europee 2024
    • Eventi
    • Le Newsletter di Eunews

    Attenzione