Bruxelles – La richiesta di un Partenariato per l’energia verde (GEP) Ue-Uk della Camera di commercio britannica a Bruxelles dimostra che la difesa del clima non ha frontiere né Brexit che tenga.
Il GEP si inserisce nel più ampio processo di transizione verde che ha come obiettivo “Zero Emissioni entro il 2050” e segue gli impegni presi sia da Ue che dal Regno Unito alla COP28. Le cinque aree di collaborazione proposte sono energia, ricerca ed innovazione, trasporti, mercato dei capitali e del carbonio.
L’Ue, soprattutto con la presidenza della Commissione von der Leyen, si sta impegnando per concretizzare il suo ruolo di leader globale della transizione green, che è diventato uno degli obiettivi politici ed economici fondamentali europei. Allo stesso modo il Regno Unito sta lavorando al fine di raggiungere l’abbattimento delle emissioni di gas serra.
La gestione di questo cambiamento epocale comporta per Ue e Uk delle sfide condivise, relative all’approvvigionamento di materiali, competenze e finanziamenti per poter garantire energia sicura e a basse emissioni. Per questo, la Camera di Commercio britannica a Bruxelles richiama la necessità di costituire un partenariato comune, che si auspica venga firmato dall’Ue e dal Regno Unito, tramite il quale le frontiere dovute alla Brexit vengano abbattute con azioni comuni, per proteggere le generazioni future e rafforzare la competitività europea.
L’invito è inoltre rivolto ai membri della Camera di Commercio, affinché firmino il documento e, soprattutto, mettano a disposizione le proprie competenze ed esperienza riguardo alla politica europea e di relazioni Ue-Uk per arricchire i futuri seminari riguardanti questo tema.