Bruxelles – In Unione europea sta calando la produzione, l’importazione e l’esportazione di gas fluorurati (detti anche F-gas). Lo certifica un rapporto pubblicato dall’Agenzia europea dell’ambiente (Aea). I gas fluorurati trovano largo impiego principalmente negli impianti di refrigerazione, nelle pompe di calore e negli impianti di aria condizionata di edifici e automobili: le emissioni provocate dai F-gas sono altamente dannose per il riscaldamento globale, per questo la loro diminuzione è essenziale se l’Ue vuole mantenere l’impegno di ridurre del 40% le proprie emissioni di gas serra entro il 2030, rispetto ai dati del 1990. In particolare, l’Unione vuole tagliare di due terzi le emissioni di F-gas entro il 2030 rispetto ai livelli del 2010.
Secondo il rapporto Aea, la produzione, l’importazione, l’esportazione e la fornitura di F-gas nel 2015 è calata sia dal punto di vista delle quantità fisiche, sia dal punto di vista delle quantità “pesate” in potenziale di riscaldamento globale del gas in questione, misurate in tonnellate equivalenti di anidride carbonica.
Ci si aspetta poi una nuova vasta riduzione dei F-gas grazie una nuova misura che abbasserà progressivamente in tetto alle vendite di idrofluorocarburi nel mercato europeo fino al 21% dei livelli di riferimento per il 2030. In più, si prevede che i divieti sull’uso di F-gas con un elevato potenziale dannoso per il pianeta porteranno a riduzioni aggiuntive.