- L'Europa come non l'avete mai letta -
sabato, 31 Maggio 2025
No Result
View All Result
  • it ITA
  • en ENG
Eunews
  • Politica
  • Esteri
  • Economia
  • Cronaca
  • Difesa
  • Net & Tech
  • Agrifood
  • Altre sezioni
    • Cultura
    • Diritti
    • Energia
    • Green Economy
    • Finanza e assicurazioni
    • Industria e Mercati
    • Media
    • Mobilità e logistica
    • Salute
    • Sport
  • Newsletter
  • Invasione russa in Ucraina
  • Energia
  • Israele
  • Usa
    Eunews
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca
    • Difesa
    • Net & Tech
    • Agrifood
    • Altre sezioni
      • Cultura
      • Diritti
      • Energia
      • Green Economy
      • Finanza e assicurazioni
      • Industria e Mercati
      • Media
      • Mobilità e logistica
      • Salute
      • Sport
    No Result
    View All Result
    Eunews
    No Result
    View All Result

    Home » Agrifood » Stress idrico, dagli agricoltori europei uso dell’acqua “insostenibile”. Corte dei Conti: “Politiche UE inefficaci”

    Stress idrico, dagli agricoltori europei uso dell’acqua “insostenibile”. Corte dei Conti: “Politiche UE inefficaci”

    Troppe esenzioni agli agricoltori e ruolo irrilevante della PAC: in una relazione speciale, la Corte dei Conti UE denuncia politiche europee incapaci di promuovere pratiche abbastanza efficaci per un uso più sostenibile delle risorse idriche

    Fabiana Luca</a> <a class="social twitter" href="https://twitter.com/@fabiana_luca" target="_blank">@fabiana_luca</a> di Fabiana Luca @fabiana_luca
    28 Settembre 2021
    in Agrifood, Green Economy
    stress idrico

    Bruxelles – Stress idrico. E’ così che si definisce un insieme di fattori – come la crescita demografica, ma soprattutto le attività economiche e i cambiamenti climatici – che possono aumentare la carenza d’acqua, un problema sempre più diffuso anche nell’Unione Europea dove un quarto di tutta l’acqua usata è impiegato per l’agricoltura. Ancora una volta è il settore agricolo a finire nel mirino della Corte dei Conti europea, che pubblica oggi (28 ottobre) una relazione speciale “sull’utilizzo idrico sostenibile in agricoltura”, da cui emerge che le politiche europee non hanno promosso pratiche abbastanza efficaci per un uso più sostenibile delle risorse idriche.

    L’agricoltura impatta sia sulla qualità dell’acqua (con l’utilizzo di fertilizzanti e pesticidi) ma anche sulla quantità disponibile. Dal 1990 ad oggi, la Corte di Lussemburgo rileva che il consumo di acqua a fini agricoli è diminuito del 28 per cento, ma nonostante questo la “quantità di acqua usata in agricoltura resta insostenibile”, puntualizza Joëlle Elvinger, relatrice della Corte dei conti europea in un briefing con la stampa. Secondo i dati dell’Agenzia europea dell’ambiente (AEA), il 24 per cento delle estrazioni idriche nell’UE è riconducibile all’agricoltura. “L’acqua è una risorsa limitata, e il futuro dell’agricoltura dell’UE dipende in larga misura da quanto gli agricoltori la usino in modo efficiente e sostenibile”, ha aggiunto Elvinger. Ma finora, le politiche dell’UE non sono state abbastanza efficaci nel ridurre la pressione agricola sulle risorse idriche del Continente.

    Troppe esenzioni per gli agricoltori

    La relazione della Corte si sofferma innanzitutto sul ruolo della direttiva quadro sulle acque del 2000, che ha introdotto politiche relative all’uso sostenibile delle acque e stabilito l’obiettivo di raggiungere “un buono stato quantitativo di tutti i corpi idrici dell’UE”. Ma l’analisi conclude che il più delle volte le politiche agricole non sono in linea con quelle in materia di acqua: gli Stati membri concedono agli agricoltori troppe esenzioni dagli obblighi della direttiva, sia per quanto riguarda l’autorizzazione all’estrazione e sia il sistema di tariffazione dell’acqua a cui dovrebbe applicarsi il principio “chi inquina paga”.

