- L'Europa come non l'avete mai letta -
domenica, 29 Giugno 2025
No Result
View All Result
  • it ITA
  • en ENG
Eunews
  • Politica
  • Esteri
  • Economia
  • Cronaca
  • Difesa
  • Net & Tech
  • Agrifood
  • Altre sezioni
    • Cultura
    • Diritti
    • Energia
    • Green Economy
    • Finanza e assicurazioni
    • Industria e Mercati
    • Media
    • Mobilità e logistica
    • Salute
    • Sport
  • Newsletter
  • Invasione russa in Ucraina
  • Energia
  • Israele
  • Usa
    Eunews
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca
    • Difesa
    • Net & Tech
    • Agrifood
    • Altre sezioni
      • Cultura
      • Diritti
      • Energia
      • Green Economy
      • Finanza e assicurazioni
      • Industria e Mercati
      • Media
      • Mobilità e logistica
      • Salute
      • Sport
    No Result
    View All Result
    Eunews
    No Result
    View All Result

    Home » Politica Estera » “La Libia non è un posto sicuro”. L’UNHCR critica la politica migratoria dell’UE

    “La Libia non è un posto sicuro”. L’UNHCR critica la politica migratoria dell’UE

    L'alto commissariato per i rifugiati dell'ONU contesta il trattamento dei migranti bloccati in mare e riportati nel Paese nordafricano dalla guardia costiera di Tripoli, che l'Europa ha addestrato. La replica di Bruxelles: "Salviamo vite"

    Emanuele Bonini</a> <a class="social twitter" href="https://twitter.com/emanuelebonini" target="_blank">emanuelebonini</a> di Emanuele Bonini emanuelebonini
    29 Luglio 2020
    in Politica Estera
    Operatori dell'UNHCR in mezzo a richiedenti asilo provenienti dalla Libia [foto: UNCHR]

    Operatori dell'UNHCR in mezzo a richiedenti asilo provenienti dalla Libia [foto: UNCHR]

    Bruxelles – L’Unione europea ha permesso il trattamento disumano dei migranti in Libia. L’Alto commissariato per i rifugiati dell’ONU (UNHCR) critica indirettamente la politica dell’UE in materia di immigrazione, alla luce di una rapporto dello stesso organismo delle Nazioni Unite da cui emerge che “migliaia di rifugiati e migranti subiscono violazioni dei diritti estreme durante i viaggi verso la costa mediterranea dell’Africa”.

    Il documento redatto si concentra principalmente su quello che avviene per quanti attraversano l’Africa per tentare la traversata della speranza. Si parla di violenze, vessazioni e abusi lungo la strada che porta in Libia. Ma c’è un passaggio che chiama in causa l’Unione europea. “Molti di coloro che tentano la traversata marittima verso l’Europa vengono intercettati dalla Guardia costiera libica e ritornano sulle coste libiche”. E’ l’Unione europea che ha fornito soldi, mezzi e uomini per addestrare i libici a pattugliare le acque territoriali al fine di intercettare i trafficanti degli esseri umani. Un lavoro che sembra funzionare. “Più di 6.200 rifugiati e migranti sono stati finora sbarcati in Libia nel 2020, il che suggerisce che la cifra finale per l’anno probabilmente eclisserà i 9.035 rimpatriati nel 2019”, si legge nel rapporto.

    C’è un problema, però. Le persone fermante in mare dalla guardia costiera libica addestrata dall’Unione europea “spesso vengono portate e tenute arbitrariamente in centri di detenzione ufficiali, dove affrontano abusi quotidiani e condizioni spaventose”. C’è di più. “Altri finiscono in ‘centri non ufficiali’ o magazzini controllati dagli trafficanti di esseri umani, che li sottopongono ad abusi fisici al fine di estorcere pagamenti” attraverso quel poco che i migranti hanno con sé.

    In sintesi, l’Unione europea ha fatto affidamento sul partner sbagliato in nome dello stop degli sbarchi e della protezione delle proprie frontiere esterne. “I dati che forniamo, ancora una volta, mostrano che la Libia non è un luogo sicuro”, sintetizza Bram Frouws, capo del Mixed Migration Centre. “Purtroppo, questo potrebbe non essere l’ultimo rapporto che documenta queste violazioni, ma si aggiunge alla crescente base di prove che non può più essere ignorata”.

    La Commissione europea si difende. “il rapporto riguarda il viaggio che i migranti affrontano per attraversare il continente africano per arrivare in Libia”, premette Peter Stano, portavoce dell’Alto rappresentante per la politica estera e di sicurezza dell’UE, che dice di “non condividere” la lettura del rapporto dell’UNHCR come fonte di critica alle politiche dell’Unione. “L’Alto commissariato per i rifugiati dell’ONU resta un nostro fondamentale partner in Libia” e nella gestione dei flussi e della lotta al traffico di esseri umani. Con loro “salviamo vite, evitando che i migranti si mettano in mare in viaggi pericolosi”.

    Stano riconosce però la natura problematica del Paese nordafricano. “Non consideriamo la Libia un Paese sicuro, visto che è un Paese in guerra e dova la situazione si sta deteriorando” ogni giorno di più. Riconosce anche che “i centri di detenzione sono da chiudere”, e che l’Ue non è responsabile della loro esistenza. Anzi, sostiene, “lavoriamo con le autorità libiche perché vengano chiusi”. Ma in un Paese dilaniato dalla guerra civile tutto risulta più complicato. “Serve una soluzione al conflitto. Una volta raggiunta la soluzione potrà migliorare anche la situazione per quanto riguarda il trattamento dei migranti” nel Paese.

