Bruxelles – E’ attualmente il secondo più grande partner commerciale dell’Unione europea, con uno scambio bilaterali di beni e merci pari 201 miliardi di euro. E’ l’Asean, l’associazione delle nazioni del sud-est asiatico, che oggi compie 50 anni. L’8 agosto del 1967 Filippine, Indonesia, Malesia, Singapore e Thailandia diedero vita ad un progetto che ha molto in comune con il progetto di integrazione europeo, e che al pari del disegno comunitario ha conosciuto trasformazioni e allargamenti. L’ultimo potrebbe concretizzarsi quest’anno: Timor Est è formalmente candidato all’ingresso, e potrebbe riuscire a diventare l’undicesimo membro prima della fine del 2017.

Dall’Asa all’Asean
Nel pieno della guerra fredda e in una zona del mondo che le questioni vietnamite mostrarono dapprima tensioni e poi scontro militare tra i due blocchi, i Paesi fondatori sentirono la necessità di sfuggire dalle logiche pericoloso del contesto internazionale dell’epoca. La paura del comunismo e la voglia di crescita economica e sviluppo nel 1961 indussero Filippine, Malesia e Thailandia nell’Asa, l’associazione dell’Asia sud-orientale. Fu solo l’8 agosto 1967 che nacque l’organizzazione come è ancora conosciuta a distanza di mezzo secolo. Un percorso per certi aspetti paragonabile alla storia europea, con un gruppo di Stati unitisi nella Comunità economica europea (Cee), ampliatasi e trasformatasi nell’attuale Unione europea. Oggi i membri Asean sono più che raddoppiati rispetto al giorno della fondazione, passando da 5 a 11 (ai fondatori si sono aggiunti, a partire dal 1984, Brunei, Vietnam, Birmania, Laos, Cambogia e Timor Est). Nel 2006 all’Asean è stato concesso lo status di osservatore presso l’Assemblea generale dell’Onu.
Le relazioni con l’Ue
Le “relazioni di dialogo” tra Ue ed Asean sono state avviate ufficialmente nel 1977. A quell’epoca l’Europa era profondamente diversa da come è adesso: la cortina di ferro divideva est ed ovest del continente, e la Cee era costituita da appena nove Stati membri. I dialoghi con i partner asiatici hanno quindi accompagnato l’evoluzione dell’Ue nel corso di questi cinquant’anni.
Basta il dato commerciale a capire quanto sia strategica l’Asean per l’Ue: nel 2015 i Paesi del sud-est asiatico hanno esportato verso il mercato unico beni per 118 miliardi di euro, mentre l’Ue ha venduto ai partner Asean beni per 83 miliardi di euro. Da 10 anni ormai la bilancia commerciale è favorevole agli asiatici, e dimostra la dipendenza europea verso un mercato da cui gli europei acquistano principalmente prodotti industriali, prodotti tessili, macchinai e attrezzatura per trasporto.
Gli scambi culturali non sono meno importanti. Il Servizio per l’azione esterna dell’Ue (Seae) stima in 10 milioni le persone che ogni anno viaggiano tra Ue e Asean. Sono principalmente cittadini europei (7 milioni), che si recano negli Stati membri dell’Asean tra turismo, studio, affari e visite a parenti.
Erasmus nel sud-est asiatico
In Europa per la stragrande maggior parte degli studenti la parola “Erasmus” suggerisce la possibilità di compiere studi all’estero in uno degli Stati membri dell’Ue. Vero. Ma il programma Erasmus+ ogni consente a circa 600 europei tra studenti e personale docente di recarsi in uno dei Paesi dell’Asean, mentre 25 studenti del sud-est asiatico possono svolgere parte della propria carriere accademica nei vari atenei europei.
Le quattro libertà, il modello Europeo in Asia
Libera di circolazione di persone, merci, capitali e servizi sono note in Europe come “le quattro libertà” fondamentali alla base del mercato unico. Le stesse sono al centro del progetto di riforma e ulteriore integrazione dei Paesi Asean, che si sono impegnati a realizzare un mercato comune che ricalca negli assunti di base il modello comunitario a dodici stelle.
Ue, il futuro è (anche) l’Asean
L’Alto rappresentante per la politica estera e di sicurezza dell’Ue, Federica Mogherini, ha confermato l’impegno dell’Unione europea verso un quadrante del mondo sempre più strategico per l’Europa. La comunicazione adottata nel maggio 2015 e rivolta a Parlamento e Consiglio Ue stabilisce proprio questo, e indica le ragioni e le opportunità alla base dell’intensificazione dei rapporti con l’Asean.