Bruxelles – All’epoca degli stress test di quest’estate sulla salute delle banche europee, alla tedesca Deutsche Bank è stato concesso da parte della Bce un trattamento di favore. L’accusa arriva dal Financial Times, secondo cui all’esame di luglio, il risultato della banca tedesca “è stato gonfiato da una condizione privilegiata concordata dal suo supervisore”, ossia la Banca centrale europea. In particolare a privilegiare la banca tedesca sarebbe stato, secondo quanto riportato dal Financial Times, il fatto che nella valutazione dell’istituto sia stata considerato anche l’impatto di un’operazione non ancora conclusa: nel risultato finale di Deutsche Bank, scrive FT, “sono stati considerati anche i 4 miliardi di dollari dalla vendita della sua quota nella banca cinese Hua Xia anche se l’operazione non era stata ancora completata entro la fine del 2015, termine ultimo affinché la transazione potesse essere presa in considerazione”. La banca tedesca sarebbe stata l’unica a godere di questo tipo di trattamento: la spagnola Caixabank, ad esempio, aveva completato la vendita di attività estere per 2,65 miliardi di euro alla sua controllante Criteria Holding a marzo, ma in questo caso il ricavato non fu conteggiato nei risultati degli stress test.
Si è invece tenuto conto dell’operazione di Deutsche Bank nonostante l’accordo per la vendita della quota, scrive il Financial Times, sia stato “raggiunto a dicembre 2015 ma non sia stato ancora completato”. Da qui l’accusa di un trattamento privilegiato che “è stato divulgato con una nota a piè di pagina” nei risultati di Deutsche Bank mentre per le altre banche “non ci sono note simili”.
Smentisce tutto la Banca centrale europea che, interpellata dal Financial Times, assicura: la Bce “tratta tutte le banche con gli stessi criteri, e come previsto dalla normativa”. Il portavoce dell’istituto di Francoforte ricorda che “gli stress test del 2016 non erano un esercizio con promossi e bocciati”, ricorda il portavoce, ma che “i risultati sono uno dei fattori che contribuiranno alle decisioni di vigilanza e al processo di valutazione quest’anno”.