- L'Europa come non l'avete mai letta -
sabato, 6 Dicembre 2025
No Result
View All Result
  • it ITA
  • en ENG
Eunews
  • Politica
  • Esteri
  • Economia
  • Cronaca
  • Difesa
  • Net & Tech
  • Agrifood
  • Altre sezioni
    • Cultura
    • Diritti
    • Energia
    • Green Economy
    • Finanza e assicurazioni
    • Industria e Mercati
    • Media
    • Mobilità e logistica
    • Salute
    • Sport
  • Newsletter
  • Invasione russa in Ucraina
  • Energia
  • Israele
  • Usa
    Eunews
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca
    • Difesa
    • Net & Tech
    • Agrifood
    • Altre sezioni
      • Cultura
      • Diritti
      • Energia
      • Green Economy
      • Finanza e assicurazioni
      • Industria e Mercati
      • Media
      • Mobilità e logistica
      • Salute
      • Sport
    No Result
    View All Result
    Eunews
    No Result
    View All Result

    Home » Economia » Patto di stabilità, la Spagna accelera per l’accordo: Ecofin straordinario a fine novembre

    Patto di stabilità, la Spagna accelera per l’accordo: Ecofin straordinario a fine novembre

    La presidenza di turno del Consiglio vuole l'approccio generale. In parallelo Francia e Germania lavorano per un accordo franco-tedesco. L'Italia avverte: Al lavoro per nuove regole ma si darà il via libera a tutti i costi

    Emanuele Bonini</a> <a class="social twitter" href="https://twitter.com/emanuelebonini" target="_blank">emanuelebonini</a> di Emanuele Bonini emanuelebonini
    9 Novembre 2023
    in Economia
    [foto: imagoeconomica]

    [foto: imagoeconomica]

    Bruxelles – La presidenza spagnola del Consiglio dell’Ue adesso corre. L’intenzione è quella di “avere un approccio generale sul nuovo patto di stabilità in occasione della riunione del consiglio Ecofin dell’8 dicembre“, annuncia Nadia Calviño, ministra delle Finanze spagnola con il compito di provare a chiudere su un dossier che rimane molto delicato. A iniziare dai tempi, stretti, serrati, agli sgoccioli. Si vuole avere un’intesa tra gli Stati membri entro fine anno, per permettere al Parlamento di esprimersi e condurre il negoziato. Ecco perché la stessa Calviño vuole accelerare il lavoro tecnico e convocare una riunione straordinaria dell’Ecofin “attorno alla fine di novembre”. Per chiudere a inizio dicembre.

    Un impegno che raccoglie le preoccupazioni diffuse. Quelle della Commissione europea, innanzitutto. “E’ importante trovare un’intesa per fine anno, cosicché si possa finalizzare l’iter prima della fine del mandato del Parlamento, ad aprile”, insiste il commissario per un’Economia al servizio delle persone, Valdis Dombrovskis. Ma risponde anche alle preoccupazioni degli Stati membri. “Per me la scadenza ultima per un accordo [sul nuovo patto di stabilità] è la fine dell’anno”, scandisce anche Bruno Le Maire, ministro delle Finanze francese, pronto a discutere direttamente con il governo tedesco. E annuncia un viaggio “nei prossimi giorni” a Berlino per tentare una sintesi franco-tedesca con il titolare delle Finanze della Bundesrepublik, Christian Linder, col beneplacito della presidenza spagnola: “Ben vengano queste iniziative, aiutano a mantenere un approccio costruttivo e a raggiungere l’obiettivo di un accordo entro fine anno”.

    Però sullo sfondo resta un quadro ancora pieno di incognite. “Adesso servono i numeri, più che gli strumenti”, taglia corto Lindner. Per la Germania è tempo di stabilire per bene le soglie e gli obiettivi di riduzione del debito. Qui l’Italia prova a mettere pressione. L’approccio italiano, spiegano fonti del ministero dell’Economia, è di provare a trovare un’intesa ma di non sostenerla a tutti i costi. Meglio le regole del vecchio patto di stabilità che nuove regole penalizzanti o che non convincono. Un approccio che non sorprende, e che conferma la linea del titolare del Tesoro, Giancarlo Giorgetti, per cui le nuove regole non devono soffocare la crescita.

    Alla squadra di governo e ai partiti di maggioranza il compromesso proposto dalla Spagna sulla spesa per investimenti e difesa non dispiace. Non verrà scorporata dal computo di debito e deficit, come richiesto, ma sarà comunque considerate ‘debito positivo’, e quindi un elemento rilevante ai fini delle procedure per squilibri macro-economici. Non saranno, cioè, motivo di avvio di procedura. Anche sulla traiettoria di riduzione del debito l’Italia non ha niente da obiettare nel principio generale. Va bene le soglie, ma occorre vedere quali saranno.

    Il vero nodo per l’Italia appare il deficit. Il rapporto deficit/Pil non deve eccedere il 3 per cento secondo le regole tradizionali che non possono essere cambiante perché incardinate nei trattati sul funzionamento dell’Ue. Ma Berlino vorrebbe che si rimanesse al di sotto, ai fini della sostenibilità delle finanze pubblico. Una sorta di salvaguardia che, in nome della sostenibilità finanziaria, eviti anche solo di avvicinarsi al 3 per cento. Di quanto, è tutto da vedere. Ma per l’Italia questo potrebbe essere problematico.

    Il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, in questo momento preferisce concentrarsi sul negoziato ancora in corso più che sbilanciarsi. Ma alla fine, se le cose dovessero prendere una piega che non convince, potrebbe anche optare per non sostenere ciò che finirà sul tavolo per tornare alle vecchie regole.