    Tags: commissione europeaimmigrazionelibyamigrantinazioni unitePeter StanoueUnhcr

    Ti potrebbe piacere anche

    Un camion elettrico [foto: imagoeconomica via Electrolux Gr]
    Mobilità e logistica

    L’Ue propone di estendere fino al 2031 i ‘pedaggi zero’ per camion ‘green’

    27 Giugno 2025
    Green Economy

    Clima, Ue verso target -90 per cento al 2040. Macron: Servono mezzi e tempo

    27 Giugno 2025
    [foto: European Council]
    Economia

    Più commercio e meno regole: i leader Ue confermano la via per la competitività

    27 Giugno 2025
    Iratxe Garcia Perez e Ursula von der Leyen
    Politica

    I socialisti avvertono von der Leyen: “Le parole non bastano più, vogliamo azioni”

    26 Giugno 2025
    Il presidente del Consiglio europeo, Antonio Costa (sinistra) con il primo ministro sloveno, Robert Golob [Bruxelles, 26 giugno 2025. foto: European Council]
    Politica Estera

    Vertice Ue, la Slovenia pronta alla linea dura su Israele: “Provvedimenti a 27 o saranno presi dai singoli Stati”

    26 Giugno 2025
    António Costa
    Politica

    Il vertice dei leader Ue tra tanti temi, stallo su Ucraina e divisioni su Israele

    25 Giugno 2025

    TUTTI GLI EVENTI CONNACT

    Il Rapporto Draghi in italiano

    di Redazione eunewsit
    9 Settembre 2024
    CondividiTweetCondividiSendCondividiSendCondividi
    Made with Flourish
    Controlli frontiere

    Giochi con le frontiere

    di Diego Marani
    27 Giugno 2025

    Le definiamo “inviolabili”. Piuttosto che cambiarle diciamo che siamo addirittura disposti a cancellarle. Ovviamente perché si tratta di una finta....

    Un camion elettrico [foto: imagoeconomica via Electrolux Gr]

    L’Ue propone di estendere fino al 2031 i ‘pedaggi zero’ per camion ‘green’

    di Renato Giannetti
    27 Giugno 2025

    Misura volta a incentivare produzione e acquisti di veicoli pesanti a zero emissioni di CO2. Tzitzikostas: "Azione importante per industria...

    Ue pmi sud

    Giornata delle Pmi delle Nazioni Unite: le piccole imprese devono essere al centro dell’innovazione e della crescita sostenibile

    di Redazione eunewsit
    27 Giugno 2025

    SMEunited: rappresentano oltre il 99,8 per cento delle imprese in Europa e sono al centro di ogni ecosistema industriale

    Budapest pride

    Diritti Lgbtq+, tutti gli occhi sul Pride di Budapest

    di Francesco Bortoletto bortoletto_f
    27 Giugno 2025

    La manifestazione della capitale ungherese sotto la lente d’ingrandimento di Bruxelles e di tutta Europa. Si annuncia una partecipazione storica...

    • Editoriali
    • Eventi
    • Lettere al direttore
    • Opinioni
    • Risultati Europee 2024
    • Chi siamo
    • Contatti
    • Privacy Policy
    • Cookie policy

    Eunews è una testata giornalistica registrata
    Registro Stampa del Tribunale di Torino n° 27

    Copyright © 2025 - WITHUB S.p.a., Via Rubens 19 - 20148 Milano
    Partita IVA: 10067080969 - Numero di registrazione al ROC n.30628
    Capitale sociale interamente versato 50.000,00€

    No Result
    View All Result
    • it ITA
    • en ENG
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca
    • Difesa e Sicurezza
    • Net & Tech
    • Agrifood
    • Altre sezioni
      • Agenda europea
      • Cultura
      • Diritti
      • Energia
      • Green Economy
      • Gallery
      • Finanza e assicurazioni
      • Industria e Mercati
      • Lettere al direttore
      • Media
      • Mobilità e logistica
      • News
      • Opinioni
      • Sport
      • Salute
    • Editoriali
    • Podcast / L’Europa come non l’avete mai ascoltata
    • Report Draghi
    • Risultati Europee 2024
    • Eventi
    • Le Newsletter di Eunews

    No Result
    View All Result
    • it ITA
    • en ENG
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca
    • Difesa e Sicurezza
    • Net & Tech
    • Agrifood
    • Altre sezioni
      • Agenda europea
      • Cultura
      • Diritti
      • Energia
      • Green Economy
      • Gallery
      • Finanza e assicurazioni
      • Industria e Mercati
      • Lettere al direttore
      • Media
      • Mobilità e logistica
      • News
      • Opinioni
      • Sport
      • Salute
    • Editoriali
    • Podcast / L’Europa come non l’avete mai ascoltata
    • Report Draghi
    • Risultati Europee 2024
    • Eventi
    • Le Newsletter di Eunews

    Attenzione

    We value your privacy
    We and our 1494 partners store and/or access information on a device, such as cookies and process personal data, such as unique identifiers and standard information sent by a device for personalised advertising and content, advertising and content measurement, audience research and services development. With your permission we and our 1494 partners may use precise geolocation data and identification through device scanning. You may click to consent to our and our 1494 partners’ processing as described above. Alternatively you may access more detailed information and change your preferences before consenting or to refuse consenting. Please note that some processing of your personal data may not require your consent, but you have a right to object to such processing. Your preferences will apply to this website only. You can change your preferences or withdraw your consent at any time by returning to this site and clicking the privacy policy button at the bottom of the webpage.