- L'Europa come non l'avete mai letta -
venerdì, 5 Dicembre 2025
No Result
View All Result
  • it ITA
  • en ENG
Eunews
  • Politica
  • Esteri
  • Economia
  • Cronaca
  • Difesa
  • Net & Tech
  • Agrifood
  • Altre sezioni
    • Cultura
    • Diritti
    • Energia
    • Green Economy
    • Finanza e assicurazioni
    • Industria e Mercati
    • Media
    • Mobilità e logistica
    • Salute
    • Sport
  • Newsletter
  • Invasione russa in Ucraina
  • Energia
  • Israele
  • Usa
    Eunews
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca
    • Difesa
    • Net & Tech
    • Agrifood
    • Altre sezioni
      • Cultura
      • Diritti
      • Energia
      • Green Economy
      • Finanza e assicurazioni
      • Industria e Mercati
      • Media
      • Mobilità e logistica
      • Salute
      • Sport
    No Result
    View All Result
    Eunews
    No Result
    View All Result

    Home » Politica » Comitato economico e sociale: in Europa serve un “secondo welfare”

    Comitato economico e sociale: in Europa serve un “secondo welfare”

    Il Cese ha preparato un documento in cui chiede che l’Unione sostenga l’innovazione sociale. L’obbiettivo è promuovere nuovi strumenti, finanziati da privati, per integrare il welfare pubblico

    Domenico Giovinazzo</a> <a class="social twitter" href="https://twitter.com/@giopicheco" target="_blank">@giopicheco</a> di Domenico Giovinazzo @giopicheco
    24 Ottobre 2014
    in Politica

    Realizzare un ‘secondo welfare’ in Europa, è questo l’obiettivo che si è dato il Cese (Comitato economico e sociale europeo). L’idea di partenza è che i sistemi di Stato sociale dei Paesi europei necessitino “di importanti riforme basate su una maggiore efficienza”. Lo ha spiegato Luca Jahier, presidente del Terzo gruppo del Cese, in apertura della conferenza che si è svolta ieri, a Milano, per discutere di ‘innovazione sociale’. Ovvero soluzioni promosse da soggetti non pubblici, che si affianchino agli Stati per formare una rete di tutele e assistenze ai cittadini. L’incontro, ha proseguito Jahier, è stato voluto per “formulare concrete proposte per le istituzioni europee”.

    La conferenza ha prodotto una dichiarazione finale indirizzata alla Commissione, al Parlamento e al Consiglio europei. Il documento descrive un “paesaggio sociale nuovo e fragile” in Europa, determinato dal perdurare della crisi economica, dall’aumento della povertà e dell’esclusione sociale, e dai nuovi bisogni dei soggetti più svantaggiati. Da questa situazione, prosegue il testo, è emerso un dibattito su “nuove forme di prestazioni sociali” che vanno sotto l’etichetta di “secondo welfare”.

    La dichiarazione chiede che “l’innovazione sociale e la politica degli investimenti” in questo settore vengano integrati “in modo esplicito nella revisione della strategia Europa 2020”. Gli estensori delle proposte chiedono che Eurostat assuma il compito di “raccolta di dati sull’innovazione nella politica sociale” per misurarne l’impatto nei Paesi membri. Gli stessi Stati membri sono poi “invitati a riferire sui progressi” in questo ambito. Alla Commissione e ai 28 Stati dell’Unione si chiede di utilizzare “gli appalti pubblici e i fondi strutturali per sostenere l’innovazione sociale” e le imprese che vi contribuiscono. Infine, viene proposta l’istituzione di “un gruppo di lavoro ad alto livello sull’innovazione sociale”.

    Il ‘secondo welfare’ muove dal principio di sussidiarietà, secondo il quale i privati devono concorrere con le istituzioni pubbliche per realizzare l’offerta di servizi. In questo caso si opera nel campo sociale. Fondazioni bancarie, assicurazioni, fondi pensionistici, organizzazioni e associazioni non profit sono tutti soggetti attivi della “innovazione sociale”. La caratteristica del secondo welfare, infatti, è di “mobilitare risorse non pubbliche aggiuntive”. Proprio perché l’intenzione è “integrare, non sostituire, le prestazioni del ‘primo welfare’ erogate dallo Stato”.

    E’ un elemento sottolineato anche da Giuliano Galletti. “Pensiamo a una funzione che integra e arricchisce” i servizi offerti dal Pubblico, ha spiegato il ministro del Lavoro, secondo il quale si tratta di una vera e propria rivoluzione, anche culturale. Perché “il welfare storicamente basato su due pilastri, il Pubblico e il volontariato, consentiva di non porci troppo il problema dell’efficienza e dell’efficacia” dei servizi rispetto alle risorse impiegate, ha argomentato Poletti. Mentre l’introduzione “dell’imprenditoria sociale – secondo il ministro – ci costringe a misurare l’efficienza, l’efficacia e il rischio” legati agli strumenti del nuovo welfare.

    Esempi di questi servizi aggiuntivi sono rappresentati dall’housing sociale, che prevede il sostegno all’acquisto o all’affitto di una casa a condizioni agevolate, e si rivolge a famiglie che non avrebbero la possibilità di accedere alle condizioni del libero mercato. Un altro esempio sono i servizi di assistenza per la ricerca di un nuovo impiego per chi è stato licenziato, o per l’inserimento di chi si affaccia per la prima volta sul mercato del lavoro. C’è poi l’assistenza domiciliare per i soggetti non autosufficienti. O ancora, l’accessibilità a prestazioni ambulatoriali per le quali i costi sono troppo elevati nel settore privato, e nel pubblico le liste di attesa sono interminabili. Questi e altri “servizi che ancora non sono stati neppure pensati”, come hanno sottolineato diversi relatori intervenuti, sono gli elementi costitutivi del “secondo welfare”.

