- L'Europa come non l'avete mai letta -
venerdì, 23 Maggio 2025
No Result
View All Result
  • it ITA
  • en ENG
Eunews
  • Politica
  • Esteri
  • Economia
  • Cronaca
  • Difesa
  • Net & Tech
  • Agrifood
  • Altre sezioni
    • Cultura
    • Diritti
    • Energia
    • Green Economy
    • Finanza e assicurazioni
    • Industria e Mercati
    • Media
    • Mobilità e logistica
    • Salute
    • Sport
  • Newsletter
  • Invasione russa in Ucraina
  • Energia
  • Israele
  • Usa
    Eunews
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca
    • Difesa
    • Net & Tech
    • Agrifood
    • Altre sezioni
      • Cultura
      • Diritti
      • Energia
      • Green Economy
      • Finanza e assicurazioni
      • Industria e Mercati
      • Media
      • Mobilità e logistica
      • Salute
      • Sport
    No Result
    View All Result
    Eunews
    No Result
    View All Result

    Home » Non categorizzato » Varoufakis: «Per quello che ha fatto la troika in Grecia i mea culpa non bastano»

    Varoufakis: «Per quello che ha fatto la troika in Grecia i mea culpa non bastano»

    [di Yanis Varoufakis] Il mea culpa del Fondo monetario non basta. Ciò che serve è il licenziamento immediato dei principali funzionari coinvolti nel disastro greco.

    Redazione</a> <a class="social twitter" href="https://twitter.com/eunewsit" target="_blank">eunewsit</a> di Redazione eunewsit
    5 Agosto 2016
    in Non categorizzato

    di Yanis Varoufakis 

    La settimana scorsa si è tenuto un dibattito nel parlamento greco chiamato dall’“opposizione ufficiale” (i principali sostenitori nazionali della troika, ma non gli unici) per valutare se processarmi per aver osato contrastare la troika mentre ero ministro delle finanze nei primi sei mesi del 2015. La stessa troika che ha scatenato una corsa agli sportelli prima che fossi nominato ministro, che ha minacciato di chiudere le banche per tre giorni dopo la mia nomina e che poi ha proceduto a strangolare il nostro sistema bancario, adesso vorrebbe incriminarmi per… la chiusura delle banche e l’istituzione dei controlli di capitale. Come un comune bullo, la troika non perde occasionare per accusare le proprie vittime e per vilipendere chiunque osi opporsi al suo teppismo.

    La mia reazione alle accuse della troika è stata chiara: «Fatevi sotto. Vi sfiderò in qualunque luogo di vostra scelta: un anfiteatro, una stazione televisiva, anche un’aula di tribunale!». Alla fine la troika si è tirata indietro e la mozione parlamentare è stata sconfitta grazie al voto contrario di diversi membri dell’opposizione (solitamente compatta nel suo appoggio alla troika). Per aggiungere la beffa al danno (per la troika), poi, la settimana scorsa è anche uscita la relazione dell’ufficio di valutazione indipendente dell’FMI (l’IEO). Si tratta di una valutazione brutale, che non lascia spazio a dubbi sulle teorie grossolane e sulla diplomazia delle cannoniere impiegate dalla troika. Il rapporto mette l’FMI, la BCE e la Commissione con le spalle al muro: o accettano di rispristinare un minimo di legittimità licenziando i funzionari responsabili o, non facendo nulla, rischiano di alimentare ulteriormente il malcontento dei cittadini europei verso l’Unione europea, accelerandone la disintegrazione.

    Mentre ero nel ministero e dovevo negoziare con questa gente, la stampa amica della troika (o dovrei dire dipendente dalla troika) sosteneva che io non fossi degno di condurre i negoziati perché avevo osato insinuare che, tra il 2010 ed il 2014, l’FMI, la BCE e la Commissione avevano sottoposto la Grecia ad una forma di “waterboarding fiscale”, facendo sprofondare il paese in un’inutile Grande Depressione a causa dell’imposizione di politiche macroeconomicamente incompetenti. La stampa dell’establishment sosteneva che un ministro delle finanze di una piccola nazione in bancarotta che viene torturata dai funzionari alti e possenti della troika non poteva permettersi di dire, in pubblico o in privato, che la sua piccola nazione era sotto tortura.

