Bruxelles – Dopo il fallimento dell’accordo sull’etichettatura obbligatoria, 11 ministri europei hanno scritto alla Commissione Ue per chiedere un nuovo colpo di reni sulla proposta. Fra i firmatari c’è anche il ministro italiano dello Sviluppo economico, Federica Guidi, che chiede all’esecutivo comunitario di riproporre una discussione sulla possibile introduzione di un’etichettatura obbligatoria in quattro settori manifatturieri: ceramica, tessile, calzature e arredamento.
L’iniziativa, chiedono i ministri, avrebbe una durata di tre anni, al termine dei quali la Commissione potrebbe eseguire un’analisi per valutarne l’impatto in termini di costi e benefici e indicare eventuali ulteriori regole nel settore.

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