Bruxelles – L’Unione europea non ha un peso nella politica internazionale. Lo ha sostenuto Mario Draghi, intervenendo al Meeting di Rimini, spiegando che l’illusione di un’Europa con potere geopolitico “è evaporata”.
Draghi ha sottolineato come l’Ue sia stata spettatrice di eventi come quando “i siti nucleari iraniani venivano bombardati e il massacro di Gaza si intensificava”, evidenziando la su scarsa influenza. Secondo l’ex presidente del Consiglio esiste invece la necessità di trasformarsi da comprimario ad attore protagonista, riformando la sua organizzazione politica.
“Per anni l’Unione Europea ha creduto che la sua dimensione economica, con 450 milioni di consumatori, le conferisse potere geopolitico e influenza nelle relazioni commerciali internazionali. Quest’anno sarà ricordato come l’anno in cui questa illusione è svanita”, ha sostenuto Draghi.
Per l’ex capo della Bce è anche importante introdurre un debito comune per finanziare progetti europei di ampia portata, soprattutto in settori chiave come difesa, energia e tecnologia.
L’ex premier ha poi concluso, davanti alla platea di Rimini, esortando i cittadini europei a trasformare lo scetticismo in azione, sottolineando che l’Unione è uno strumento per raggiungere obiettivi condivisi e garantire un futuro di crescita.
(Articolo realizzato con l’assistenza della intelligenza artificiale)






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