    La mia risposta è stata che eravamo rimasti in silenzio dal 2010 al 2014. E qual era stato il risultato? Una perdita del 28% del reddito nazionale e semi del furore che erano diventati «acini… e ormai pronti per la vendemmia». Così, abbiamo deciso che era arrivato il momento di rispondere alla troika con delle contro-proposte moderate e razionali. È stata una presa di posizione per la quale non sono mai stato perdonato.

    Un anno dopo che la troika è riuscita ad espellermi dal governo greco, costringendo Alexis Tsipras a capitolare contro la volontà del 62% degli elettori greci, il dipartimento “affari interni” della troika ha confermato che la mia posizione non era sbagliata o poco diplomatica ma, al contrario, totalmente giustificata. Ambrose Evans-Pritchard, nel suo articolo del 29 luglio sul Telegraph, ha avuto questo da dire circa il rapporto dell’IEO:

    Un altro rapporto sulla saga greca spiega che il paese è stato costretto ad una stretta fiscale violentissima, pari all’11% del PIL nei primi tre anni. Più la situazione peggiorava, più il paese era costretto a tagliare, in quello che l’ex ministro delle finanze greco Yanis Varoufakis ha definito “waterboarding fiscale”.

    La domanda ora è: e adesso?

    • A che serve esprimere un mea culpa se le politiche imposte al governo greco rimangono le stesse per le quali si è espresso il mea culpa?
    • A che serve un mea culpa se i funzionari che hanno imposto queste politiche disumane e disastrose non solo rimangono al loro posto ma vengono addirittura promosse per la incompetenza?

    In intesi, il popolo greco merita urgentemente delle scuse, non solo da parte dell’FMI, ma anche da parte della BCE e della Commissione, i cui i cui funzionari esultavano mentre la Grecia veniva torturata. Ma un mea culpa collettivo non basta. Deve essere seguito dal licenziamento immediato di almeno tre funzionari.

    Il primo della lista è il signor Poul Thomsen – il primo mission chief dell’FMI in Grecia, che dopo il suo colossale fallimento (il peggiore nella storia dell’FMI, secondo l’indagine interna del Fondo) è stato addirittura promosso a capo della delegazione europea. Il secondo della lista è il signor Thomas Wieser, il presidente del gruppo di lavoro “Eurogruppo”, che ha partecipato a tutte le politiche e a tutti i vari “golpi” che hanno condotto all’immolazione della Grecia e all’ignominia dell’Europa. Altrettanto responsabile del “waterboarding fiscale” a cui è stata sottoposto il paese è il signor Declan Costello, rappresentante della Commissione europea in Grecia. Infine, un signore che i miei amici irlandesi conoscono fin troppo bene: Klaus Masuch della BCE.

    Per concludere, le scuse ed i licenziamenti conteranno poco se non saranno seguiti da una completa inversione di rotta in fatto di politiche macroeconomiche e fiscali e di riforme strutturali in Grecia e altrove. C’è qualche probabilità che ciò accada? O il rapporto dell’IEO illuminerà fugacemente il cielo, per poi essere prontamente dimenticato? Tutto sembra puntare verso quest’ultima ipotesi. In questo caso, l’UE avrà perso forse l’ultima chance di riconquistare la fiducia dei suoi cittadini.

    Pubblicato sul blog dell’autore il 29 luglio 2016. Traduzione di Thomas Fazi in esclusiva per Eunews/Oneuro. 

    Ti potrebbe piacere anche

    Donald Trump
    Economia

    Nuova minaccia di Trump all’Ue: dazi del 50 per cento dal primo giugno

    23 Maggio 2025
    Il governo americano vieta l'iscrizione degli studenti stranieri all'università di Harvard (Foto: Nick Sortor on X)
    Cultura

    Trump vieta Harvard agli studenti stranieri, l’Ue si mobilita

    23 Maggio 2025
    italia danimarca migranti
    Diritti

    Italia, Danimarca e altri 7 Paesi Ue contro la Cedu: impedisce le espulsioni degli “stranieri criminali”

