Bruxelles – La situazione dei rom nell’Unione europea è cambiata dal 2011. Il “quadro complessivo” sta migliorando a poco a poco, sostiene la Commissione europea che ha pubblicato oggi i risultati di una valutazione su come gli Stati membri stanno attuando le loro strategie nazionali di integrazione dei rom.
Secondo i dati c’è una maggiore partecipazione dei rom all’istruzione pre-scolastica e una riduzione del tasso di giovani che hanno lasciato la scuola. D’altro canto, la valutazione mostra anche che fino all’80% dei rom sono ancora in pericolo di povertà, anche se questa percentuale è diminuita rispetto al 2011.
Il primo vicepresidente della Commissione, Frans Timmermans commentando la ricerca ha affermato che “l’Ue si basa sui valori della tolleranza e dell’uguaglianza. Il fatto che questi valori non siano ancora applicati a tutti i cittadini europei è inaccettabile. Gli Stati membri devono intensificare i loro sforzi per migliorare l’integrazione dei rom e per porre fine ai pregiudizi, alla segregazione e alle discriminazioni che continuano ad avvertire oggi”. Vĕra Jourová, commissaria per la Giustizia rivendica che “con il sostegno della Commissione, i governi dell’Ue hanno messo in atto strategie per integrare i rom. Questo è un passo importante, ma è solo un primo passo. È giunto il momento per gli Stati membri di mettere in pratica queste strategie e garantire che abbiano un reale impatto sulla vita delle persone”.
Secondo la commissaria “nulla conta più che l’istruzione. I bambini rom devono essere in grado di accedere all’istruzione allo stesso modo degli altri bambini. L’istruzione è la chiave per una migliore integrazione e offre opportunità per l’occupazione e per una vita migliore”.
Il quadro Ue per le strategie nazionali di integrazione dei Rom ha contribuito a definire gli obiettivi, le strutture, i finanziamenti e i controlli necessari per rafforzare l’integrazione in tutta Europa. Tuttavia, nei settori dell’istruzione, dell’occupazione, della salute e dell’abitazione, i miglioramenti sono irregolari e modesti, secondo la valutazione.

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