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    Home » Green Economy » Fondo ‘perdite e danni’ e stop ai sussidi fossili entro 2025, le richieste dell’Eurocamera per la Cop28

    Fondo ‘perdite e danni’ e stop ai sussidi fossili entro 2025, le richieste dell’Eurocamera per la Cop28

    Adottata in commissione per l'Ambiente una proposta di risoluzione con una serie di raccomandazioni all'Ue in vista della prossima Conferenza sul clima delle Nazioni Unite che si aprirà a Dubai il 30 novembre. Il testo sarà votato dall'intera plenaria a Strasburgo

    Fabiana Luca</a> <a class="social twitter" href="https://twitter.com/@fabiana_luca" target="_blank">@fabiana_luca</a> di Fabiana Luca @fabiana_luca
    7 Novembre 2023
    in Green Economy, Politica
    Spitzenkandidaten Parlamento Ue

    Bruxelles – Aumentare i finanziamenti per il clima, dar vita al fondo per le perdite e i danni e porre fine a tutti i sussidi (diretti e indiretti) ai combustibili fossili al più tardi entro il 2025. La commissione ambiente, sanità pubblica e sicurezza alimentare (Envi) del Parlamento europeo ha adottato oggi (7 novembre) con 56 voti a favore, nove contrari e un’astensione una proposta di risoluzione con una serie di raccomandazioni in vista della Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, la Cop28 che si terrà a Dubai, negli Emirati Arabi Uniti, dal 30 novembre al 12 dicembre.

    La risoluzione sarà votata dall’intera Eurocamera nella prossima sessione plenaria a Strasburgo dal 20 al 23 novembre, ma non è vincolante dal momento che il mandato dell’Unione europea alla Cop28 è stato concordato dai ministri europei dell’ambiente a metà ottobre. Dall’8 al 12 dicembre una delegazione dell’Eurocamera sarà presente ai lavori della Conferenza. Gli eurodeputati spingono affinché i Paesi sviluppati, tra cui l’Unione europea e i suoi Stati membri, garantiscano che l’obiettivo annuale di 100 miliardi di dollari per i finanziamenti per il clima venga raggiunto nel 2023 e “a lavorare su un obiettivo post-2025 che vada oltre tale importo”, spiega una nota dell’Eurocamera.

    I deputati vogliono anche che la Cop28 renda operativo “il fondo per perdite e danni”, su cui si è raggiunto un accordo di massima nei giorni scorsi tra i negoziatori, sottolineando che tutti i principali emettitori, compresi i paesi dell’Ue, “dovrebbero essere pronti a contribuire con la loro giusta quota al fondo”. L’architettura del fondo sarà una delle questioni più spinose nei negoziati della Cop28, per progettare il fondo che mira a fornire assistenza finanziaria alle nazioni più vulnerabili e colpite dagli effetti del cambiamento climatico.

    La risoluzione – prosegue la nota – ricorda che i combustibili fossili sono i maggiori contributori al cambiamento climatico, responsabili di oltre il 75 per cento di tutte le emissioni di gas serra e chiede di porre “urgentemente fine a tutti i sussidi diretti e indiretti ai combustibili fossili, sia a livello comunitario che nazionale, il più presto possibile e entro il 2025 al più tardi”. I deputati incoraggiano inoltre i governi di tutto il mondo a fare lo stesso, sottolineando che l’importo più alto mai registrato (oltre 900 miliardi di euro) è stato speso a livello globale nel 2022 in sussidi ai combustibili fossili.

    Sostengono inoltre l’obiettivo globale di triplicare le energie rinnovabili e raddoppiare l’efficienza energetica entro il 2030, insieme a un’eliminazione tangibile dei combustibili fossili il più presto possibile, compreso l’arresto di tutti i nuovi investimenti nell’estrazione di combustibili fossili. Come ampiamente anticipato nei mesi scorsi dalla Commissione europea, su energie verdi e risparmio consumi l’Unione europea punterà a Dubai ad alzare le ambizioni globali. E chiederà un’azione globale (ovvero degli impegni vincolanti) per triplicare la capacità installata di energia rinnovabile portandola a 11 TW e raddoppiare il tasso di miglioramento dell’efficienza energetica entro il 2030, nel rispetto del mix energetico nazionale di ciascun paese. La risoluzione chiede infine maggiori sforzi a livello globale in una varietà di settori: lotta all’inquinamento da plastica; affrontare l’impatto climatico e ambientale dell’industria tessile; ridurre ulteriormente le emissioni di metano, le emissioni derivanti dal trasporto marittimo e aereo internazionale, dall’agricoltura e dalla difesa.

    Tags: climacop28parlamento europeo

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