    23 Maggio 2025
    Gitanas Nauseda Friedrich Merz
    Difesa e Sicurezza

    La Germania sta schierando 5 mila uomini al confine tra Lituania e Russia

    23 Maggio 2025
    [foto: Carlo Carino/imagoeconomica via IA]
    Salute

    Nell’Ue 6,2 milioni di persone con pensione di invalidità, Italia quarta per assegni

    23 Maggio 2025
    Difesa e Sicurezza

    INTERVISTA/ ”Per la difesa serve investire su piattaforme comuni europee di scambio di informazioni”

    23 Maggio 2025

    TUTTI GLI EVENTI CONNACT

    Il Rapporto Draghi in italiano

    di Redazione eunewsit
    9 Settembre 2024
    CondividiTweetCondividiSendCondividiSendCondividi
    Made with Flourish
    Donald Trump

    Nuova minaccia di Trump all’Ue: dazi del 50 per cento dal primo giugno

    di Francesco Bortoletto bortoletto_f
    23 Maggio 2025

    Il presidente Usa non molla la presa, anzi raddoppia rispetto ai dazi del 25 per cento sospesi fino a luglio....

    Il governo americano vieta l'iscrizione degli studenti stranieri all'università di Harvard (Foto: Nick Sortor on X)

    Trump vieta Harvard agli studenti stranieri, l’Ue si mobilita

    di Marco La Rocca
    23 Maggio 2025

    Oltre 6.000 studenti verranno espulsi, Harvard fa causa al governo Usa. Il Consiglio Ue discute ulteriori misure di accoglienza per...

    italia danimarca migranti

    Italia, Danimarca e altri 7 Paesi Ue contro la Cedu: impedisce le espulsioni degli “stranieri criminali”

    di Simone De La Feld @SimoneDeLaFeld1
    23 Maggio 2025

    In una lettera aperta, Meloni e Frederiksen denunciano i limiti imposti alla "capacità di prendere decisioni politiche" e chiedono di...

    Gitanas Nauseda Friedrich Merz

    La Germania sta schierando 5 mila uomini al confine tra Lituania e Russia

    di Francesco Bortoletto bortoletto_f
    23 Maggio 2025

    Friedrich Merz vuole rendere l'esercito di Berlino "il più forte d’Europa". E stanzia la 45esima unità corazzata nel Paese baltico...

    • Editoriali
    • Eventi
    • Lettere al direttore
    • Opinioni
    • Risultati Europee 2024
    • Chi siamo
    • Contatti
    • Privacy Policy
    • Cookie policy

    Eunews è una testata giornalistica registrata
    Registro Stampa del Tribunale di Torino n° 27

    Copyright © 2025 - WITHUB S.p.a., Via Rubens 19 - 20148 Milano
    Partita IVA: 10067080969 - Numero di registrazione al ROC n.30628
    Capitale sociale interamente versato 50.000,00€

    No Result
    View All Result
    • it ITA
    • en ENG
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca
    • Difesa e Sicurezza
    • Net & Tech
    • Agrifood
    • Altre sezioni
      • Agenda europea
      • Cultura
      • Diritti
      • Energia
      • Green Economy
      • Gallery
      • Finanza e assicurazioni
      • Industria e Mercati
      • Lettere al direttore
      • Media
      • Mobilità e logistica
      • News
      • Opinioni
      • Sport
      • Salute
    • Editoriali
    • Podcast / L’Europa come non l’avete mai ascoltata
    • Report Draghi
    • Risultati Europee 2024
    • Eventi
    • Le Newsletter di Eunews

    No Result
    View All Result
    • it ITA
    • en ENG
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca
    • Difesa e Sicurezza
    • Net & Tech
    • Agrifood
    • Altre sezioni
      • Agenda europea
      • Cultura
      • Diritti
      • Energia
      • Green Economy
      • Gallery
      • Finanza e assicurazioni
      • Industria e Mercati
      • Lettere al direttore
      • Media
      • Mobilità e logistica
      • News
      • Opinioni
      • Sport
      • Salute
    • Editoriali
    • Podcast / L’Europa come non l’avete mai ascoltata
    • Report Draghi
    • Risultati Europee 2024
    • Eventi
    • Le Newsletter di Eunews

    Attenzione