    Una linea funzionale al negoziato stesso, in verità. Appare difficile immaginare che l’Italia metta il veto alla riforma del patto di stabilità. Anche perché questo avrebbe anche implicazioni in ottica Mes. La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in occasione dell’ultimo vertice dei leader, ha tenuto a precisare che la ratifica del trattato che riforma il Meccanismo europeo di Stabilità, attribuendogli nuovi poteri in materia di risoluzione delle crisi bancarie, è legata al patto di stabilità ora sospeso. L’Italia non ratifica per via del negoziato sul patto di stabilità, che cambierebbe il quadro giuridico. Ma se si dovesse tornare alle vecchie regole le argomentazioni della maggioranza verrebbero meno e continuare a tenere bloccata la riforma del Mes diventerebbe più complicato.

    Tags: Bruno Le Maireconti pubblicidebitodeficitgoverno meloniinvestimentiPatto di stabilitàueValdis Dombrovskis

    Ti potrebbe piacere anche

    Economia

    Patto di stabilità, preoccupa il calendario del Parlamento

    8 Novembre 2023
    Economia

    La Corte dei conti Ue boccia la proposta di riforma del patto di stabilità

    8 Novembre 2023
    Economia

    Patto di stabilità, Giorgetti: “Sì a nuove regole, ma non soffocare crescita”

    17 Ottobre 2023
    I ministri delle Finanze di Germania e Paesi Bassi, Christian Lindner e Sigrid Kaag. Entrambi chiedono il taglio del debito
    Economia

    Germania e Paesi Bassi: “Giù il debito”. Il negoziato sul patto di stabilità si irrigidisce

    16 Ottobre 2023

    TUTTI GLI EVENTI CONNACT

    Il Rapporto Draghi in italiano

    di Redazione eunewsit
    9 Settembre 2024
    CondividiTweetCondividiSendCondividiSendCondividi
    Made with Flourish
    (Photo by ANDREW CABALLERO-REYNOLDS / AFP)

    Gli USA vogliono “coltivare la resistenza” al declino dell’Europa. Da Bruxelles no comment

    di Simone De La Feld @SimoneDeLaFeld1
    5 Dicembre 2025

    La Strategia di sicurezza nazionale delineata dall'amministrazione Trump è uno schiaffo all'Europa, che rischia la "scomparsa della civiltà" a causa...

    Un operaio anziano [foto: Carlo Carino/imagoeconomica via IA]

    Gli italiani a Meloni: “‘No’ all’aumento dell’età pensionabile”

    di Emanuele Bonini emanuelebonini
    5 Dicembre 2025

    L'ultimo sondaggio Eurobarometro vede una chiara contrarietà a lavorare di più. La maggioranza invitata a riformare lavoro e sanità, potenziando...

    (Photo by Gints Ivuskans / AFP)

    ICE ascolta l’Europa: “La nuova policy e le nuove procedure di procurement della NATO”

    di Redazione eunewsit
    5 Dicembre 2025

    Per il direttore dell'Ufficio di Bruxelles, Tindaro Paganini, "è essenziale che le aziende italiane conoscano alla perfezione" le nuove procedure...

    Il futuro premier ceco e leader di Ano, Andrej Babiš (foto: via Imagoeconomica)

    Repubblica Ceca: Andrej Babiš risolve il suo conflitto d’interessi, non è più “Babisconi”

    di Enrico Pascarella
    5 Dicembre 2025

    Il futuro primo ministro ha annunciato che si libererà delle partecipazioni nella sua multinazionale Agrofert. Il 100 per cento delle...

    • Editoriali
    • Eventi
    • Lettere al direttore
    • Opinioni
    • Risultati Europee 2024
    • Chi siamo
    • Contatti
    • Privacy Policy
    • Cookie policy

    Eunews è una testata giornalistica registrata
    Registro Stampa del Tribunale di Torino n° 27

    Copyright © 2025 - WITHUB S.p.a., Via Rubens 19 - 20148 Milano
    Partita IVA: 10067080969 - Numero di registrazione al ROC n.30628
    Capitale sociale interamente versato 50.000,00€

    No Result
    View All Result
    • it ITA
    • en ENG
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca
    • Difesa e Sicurezza
    • Net & Tech
    • Agrifood
    • Altre sezioni
      • Agenda europea
      • Cultura
      • Diritti
      • Energia
      • Green Economy
      • Gallery
      • Finanza e assicurazioni
      • Industria e Mercati
      • Lettere al direttore
      • Media
      • Mobilità e logistica
      • News
      • Opinioni
      • Sport
      • Salute
    • Editoriali
    • Podcast / L’Europa come non l’avete mai ascoltata
    • Report Draghi
    • Risultati Europee 2024
    • Eventi
    • Le Newsletter di Eunews

    No Result
    View All Result
    • it ITA
    • en ENG
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca
    • Difesa e Sicurezza
    • Net & Tech
    • Agrifood
    • Altre sezioni
      • Agenda europea
      • Cultura
      • Diritti
      • Energia
      • Green Economy
      • Gallery
      • Finanza e assicurazioni
      • Industria e Mercati
      • Lettere al direttore
      • Media
      • Mobilità e logistica
      • News
      • Opinioni
      • Sport
      • Salute
    • Editoriali
    • Podcast / L’Europa come non l’avete mai ascoltata
    • Report Draghi
    • Risultati Europee 2024
    • Eventi
    • Le Newsletter di Eunews

    Attenzione