    Non mancano però alcuni timori. E’ stato Maurizio Ferrera, ordinario di Scienza politica all’Università di Milano, a parlarne. Il professore, che con la collega Franca Maino ha condotto uno studio sul sull’innovazione sociale, ha parlato del “rischio di incastri distorti tra il primo e il secondo welfare”. La distorsione principale da evitare, secondo Ferrera, è che “i governi scarichino sul secondo welfare compiti che dovrebbero essere assolti dallo Stato”. E’ la preoccupazione anche di chi, in questa ‘innovazione sociale’, vede il grimaldello per scardinare i sistemi di welfare pubblico, da decenni fiore all’occhiello dei Paesi europei, in favore di una assistenza demandata ai privati.

    Tags: ceseComitato economico e socialeeuropauewelfare

    Ti potrebbe piacere anche

    Difesa e Sicurezza

    Dal Parlamento: “Togliere fondi al Green Deal e darli alla difesa”. Kubilius: “No, obiettivi debbono coesistere”

    5 Dicembre 2025
    [foto: Mattia Calaprice/Wikimedia Commons]
    Economia

    L’UE avvia indagine su Meta per le restrizioni all’accesso a WhatsApp ai fornitori di intelligenza artificiale

    4 Dicembre 2025
    nuove tecniche genomiche
    Agrifood

    Via libera al quadro UE sulle nuove tecniche genomiche, a metà tra OGM e piante convenzionali

    4 Dicembre 2025
    fumo sigarette
    Industria e Mercati

    La Francia tassa le sigarette ma i fumatori non calano, la Svezia libertaria è diventata “Paese senza fumo”: le diverse strade dell’UE che lotta contro il consumo di tabacco

    4 Dicembre 2025
    Maria Luís Albuquerque, commissaria per i Servizi Finanziari e l'Unione del Risparmio e degli Investimenti [Bruxelles, 4 dicembre 2025]
    Economia

    Più potere all’ESMA e operatore unico di mercato, l’UE centralizza i mercati finanziari

    4 Dicembre 2025
    Alessandra Moretti
    Politica

    Qatargate, il Parlamento europeo dà il primo ok alla revoca dell’immunità ad Alessandra Moretti

    3 Dicembre 2025

    TUTTI GLI EVENTI CONNACT

    Il Rapporto Draghi in italiano

    di Redazione eunewsit
    9 Settembre 2024
    CondividiTweetCondividiSendCondividiSendCondividi
    Made with Flourish

    Dal Parlamento: “Togliere fondi al Green Deal e darli alla difesa”. Kubilius: “No, obiettivi debbono coesistere”

    di Emanuele Bonini emanuelebonini
    5 Dicembre 2025

    I conservatori chiedono di dirottare risorse dal Green Deal alla difesa. Qualche convergenza da popolari, liberali e verdi, il 'no'...

    lavoro di qualità

    La Commissione europea fissa il percorso (vago) verso una legge sul lavoro di qualità

    di Enrico Pascarella
    4 Dicembre 2025

    La Commissione UE ha consultato le parti sociali da aprile a giugno per mettere in cantiere una legge su qualità...

    viticoltori

    Primi passi per gli aiuti ai viticoltori, regole chiare per i prodotti dealcolati e sostegno all’enoturismo

    di Enrico Pascarella
    4 Dicembre 2025

    I legislatori europei vogliono introdurre regole chiare sulla classificazione dei nuovi prodotti alcool free oltre a garantire un enoturismo quasi...

    L’UE si dà una strategia per combattere il traffico di droga

    di Simone De La Feld @SimoneDeLaFeld1
    4 Dicembre 2025

    Solo nel 2023 sono state sequestrate 419 tonnellate di cocaina, ed ogni anno vengono smantellati 500 laboratori di droghe sintetiche...

    • Editoriali
    • Eventi
    • Lettere al direttore
    • Opinioni
    • Risultati Europee 2024
    • Chi siamo
    • Contatti
    • Privacy Policy
    • Cookie policy

    Eunews è una testata giornalistica registrata
    Registro Stampa del Tribunale di Torino n° 27

    Copyright © 2025 - WITHUB S.p.a., Via Rubens 19 - 20148 Milano
    Partita IVA: 10067080969 - Numero di registrazione al ROC n.30628
    Capitale sociale interamente versato 50.000,00€

    No Result
    View All Result
    • it ITA
    • en ENG
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca
    • Difesa e Sicurezza
    • Net & Tech
    • Agrifood
    • Altre sezioni
      • Agenda europea
      • Cultura
      • Diritti
      • Energia
      • Green Economy
      • Gallery
      • Finanza e assicurazioni
      • Industria e Mercati
      • Lettere al direttore
      • Media
      • Mobilità e logistica
      • News
      • Opinioni
      • Sport
      • Salute
    • Editoriali
    • Podcast / L’Europa come non l’avete mai ascoltata
    • Report Draghi
    • Risultati Europee 2024
    • Eventi
    • Le Newsletter di Eunews

    No Result
    View All Result
    • it ITA
    • en ENG
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca
    • Difesa e Sicurezza
    • Net & Tech
    • Agrifood
    • Altre sezioni
      • Agenda europea
      • Cultura
      • Diritti
      • Energia
      • Green Economy
      • Gallery
      • Finanza e assicurazioni
      • Industria e Mercati
      • Lettere al direttore
      • Media
      • Mobilità e logistica
      • News
      • Opinioni
      • Sport
      • Salute
    • Editoriali
    • Podcast / L’Europa come non l’avete mai ascoltata
    • Report Draghi
    • Risultati Europee 2024
    • Eventi
    • Le Newsletter di Eunews

    Attenzione