Roma – L’interporto di Orte, nel cuore dell’Italia, è pronto a rifarsi il look e a diventare protagonista assoluto dell’intermodalità, una delle chiavi per rendere più razionale e sostenibile il mondo della logistica e dei trasporti. Dopo un’attesa durata più di dieci anni, sono stati presentati gli interventi che renderanno l’infrastruttura capace di accogliere convogli europei, fornire servizi di logistica integrata e favorire la distribuzione delle merci in tutta la Penisola. L’hub di Orte raggiungerà i 55mila mq di superficie pavimentata e sarà potenziato con 1.200 metri di asta ferroviaria elettrificata, 4 binari da 750 metri lineari conformi agli standard europei e un binario raccordato direttamente con i magazzini. Grazie a questi interventi, finanziati con oltre 8 milioni di euro provenienti dal Fondo di Sviluppo e Coesione (previsto nell’ambito dell’Accordo fra Governo e Regione Lazio), la struttura aumenterà notevolmente le proprie potenzialità, permettendo un transito giornaliero di merci fino a 4.000 tonnellate. Notevoli i benefici previsti per il comparto industriale del Lazio e di tutto il Centro Italia, grazie alla maggior connessione con le realtà del resto della Penisola e d’Europa che potrà favorire l’aumento della competitività.
L’upgrade previsto renderà ancora più strategico l’interporto, già favorito dalla sua posizione geografica allo snodo delle infrastrutture stradali e ferroviarie che attraversano l’Italia in direzione Est-Ovest e Nord-Sud. Verrà potenziata la possibilità di sfruttare l’intermodalità legata alla presenza degli assi viari dell’autostrada A1 e della E45 assieme alla traccia ferroviaria Orte-Falconara e alla rete dell’Alta Velocità e dell’Alta Capacità.
“Oggi dobbiamo ribadire e far capire che la logistica è una catena fatta di anelli che insieme possono essere un punto di forza. Oggi con l’interporto Centro Italia rafforziamo la catena logistica del Lazio. Tutti insieme possiamo affrontare le sfide del mercato cogliendo ed attraendo i nuovi traffici ed investimenti, creando posti di lavoro anche alla luce della centralità del mediterraneo e del fatto che il porto di Civitavecchia sia porto Core, con un’attenzione alle nuove tecnologie e all’impatto ambientale”, ha sottolineato Pino Musolino, Commissario Straordinario dell’AdSP MTCS, evidenziando l’importanza degli interventi anche per il sistema portuale del Lazio.







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