Bruxelles – Unione europea e Cuba hanno firmato quello che Federica Mogherini ha definito un “accordo storico” e che normalizza le relazioni tra l’Ue e l’isola abolendo ogni tipo di restrizione, a pochi giorni dalla morte di Fidel Castro.
L’accordo di dialogo politico e di cooperazione, il primo accordo in assoluto tra l’Ue e Cuba, costituirà un nuovo quadro giuridico e prevede un dialogo politico rafforzato, una migliore cooperazione bilaterale e lo sviluppo di azioni congiunte nell’ambito dei consessi multilaterali. L’accordo, che dovrà essere ratificato da tutti i pertinenti parlamenti nazionali e regionali, “promuove il dialogo e la cooperazione per incoraggiare lo sviluppo sostenibile, la democrazia e i diritti umani e per trovare soluzioni condivise alle sfide globali”, si legge in una nota del Servizi esterno.
L’Unione europea ha anche abrogato la posizione comune del 1996, che era prima la base delle relazioni con l’isola socialista, che affermava che l’Ue nelle sue relazioni con Cuba mirava “ad incoraggiare il processo di transizione verso una democrazia pluralistica e il rispetto dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali, nonché un ricupero e un miglioramento sostenibile per quanto riguarda le condizioni di vita del popolo cubano”, in quanto “si avrebbero maggiori probabilità di un processo pacifico di transizione se questo fosse avviato o consentito dallo stesso attuale regime”. Una dichiarazione che veniva ritenuta un’ingerenza dal governo de L’Avana.
“I link economici con l’Europa continueranno a essere una priorità per Cuba mentre continuiamo a costruire l’economia socialista”, ha dichiarato il ministro degli Esteri del Paese, Bruno Rodriguez Parrilla, che ha sottolineato che il principale ostacolo per il pieno sviluppo dei rapporti resta “il blocco economico e soprattutto finanziario degli Stati Unti”. Anche Mogherini ha sottolineato che “l’Ue ha sollevato preoccupazioni per gli effetti extraterritoriali delle sanzioni degli Usa su Cuba. Continueremo a farlo, nell’interesse non solo dell’isola e della sua popolazione, ma soprattutto degli europei”.
L’Ue è la principale destinazione delle esportazioni cubane e il secondo partner commerciale dopo il Venezuela, è il più grande investitore straniero sull’isola, soprattutto nei settori del turismo, dell’edilizia e delle industrie agro-alimentari, e i suoi cittadini rappresenta un terzo dei turisti che arrivano nel Paese. Nel 2015 ci sono state esportazioni per 2,2 miliardi verso Cuba e importazioni pari a 0,54 miliardi. L’isola esporta principalmente combustibili minerali, zuccheri, bevande e tabacco.