    Tutti gli Stati membri analizzati dalla Corte hanno un sistema di autorizzazione preventiva per le estrazioni idriche, ma spesso ci sono esenzioni o casi in cui non è obbligatorio misurare i quantitativi di acqua utilizzati. Quindi gli stessi Stati membri non possono verificare se le estrazioni si mantengono al di sotto di un livello significativo. La Corte cita tra questi anche alcuni tipi di estrazioni in Italia (Emilia Romagna), presa in esame più da vicino insieme al Belgio (Fiandre), Bulgaria, Germania (Berlino-Brandeburgo), a Cipro e Portogallo. Quanto al sistema di pagamento dell’acqua sfruttata a usi agricoli, da Lussemburgo rilevano che l’acqua in agricoltura resta più economica rispetto a molti altri settori e molti Stati membri non chiedono proprio agli agricoltori di ripagare i costi dei servizi idrici in agricoltura, a differenza di quanto avviene per altri settori. Nel caso italiano, insieme alla Spagna (Andalusia e Castiglia-La Mancha) si considera di far pagare i costi delle risorse solo se c’è carenza di acqua. 

    La PAC non ferma lo stress idrico

    Nel mirino c’è chiaramente anche la Politica agricola comune (2014-2020) – che rappresenta circa un terzo dei fondi del budget comunitario a lungo termine – che ha tra gli obiettivi strategici la gestione sostenibile delle risorse naturali (tra cui l’acqua). La ormai vecchia PAC non è riuscita a mitigare il fenomeno: il sistema dei pagamenti diretti (primo pilastro PAC) non incentiva gli agricoltori a un uso più sostenibile delle risorse idriche, anzi, in alcuni casi, gli aiuti diretti sostengono colture che richiedono grande dispendio di acqua (riso, frutta a guscio e prodotti ortofrutticoli). Anche sul meccanismo di condizionalità della PAC – per vincolare i pagamenti al rispetto di determinati obiettivi ambientali – gli Stati membri non effettuano abbastanza controlli e verifiche adeguate per scoraggiare realmente lo stress idrico.

    Quanto al secondo pilastro della PAC, lo sviluppo rurale, la Corte ritiene che gli Stati membri possano fare molto di più per utilizzare i fondi per lo sviluppo rurale per finanziare misure di ritenzione naturale delle acque, ad esempio investendo in infrastrutture di nuova tecnologia per il riutilizzo delle acque reflue per irrigare i campi.

    Le raccomandazioni di Lussemburgo 

    Tra le raccomandazioni, i revisori di Lussemburgo chiedono agli Stati membri di chiarire i livelli di tariffazione dell’acqua e le esenzioni dall’obbligo di autorizzazione all’estrazione, alla Commissione europea di subordinare l’erogazione dei pagamenti della PAC al rispetto di norme ambientali
    che tengano conto di un uso più sostenibile delle risorse idriche. Infine, fare in modo “che i progetti finanziati dall’UE contribuiscano al conseguimento degli obiettivi della direttiva quadro in materia di acque”.

    Ti potrebbe piacere anche

    paesi terzi sicuri
    Diritti

    La revisione dei Paesi terzi sicuri fa paura a socialisti, verdi e sinistra. Tarquinio (Pd): “Un passo molto pericoloso”

    30 Maggio 2025
    Politica Estera

    Siria, Ue al lavoro per i rimpatri. Frontex: “Oltre mille ritorni da marzo”

    30 Maggio 2025
    Protesters gather in front of the Office of the Hungarian President in Budapest, Hungary, on April 15. The protests erupt after the parliament passes legislation restricting the right to assembly, banning Pride Marches. (Photo by Balint Szentgallay/NurPhoto) (Photo by Balint Szentgallay / NurPhoto / NurPhoto via AFP)
    Diritti

    Ungheria, l’Agenzia Ue per i diritti fondamentali: “Serie preoccupazioni, Bruxelles intervenga”

    30 Maggio 2025
    I candidati alla presidenza Karol Nawrocki e Rafał Trzaskowski (Foto: Filip Styczyński, profilo X ufficiale)
    Politica

    Ballottaggio in Polonia, con la sfida Trzaskowski-Nawrocki in ballo anche il destino dell’Europa

    30 Maggio 2025
    Cavie da laboratorio [foto: imagoeconomica, via IA]
    Politica

    Sperimentazione su animali, da marzo 2026 il calendario per lo stop Ue

    30 Maggio 2025
    Finanza e assicurazioni

    In Ue risparmi tre volte superiori agli Usa: investirli aumenterebbe il Pil di 500 miliardi

    29 Maggio 2025

    TUTTI GLI EVENTI CONNACT

    Il Rapporto Draghi in italiano

    di Redazione eunewsit
    9 Settembre 2024
    CondividiTweetCondividiSendCondividiSendCondividi
    Made with Flourish
    paesi terzi sicuri

    La revisione dei Paesi terzi sicuri fa paura a socialisti, verdi e sinistra. Tarquinio (Pd): “Un passo molto pericoloso”

    di Simone De La Feld @SimoneDeLaFeld1
    30 Maggio 2025

    Un gruppo di 38 eurodeputati chiede alla Commissione europea chiarimenti sulla compatibilità della proposta con il diritto internazionale e sul...

    Siria, Ue al lavoro per i rimpatri. Frontex: “Oltre mille ritorni da marzo”

    di Emanuele Bonini emanuelebonini
    30 Maggio 2025

    Brunner: "Creare le condizioni per rientro sicuro, volontario e dignitoso dei rifugiati". L'eliminazione delle sanzioni alla Siria elemento chiave

    Protesters gather in front of the Office of the Hungarian President in Budapest, Hungary, on April 15. The protests erupt after the parliament passes legislation restricting the right to assembly, banning Pride Marches. (Photo by Balint Szentgallay/NurPhoto) (Photo by Balint Szentgallay / NurPhoto / NurPhoto via AFP)

    Ungheria, l’Agenzia Ue per i diritti fondamentali: “Serie preoccupazioni, Bruxelles intervenga”

    di Simone De La Feld @SimoneDeLaFeld1
    30 Maggio 2025

    La stretta sui diritti Lgbtq+, il divieto del Budapest Pride, la legge al vaglio del Parlamento per impedire i finanziamenti...

    I candidati alla presidenza Karol Nawrocki e Rafał Trzaskowski (Foto: Filip Styczyński, profilo X ufficiale)

    Ballottaggio in Polonia, con la sfida Trzaskowski-Nawrocki in ballo anche il destino dell’Europa

    di Marco La Rocca
    30 Maggio 2025

    Domenica i polacchi alle urne per scegliere il successore del presidente conservatore Andrzej Duda. Trzaskowski parte in vantaggio, ma la...

    • Editoriali
    • Eventi
    • Lettere al direttore
    • Opinioni
    • Risultati Europee 2024
    • Chi siamo
    • Contatti
    • Privacy Policy
    • Cookie policy

    Eunews è una testata giornalistica registrata
    Registro Stampa del Tribunale di Torino n° 27

    Copyright © 2025 - WITHUB S.p.a., Via Rubens 19 - 20148 Milano
    Partita IVA: 10067080969 - Numero di registrazione al ROC n.30628
    Capitale sociale interamente versato 50.000,00€

    No Result
    View All Result
    • it ITA
    • en ENG
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca
    • Difesa e Sicurezza
    • Net & Tech
    • Agrifood
    • Altre sezioni
      • Agenda europea
      • Cultura
      • Diritti
      • Energia
      • Green Economy
      • Gallery
      • Finanza e assicurazioni
      • Industria e Mercati
      • Lettere al direttore
      • Media
      • Mobilità e logistica
      • News
      • Opinioni
      • Sport
      • Salute
    • Editoriali
    • Podcast / L’Europa come non l’avete mai ascoltata
    • Report Draghi
    • Risultati Europee 2024
    • Eventi
    • Le Newsletter di Eunews

    No Result
    View All Result
    • it ITA
    • en ENG
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca
    • Difesa e Sicurezza
    • Net & Tech
    • Agrifood
    • Altre sezioni
      • Agenda europea
      • Cultura
      • Diritti
      • Energia
      • Green Economy
      • Gallery
      • Finanza e assicurazioni
      • Industria e Mercati
      • Lettere al direttore
      • Media
      • Mobilità e logistica
      • News
      • Opinioni
      • Sport
      • Salute
    • Editoriali
    • Podcast / L’Europa come non l’avete mai ascoltata
    • Report Draghi
    • Risultati Europee 2024
    • Eventi
    • Le Newsletter di Eunews

    Attenzione